Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] Il suo netto rifiuto di ogni forma di psicologismo e relativismo ebbe notevole peso sugli indirizzi successivi della filosofia polacca, così come la sua teoria generale degli oggetti di pensiero, cui si richiamano, per varî aspetti, le teorizzazioni ...
Leggi Tutto
Filosofo polacco (Leopoli 1913 - Varsavia 2006); dapprima prof. di economia nell'univ. di Łódź (1947), poi di filosofia marxista nell'univ. di Varsavia (dal 1948). Teorico del marxismo, si occupò in particolar [...] modo di problemi epistemologici, sviluppando acute analisi critiche delle correnti neopositivistiche e di filosofia del linguaggio contemporanea. Oltre a sottolineare i condizionamenti politico-sociali, ...
Leggi Tutto
Compositore polacco (Dębica, Rzeszów, 1933 - Cracovia 2020). Allievo della scuola superiore di musica di Cracovia, della quale è poi stato docente e rettore (1972-87), si è imposto come uno dei principali [...] esponenti della musica contemporanea polacca. Richiamandosi inizialmente alle esperienze della scuola di Darmstadt, P. ha approfondito la ricerca timbrica, dimostrando interesse per la vocalità (soprattutto corale), per temi filosofico-religiosi, per ...
Leggi Tutto
szlachta Termine polacco, derivante dall’alto-tedesco slahta «schiatta, stirpe», che indica, come corpus, la nobiltà indigena, la quale acquistò prerogative, privilegi e uno status speciale senza riscontro [...] elettiva, fu alla discrezione della s. che, in presenza di una borghesia pressoché inesistente, rappresentò e fu la ‘nazione’ polacca: la Polonia divenne dalla metà del 15° sec. una respublica nobiliaris e la storia della s. si identificò da quel ...
Leggi Tutto
Uomo politico e umanista polacco (Skokówka 1542 - Zamość 1605); studiò alla Sorbona e a Strasburgo, ma determinanti nella sua formazione intellettuale furono gli anni trascorsi a Padova, dove studiò legge [...] con C. Sigonio; fu eletto nel 1563 (anno di pubblicazione della sua opera De Senatu Romano) rettore della "universitas iuristarum". Segnalato dal senato di Venezia, divenne (1565) segretario del re Sigismondo ...
Leggi Tutto
Scrittore polacco (Leopoli, od. Ucraina, 1945 - Cracovia 2021). Esponente della corrente poetica Nowa fala ("Nuova onda"), che negli anni Settanta propugnò la scelta di un linguaggio diretto da contrapporre [...] alla falsità della lingua ufficiale, impegnato nell'opposizione clandestina, negli anni Ottanta emigrò a Parigi. È autore di opere poetiche (Komunikat "Comunicato", 1972; Jechać do Lwowa "Andare a Leopoli", ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo polacco (Serpuchov, Mosca, 1886 - Varsavia 1939), dal 1919 prof. di filosofia della matematica all'univ. di Varsavia. Allievo di K. Twardowski, fu (con A. Tarski e J. Łukasiewicz) tra [...] i maggiori esponenti della Scuola logica polacca. Cercò di ovviare alle difficoltà della fondazione insiemistica della matematica proponendo una originale soluzione per il paradosso di Russell, fondata sulla distinzione tra interpretazione ...
Leggi Tutto
Scrittore polacco (Kalnik, Ucraina, 1894 - Varsavia, 1980). Le sue liriche (Oktostychy "Ottave", 1919; Kasydy "Casside", 1925; Inne życie "Un'altra vita", 1938), i drammi (Kochankovie z Werony "Gli amanti [...] da fine sensibilità artistica, da delicata introspezione psicologica e da uno stile sorvegliato e puro. A un brano di storia contemporanea polacca è ispirato il vasto poema epico Sława i chwała ("La gloria e la fama", 1956-62), che ripropone, con ...
Leggi Tutto
Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] per la nuova religione.
L'opera è, infatti, un ampio affresco di gusto romantico, dove emerge il contrasto tra il mondo pagano (i cui principali rappresentanti sono Nerone e Petronio) e il nascente cristianesimo, ...
Leggi Tutto
Militare polacco (n. 1590 circa - m. Brody 1646). Apprese l'arte della guerra dai capitani polacchi J. Chodkiewicz (che seguì nelle campagne di Russia) e S. Żółkiewski; dal 1619 partecipò alla spedizione [...] contro i Turchi terminata con la sconfitta di Cecora (1620), nella quale cadde in mano ai nemici che lo tennero prigioniero tre anni a Costantinopoli. Tornato in patria, gli fu conferito il comando dell'esercito; ...
Leggi Tutto
polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...