DAGNINO, Edoardo
Alessandra Cruciani
Nacque a Palermo il 1° genn. 1876 da Giovanni e Giovanna Devillaine. Allievo. del conservatorio della sua città, studiò sotto la guida di Guglielmo Zuelli diplomandosi [...] la revisione del Quartetto per archi Op. 29 n. 1 di F. Giardini (Milano 1934).
Profondo studioso dei classici della polifonia il D. fu assertore convinto del programma di restaurazione della musica sacra propugnato da Pio X; sostenitore tenace del ...
Leggi Tutto
CELLINI, Emidio
Enza Venturini
Nacque a Ripatransone (Ascoli Piceno) il 21 genn. 1857 da Eugenio e Albina Lunerti. Fino a 18 anni studiò nel seminario locale, mostrando vivo interesse per le materie [...] , 17 marzo 1908), "opera che sta a testimoniare il suo amore e la sua riverenza per i nostri grandi maestri della polifonia" (C. Barbieri, in Spadoni, p. 37); Inno a Lauro Rossi, versi del figlio Benedetto (Macerata, 22 maggio 1910). Nel 1912 il ...
Leggi Tutto
CATALANI, Ottavio
Maria Caraci
Nacque a Enna intorno al 1560. La sua giovinezza non ci è nota, ma pare che abbia preso gli ordini religiosi a Catania, dove presumibilmente compì anche i suoi studi musicali [...] delle più prestigiose della Sicilia: fondata nel 1558 e molto presto resa nota dalla attività musicale che vi svolgevano polifonisti di formazione fiamminga, possedeva un buon organo. Il C. diede qui le sue ultime prove di eccellenza musicale (furono ...
Leggi Tutto
Rappresentazione grafica dei suoni e del vario comporsi di essi in discorso musicale. Le principali maniere con le quali, nelle diverse epoche della storia, si è provveduto a tale rappresentazione sono [...] e solo nei gruppi di note si collega con altri quadrangoli mediante segmenti di unione. Per corrispondere alle esigenze della polifonia (che concerta più voci insieme e deve quindi fissare nettamente i valori di durata delle note in ognuna di esse ...
Leggi Tutto
PAISIELLO, Giovanni
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Taranto nel 1740, morto a Napoli nel 1816. "Figliolo" nel Conservatorio di S. Onofrio a Napoli, fu discepolo per un anno di F. Durante (morto [...] -andante). Altri pezzi complessi: l'insieme e il finale. L'insieme paisielliano è talvolta omofonico, talaltra a imitazione; polifonia elementare e di ottima scuola. Ma l'interesse drammatico ne è sovente escluso. I personaggi, siano stati o no ...
Leggi Tutto
SINFONICO, POEMA
Giulio Cesare Paribeni
. Genere di composizione strumentale derivato dalla musica a programma.
La tendenza programmatica o descrittiva nella musica ha origini abbastanza remote. Basterà [...] a iperboliche conseguenze il tematismo wagneriano, con le sue più ampie facoltà germinative e il massimo rigoglio di polifonia orchestrale. Nel principio estetico, essi si attengono di preferenza al contrasto drammatico, ottenuto con la natura dei ...
Leggi Tutto
La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] e grottesco; la forza del riso carnevalesco si espande nel principio della carnevalizzazione, della dialogicità e della polifonia, che scardinano ogni visione 'monologica' e autoritaria del linguaggio e dell'esperienza. Questi concetti di carnevale e ...
Leggi Tutto
GABRIELI, Andrea
Luigi Ronga
Musicista, di antica famiglia patrizia, nato a Venezia nel 1510, ivi morto nel 1586. Fu detto "da Canareggio" dal sestiere omonimo in cui probabilmente si trovava la casa [...] nel disporre con la massima varietà i raggruppamenti delle voci consegnando effetti di sonorità corale sino allora ignoti.
Nella musica polifonica sacra il G. manifesta le maggiori attitudini del suo genio, e specialmente nel Mottetto o nelle forme a ...
Leggi Tutto
GHERARDESCHI (Gherardesca)
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti pistoiesi del cui primo esponente noto, Atto Felice, si sa solo che, nato a Pistoia nel 1674, trascorse buona parte della sua esistenza [...] 'esame dei manoscritti pervenutici possiamo arguire che nelle opere sacre, per molti aspetti sicuramente legate alla polifonia cinquecentesca, si venivano attuando tuttavia quelle trasformazioni tecniche ed espressive proprie dello stile galante.
A ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Brahms sceglie come ragione del suo operare il dialogo con la storia dell’arte musicale, [...] da Palestrina,Orlando di Lasso, Heinrich Schütz) come di una delle fonti più pure della sua ispirazione. La musica polifonica è un genere che Brahms frequenta assiduamente come direttore di coro, prima ad Amburgo, poi presso la corte di Detmold ...
Leggi Tutto
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...