Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.), scolarca dell'Accademia Platonica tra Senocrate e Cratete di Atene (dal 315-314 al 270-69). Fu uno dei più notevoli rappresentanti della fase più antica del platonismo. Si occupò principalmente di questioni di etica, accogliendo per lo più le soluzioni di Senocrate ma accentuando la sua tendenza alla conciliazione dell'etica platonica con le esigenze della tradizione ...
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Retore greco (n. 88 - m. 144 d. C.), di Laodicea, uno dei più notevoli rappresentanti della seconda sofistica; fu allievo di Scopeliano e maestro di Erode Attico; con lui la scuola di Smirne raggiunse il massimo splendore. Fu autore di molti discorsi pubblici e declamazioni, tra cui sono giunti a noi due ἐπιτάϕιοι λόγοι (finti epitaffî, che si immaginano recitati dai padri di due valorosi caduti a ...
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Erudito e periegeta ellenistico (sec. 2º a. C.); onorato (177-76) della prossenia delfica e poi della cittadinanza onoraria di Atene, Samo e Sicione. Scrisse specialmente delle periegesi di carattere documentario, ordinate con criterio topografico e sistematico: Periegesi di Ilio, Intorno a Samotracia, Dell'Acropoli, Della Via Sacra (da Atene a Eleusi), Dei quadri nei Propilei, Dei quadri nella Stoa ...
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Nipote (sec. 1º d. C.) di Polemone I, regnò sul Ponto Polemoniaco dal 38 al 64 d. C., quando Nerone soppresse quel regno indipendente incorporandone i territorî nella provincia di Galazia. ...
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Greco di Laodicea al Lico (m. 8 a. C.), figlio del retore Zenone. Avendo aiutato i Romani nell'invasione partica, fu investito (36 circa) del regno sulla parte del Ponto già governata da Deiotaro, la quale ebbe perciò il nome di Ponto Polemoniaco. Dopo la sua morte il regno passò alla moglie di lui, Pitodoride ...
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Filosofo dell'antica Accademia. Tenne lo scolarcato dopo Polemone, dal 270 circa al 264 a. C. quando gli successe Arcesilao. Come messo di Atene si era recato a persuadere Demetrio Poliorcete a desistere [...] dall'assedio che aveva posto ad Atene nel 287 a. C. Della sua attività filosofica è noto pochissimo ma certamente dovette rimanere fedele alle dottrine del fondatore della scuola ...
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Poeta greco (sec. 3º a.C.), amico dei peripatetici Crantore, Cratete, Polemone; fu con Arato alla corte di Antigono Gonata. Scrisse una Tebaide, che non ci è rimasta, ed epigrammi. Scrisse esametri sulla [...] discendenza di Eros, che dovettero essere famosi, perché se ne trovano echi nell'Inno a Zeus di Callimaco e nell'Ila di Teocrito ...
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Pittore greco (seconda metà sec. 4º a. C.), scolaro di Pausia. La tradizione gli attribuisce accuratezza e uso eccessivo dell'ocra; Polemone, citato da Ateneo, lo ricorda come buon pornografo. Plinio, [...] inoltre, ricorda un quadro raffigurante Asclepio insieme ad altre divinità e una pittura con Ochnos ...
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Filosofo greco dell'antica Accademia (vissuto tra il 330 e il 270 a. C.), discepolo di Senocrate amico e condiscepolo di Polemone, maestro di Arcesilao. Commentò il Timeo, iniziando così la serie dei commentatori [...] di Platone. Nel suo libro Περὶ πένϑους (Sul lutto, rivolto a consolare l'amico Ippocle per la morte dei figli) sostenne, contro l'ἀπάϑεια cinico-stoica, che le passioni devono essere moderate dalla ragione, ...
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Medico e sofista ebreo di Alessandria del 4º sec. d. C., autore di uno scritto fisiognomonico Sui vènti e di un'epitome dell'opera fisiognomonica di Antonio Polemone. ...
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polemonio
polemònio s. m. [lat. scient. Polemonium, dal gr. πολεμώνιον, nome di un’erba]. – Genere di piante polemoniacee con una trentina di specie, la maggior parte del Nord America e solo alcune europee, tra cui Polemonium caeruleum, pianta...
polemoniacee
polemoniàcee s. f. pl. [lat. scient. Polemoniaceae, dal nome del genere Polemonium: v. polemonio]. – Famiglia di piante con circa 300 specie distribuite in una quindicina di generi, diffuse particolarmente nell’America Merid....