Musicista e compositore russo (Karevo, Pskov, 1839 - Pietroburgo 1881). Membro del cosiddetto Gruppo dei cinque, lottò come i suoi compagni per il raggiungimento d'una musica nazionale. Si avviò tuttavia [...] 'anima popolare russa; essa ignora tutti quegli elementi che diedero vigore alla musica occidentale, come per es. le forme, la polifonia, lo sviluppo tematico, la logica costruttiva. M. è il compositore che realizza il miracolo d'una musica che, nata ...
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JAZZ
. Voce, d'origine incerta, designante l'arte già peculiare di un tipo d'orchestrina negro-americana da ballo, fondata su strumenti a fiato e batteria (jazz-band), che dal 1914-15 in poi si diffuse, [...] puri, e l'insieme, da compatto che era nella versione originaria, si trasforma in concerto di più virtuosi, improvvisanti polifonicamente cadenze e variazioni in tempo.
I primi jazz-bands propriamente detti, formatisi intorno al I915 a New Orleans e ...
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La parola ha due significati, in origine non sempre nettamente distinguibili. Il primo indica riunione di esecutori (il concerto delle voci, degli strumenti, ecc.: in tedesco Besetzung) e vale tanto per [...] vocant).
Col Sancta Maria, invece, si aveva l'alternarsi di due coppie di parti (tenore e basso - contralto e soprano): la polifonia a quattro si riduceva, in tal modo, al concertare di due duetti: il dialogare è il primo indizio delle nuove tendenze ...
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Francesconi, Luca
Guido Barbieri
Compositore, nato a Milano il 17 marzo 1956. Musicista antiaccademico per istinto e vocazione, interessato a tutte le dimensioni possibili del suono, è una delle personalità [...] privata di C. Gesualdo diventa il reagente di una delle più stupefacenti rivoluzioni della storia della musica: la transizione dalla polifonia all'opera in musica. Esplicita è anche l'attenzione di F. per la dimensione politica e sociale della storia ...
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SWEELINCK, Jan Pieterszon
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Deventer (o ad Amsterdam?) nel 1562, morto ad Amsterdam il 16 ottobre 1621. Suo padre era organista alla "Vecchia Chiesa" di Amsterdam, [...] esperienze e delle altre concomitanti nel tempo. La scrittura strumentale è già più calma e disciplinata: i varî piani della polifonia vi sono più costanti e levigati e il discorso vi procede con densità musicale anche nei passi di effetto. Musica ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La musica
Christian Meyer
La musica
Tarda Antichità
Secondo una divisione del sapere ereditata dalla Tarda Antichità, la musica [...] liturgico monodico, ma anche alla prassi del canto polifonico per moto parallelo alla quinta.
Il sistema acustico avuto una profonda influenza sulla formulazione dei principî della polifonia occidentale; essa, in particolare, ha consentito di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La presenza della musica negli spettacoli dei comici, come canto, esecuzione [...] o di festeggiamento. Non tragga in inganno la considerazione che fino ai primi anni del Seicento la musica pervenutaci sia di natura polifonica. Il canto a solo, accompagnato o meno, esisteva ben prima del 1600 anche se il suo affiorare nella musica ...
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PIETROBONO Burzelli, detto dal Chitarino
Camilla Cavicchi
PIETROBONO Burzelli, detto dal Chitarino. – Liutista e cantante, nacque a Ferrara in data non nota (si presume fra il 1410 e il 1425) da Battista [...] di una linea melodica acuta ricca di diminuizioni e un accompagnamento realizzato dal tenorista. Si trattava, in sostanza, di una polifonia a tre parti.
Sotto il patronato di Borso d’Este, Pietrobono divenne il musicista più apprezzato della corte. I ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] , termini tecnici e neoformazioni d’autore non escludono il ricorso contestuale all’uso popolare o addirittura dialettale, nella polifonia di uno stile che rifletta la densa pluralità della vita e l’interazione delle voci che la abitano, senza ...
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VENIER, Domenico
Giacomo Comiati
VENIER, Domenico. – Nacque a Venezia il 25 dicembre 1517, secondogenito di Giovanandrea Venier da San Vio, senatore e dotto mecenate, e di Foscarina Foscarini, nobildonna [...] letterari, nell’eclettismo delle riunioni trovava spazio anche la musica: a Ca’ Venier, infatti, si praticava la polifonia volgare e la musica improvvisata in accompagnamento alla recita di poesie). Anche molti giovani letterati – come Veronica ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...