BUONO, Silvestro
Oreste Ferrari
La fisionomia di questopittore, che era attivo a Napoli intorno alla metà del secolo XVI, è stata ricostituita di recente, per merito essenziamente di F. Bologna il quale [...] però sugli esempi del manierismo più mosso ed elegante di Perin del Vaga, di Michiel Coxie e soprattutto di PolidorodaCaravaggio, il quale era stato pur egli attivo a Napoli; la Pietà avellinese mostra invece uno sviluppo dell'insegnamento di ...
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ALBERTI, Cherubino
Isa Belli Barsali
Pittore, figlio di Alberto di Giovanni, nacque a Borgo Sansepolcro il 24 febb. 1553. Si formò in quell'ambiente manieristico fiorentino e romano che precede l'accademia [...] Giovanni, rovinò nel 1588.
Attivo e stimato incisore, lasciò circa iSo rami incisi da vari pittori del '500 (Michelangelo, Taddeo Zuccari, PolidorodaCaravaggio, ecc.), le incisioni dai dipinti della Farnesina (1579-1582), i disegni dei monumenti ...
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COMANDÈ (Cumandeo), Francesco
Francesca Campagna Cicala
Figlio del pittore Stefano, nacque a Messina nel 1568 secondo Grosso Cacopardo (1821), che con G. La Farina (1840) lo riteneva maggiore del fratello [...] mosse mai da Messina e studiò pittura presso D. Guinaccia. Il suo stile, definito un misto di PolidorodaCaravaggio e di , inoltre, La presentazione al tempio in S.Andrea Avellino ricavata da un disegno di Marten de Vos, già perduta ai tempi dell ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] Catalogo degli inventori che utilizza il De rerum inventoribus di Polidoro Virgilio daCaravaggio, presumibilmente inizia la letteratura eurematica cinquecentesca, genere sviluppato dai modelli di Plinio, Gellio, Macrobio e alimentato dalla ricerca ...
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CRISCUOLO (Crescione, Crisconio), Giovan Filippo
Francesco Abbate
La prima precisa definizione della personalità e soprattutto del catalogo del C. si deve a Cesare D'Engenio (1624) che lo definisce [...] di uno dei maggiori scolari di Raffaello, trasferitosi al Sud dopo il sacco di Roma (1527), Polidoro Caldara daCaravaggio. Una cultura che negli anni '40 diviene largamente circolante nella pittura napoletana del tempo.
Il massimo avvicinamento ...
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LAMA (della Lama), Giovan Bernardo
Valentina Sapienza
Nacque a Napoli in una data imprecisata, comunque collocabile nel primo trentennio del secolo XVI, da Matteo, o Maczeo, pittore documentato nella [...] Cinquecento, non, come scriveva De Dominici, presso Giovanni Antonio D'Amato il Vecchio prima, e Andrea Sabatini e Polidoro Caldara daCaravaggio poi (pp. 115-117), ma più plausibilmente nella bottega del padre. Qualche anno prima, mentre l'eco delle ...
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GROSSO CACOPARDO, Giuseppe
Giovanni Molonia
Nacque a Messina il 28 sett. 1789 da Francesco Grosso, "chirurgo di Marina", e da Francesca Cacopardo. Per distinguersi dai tanti omonimi presenti in città [...] Messina per i tipi di G. Pappalardo 1822) senza nome, ma da noi contemporanei conosciuto Gius. Grosso Cacopardo la quale opera che ora si e i suoi seguaci; nella seconda sono Polidoro Caldara daCaravaggio e i suoi allievi; alla terza appartengono ...
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JACOPO di Giovanni, detto Jacone
Sara Magister
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1495 da Giovanni di Francesco (cfr. Pinelli). Entrò giovane nella bottega di Andrea d'Agnolo (detto Andrea del Sarto), presso [...] studiare le facciate dei palazzi affrescate daPolidoro Caldara daCaravaggio e Maturino da Firenze; tornò a Firenze nel opere sono conservate delle molte elencate dalle fonti, e principalmente da Vasari. Fra queste è la tavola d'altare, una Madonna ...
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FOTI, Luciano
Gioacchino Barbera
Sono poche le notizie sulle vicende biografiche e sulle opere di questo pittore nato a Messina nel 1694, seguace di Placido Celi. Sia le fonti antiche sia gli studi [...] (1792) viene definito "copista egregio di qualsivoglia mano" e soprattutto imitatore di Polidoro Caldara daCaravaggio, al punto che molte sue opere furono vendute come originali di questo, e ancora come singolare figura di antiquario e collezionista ...
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BUSO (Busso, Busi, Bussi), Aurelio
Maria Civita Cardi
Nato a Crema, visse nella prima metà del sec. XVI. Per la maggior parte le sue opere sono andate perdute. Le fonti lo dicono allievo di Polidoro [...] Caldara daCaravaggio e di Maturino, con i quali lavorò durante il suo soggiorno a Roma (il B. è tra gli accademici di del secolo. È probabile che si pensassero sue alcune tele di Giovanni da Monte, cremasco e allievo, secondo il Lanzi, del B., poste ...
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