OFFERTORIO
Giulio Cesare PARIBENI
Nicola TURCHI
. L'offertorio, detto anche offerenda, antiphona ad offerendum, è l'antifona, salmo o responsorio che si canta o si recita nella messa durante l'offerta [...] pieni di calore e di slancio.
Giovanni Pierluigi da Palestrina, che fu il primo a musicare gli offertorî nella messa polifonica, volle mantenere a tali pezzi quel carattere solenne e mistico che essi già avevano nel canto gregoriano, e sebbene non ...
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CAVAZZONI, Marc'Antonio
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna probabilmente intorno al 1485 da Ludovico e da Veronica Dall'Oro.
Il nome del padre si desume dai testamenti (nei documenti veneziani sovente [...] dell'intavolatura italiana, tiene ben più in considerazione le esigenze della tecnica manuale esecutiva che quelle della condotta polifonica.
È opinione corrente degli studiosi che i due mottetti e le quattro canzoni debbano risalire a modelli vocali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se allo scadere del primo millennio il canto sacro si lega in modo pressoché esclusivo [...] spirituale” del testo originario.
L’avvento dell’ ars nova italiana porterà nel corso del XIV secolo allo sviluppo della lauda polifonica.
Il problema dell’interpretazione ritmica
La monodia dei secoli XI-XIII, sia sacra che profana, in latino o in ...
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CATALANI, Ottavio
Maria Caraci
Nacque a Enna intorno al 1560. La sua giovinezza non ci è nota, ma pare che abbia preso gli ordini religiosi a Catania, dove presumibilmente compì anche i suoi studi musicali [...] delle più prestigiose della Sicilia: fondata nel 1558 e molto presto resa nota dalla attività musicale che vi svolgevano polifonisti di formazione fiamminga, possedeva un buon organo. Il C. diede qui le sue ultime prove di eccellenza musicale (furono ...
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GALLO (Galli, Gallus), Vincenzo
Rossella Pelagalli
Nacque ad Alcara Li Fusi (odierna provincia di Messina) tra il 1560 e il 1570. Nulla si sa della sua formazione musicale, che probabilmente maturò [...] 203; Id., La musica nella Real Cappella palatina di Palermo, in Anuario musical, VII (1952), pp. 177 e 189; Id., I polifonisti siciliani dei secoli XVI e XVII, Palermo 1960, pp. 88 s.; L. Bianconi, Sussidi bibliografici per i musicisti siciliani del ...
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Musicista (Ávila 1548 circa - Madrid 1611). V. è considerato il più eminente compositore della scuola spagnola della polifonia sacra classica cinquecentesca. Come in Palestrina, cui può essere accostato, [...] V. la ragione profonda dello stile è contenuta nella linea melodica che, nonostante la stretta osservanza delle regole della polifonia, produce un effetto di grande impatto emotivo, dando vita a una delle più alte espressioni del drammatismo mistico ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] Bach.
Il dissidio della loro generazione, che si agita tra l'italianismo e l'eclettismo, il drammatismo e la tendenza polifonica, si rivela intero nella coppia di amici costituita dal fratello dell'ultimo G. Cristiano Bach e dall'Abel: elegante e ...
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DEL BUONO, Gioanpietro (Giovanni Pietro)
Augusto Cecilia
Le notizie sulla vita di questo compositore sono scarse e lacunose, e ignoti sono tuttora la data e il luogo di nascita. Di sicuro sappiamo solamente [...] l'ultima in cui si trova all'ottava alta; questo fatto le collega da una parte al tipo più antico di composizione polifonica, l'organum quadruplum, e dall'altra ai "Versi", brevi brani organistici che si alternavano al canto di un inno liturgico. In ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] l’accompagnamento di una seconda voce parallela, all’intervallo di quarta inferiore o di quinta superiore. Questa forma primitiva di polifonia, cioè di canto a più voci, si chiamava organum o diafonia. Più tardi in Inghilterra nacque il gymel, un ...
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PEDALE
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - I. Elemento applicato ad alcuni strumenti (organo, pianoforte, arpa, ecc.) per ottenere effetti diversi da strumento a strumento: nell'organo, per es., esso [...] su gradi secondarî della scala stessa. L'uso del pedale è entrato assai presto a far parte della composizione polifonica, in cui frequentemente esso è chiamato all'ufficio di fondamento dei riepiloghi tematici. Un tale ufficio è normale nella ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...