Poeta e drammaturgo polacco (Kalisz 1838 - Cracovia 1897). Studiò in patria e all'estero; partecipò all'insurrezione del 1863, quindi emigrò in Italia (1864-65), dove ritornò nel 1872-73. Trascorse buona [...] parte della sua vita a Cracovia. Felicissimo, per spontaneità di canto, in alcune brevi liriche, tenta, nelle poesie di maggiore impegno (Noc pod Wysoką "La notte sotto il monte W.", 1879; il ciclo di ...
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Pseudonimo dello scrittore polacco Tadeusz Gałecki (Konstantynówka, Lublino, 1873 - Varsavia 1937). Militante socialista, più volte arrestato dal governo russo, prese parte ai moti del 1905; dopo il colpo [...] di stato del 1926 fu tra gli oppositori di J. Piłsudski. Alle sue esperienze di rivoluzionario s'ispirano i racconti di Ludzie podziemni ("Gente del sottosuolo", 1908) e il romanzo Dzieje jednego pocisku ...
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Generale polacco (Jurczyce, Cracovia, 1873 - Londra 1960). Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale organizzò la cosiddetta "legione d'oriente" che solo nel luglio 1918 riuscì, imbarcandosi su navi [...] alleate a Murmansk, a sbarcare in Francia, prendendo parte all'ultima fase della guerra contro la Germania. Nella primavera del 1919 raggiunse, al comando di un corpo formato da prigionieri di guerra, ...
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Poeta e drammaturgo polacco (Varsavia 1922 - ivi 1983). Cominciò a pubblicare versi nel 1949, il suo primo volume è Obroty rzeczy ("Rotazioni delle cose", 1956), cui seguì nel 1950 Rachunek zachciankowy [...] ("Bilancio dei desiderî"). Negli anni 1955-63, creò, nel suo appartamento di Varsavia, un teatrino sperimentale in cui, in collaborazione con altri drammaturghi, scenografi e pittori, mise in scena e recitò ...
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Pseudonimo dello scrittore polacco Zygmunt Miłkowski (Podolia 1824 - Losanna 1915). Partecipò alla rivoluzione ungherese del 1848 e all'insurrezione polacca del 1863; condusse vita irrequieta e avventurosa [...] (visse a lungo nei Balcani, a Costantinopoli, Londra, Bruxelles e, negli ultimi anni, in Svizzera), rimanendo sempre fedele al suo ideale democratico e patriottico. A questo, come pure alle sue vaste esperienze ...
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Teorico e rivoluzionario russo-polacco (Busk, Ucraina, 1867 - Mosca 1926). Esiliato in Siberia nel 1892, nel 1903 riuscì a fuggire, tornando in Russia nel 1905; ancora esiliato, rientrò in patria dopo [...] la caduta del regime zarista. Fu amico di S. Żeromski. Secondo le sue teorie (dette, dal suo nome, Machaevščina), il marxismo non rappresenta l'ideologia dei lavoratori manuali, ma di quelli intellettuali: ...
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Logico e matematico polacco (n. Varsavia 1904 - m. in un campo di concentramento nazista dopo il 1941). Si è occupato soprattutto, in collaborazione con A. Tarski, della struttura algebrica dei sistemi [...] formali (algebre di L.). Il suo nome è legato anche a un teorema relativo al completamento di sistemi formali incompleti. Un altro suo notevole risultato, ottenuto nel 1938 in collaborazione con A. Mostowski, ...
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Scultore polacco (Cracovia 1875 - Varsavia 1964). Studiò a Varsavia e a Cracovia. Dopo un lungo soggiorno a Londra e a Parigi (1913-1924), insegnò, fino al 1939, all'Accademia di Cracovia; deportato a [...] Oswiecim (1940-1945), dopo la fine della guerra riprese l'attività didattica a Cracovia, Varsavia, infine a Breslavia. Dopo una prima fase legata all'espressionismo e al simbolismo (numerosi ritratti, ...
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Scrittore polacco (Słoboda Rungurska, Carpazî orient., 1888 - Losanna 1971). Di formazione filosofica, dopo la seconda guerra mondiale fu una delle figure di spicco, in Francia e in Svizzera, dell'emigrazione [...] polacca. Oltre all'incompiuta saga Na wysokiej połoninie ("Sul pascolo alto"), composta da numerosi romanzi pubblicati tra il 1936 e il 1983 e dedicata alla storia, alle usanze e alla cultura della regione natia, va ricordato il romanzo storico ...
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Pseudonimo del poeta polacco Bruno Zyskind (n. Klimontów, Kielce, 1901 - m. presso Vladivostok 1939). Cominciò come futurista, ma ben presto aderì al comunismo e le sue opere si fecero sempre più rivoluzionarie: [...] Pieśń o głodzie ("Il canto della fame", 1922); Ziemia nalewo ("La terra a sinistra", 1924); Słowo o Jakobie Szeli ("Il canto di J. S.", 1926). A Parigi scrisse il romanzo Palę Paryż ("Brucio Parigi", 1928); ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...