Poeta polacco (Leopoli 1608 - Cracovia 1629), fratello di Józef Bartłomiej; autore della raccolta Roxolanki, tojest Ruskie panny ("R., ossia le fanciulle rutene"), contenente una settantina di carmi destinati [...] nozze del fratello del poeta. Per la ricchezza dei sentimenti, la delicatezza delle sfumature e per gli evidenti riflessi della poesia classica (Ovidio) e italiana, questi carmi sono uno dei documenti più interessanti della lirica secentesca polacca. ...
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Scrittore polacco (Drohobycz 1892 - ivi 1942). Figlio di un negoziante ebreo, insegnò disegno nel ginnasio della sua città natale; fu ucciso dalla Gestapo durante un rastrellamento nel ghetto. Narratore [...] dall'iperbole e dal grottesco e animato da conflitti radicali. Tra i maggiori creatori della letteratura polacca contemporanea, si pose da protagonista nelle grandi correnti della narrativa europea del Novecento, apparentandosi spiritualmente ...
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Critico e scrittore polacco (Kamienna Góra 1807 - Cracovia 1877). Prese parte ai moti del 1830, quindi (1838-43) alla vita culturale e politica dell'emigrazione parigina; a questo periodo risale il poema [...] sue idee politiche, ispirate a un conservatorismo populistico; ad uso dei contadini scrisse anche un panorama di storia polacca, Wieczory pod lipą ("Serate sotto il tiglio", 1845). I suoi Portrety literackie ("Ritratti letterarî", 4 voll., 1865-75 ...
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Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] dell'uomo messi in opera dal regime sovietico, divenne per questo uno degli scrittori più invisi al governo comunista polacco e solo dopo il 1989 i suoi libri, stampati dal 1981 nel circuito clandestino, hanno cominciato a circolare liberamente ...
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GOMBROWICZ, Witold
Pietro Marchesani
Scrittore polacco, nato a Małoszyce il 4 agosto 1904, morto a Vence (Francia) il 25 luglio 1969. Laureatosi in legge a Varsavia, studin̄ economia e filosofia a Parigi [...] 1961), storia di un adulto ripiombato nella pubertà e sui banchi di scuola. La satira contro la società borghese polacca e il rituale di una cultura dissociata dalla realtà trapassa nel romanzo in un'allegoria della condizione d'inautenticità dell ...
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Scrittore ucraino (Kobak, Ivano-Frankovsk, 1874 - Snjatyn, Ivano Frankovsk, 1927), noto con lo pseudonimo di Marko Čeremšyna. Si avvicinò al modernismo con la raccolta di racconti Lystky ("Foglietti", [...] contadino della Galizia, e il ciclo Selo vychybae ("Il villaggio perisce", 1925), felice espressione dei suoi ideali umanitarî. Tra le sue ultime novelle, è da ricordare Verchovyna ("La vetta", post., 1929), arguta satira dell'aristocrazia polacca. ...
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Poeta polacco (Lublino 1903 - ivi, durante un bombardamento tedesco, 1939). Intensità lirica, vivo senso del paesaggio, atteggiamento fantastico che si apre a tratti al simbolismo e al surrealismo, semplicità [...] un lampo", 1934; Nic więcej "Niente più", 1936; Nuta człowiecza "Nota umana", 1939), che ha esercitato largo influsso sulla nuova generazione poetica polacca. Numerose le sue traduzioni da poeti russi, cechi, ucraini, francesi, inglesi e americani. ...
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Scrittore e scienziato polacco (Żnin, Posnania, 1756 - Jaszuny, Vilnius, 1830), prof. nelle univ. di Cracovia e Vilnius. Matematico e astronomo, fu uno dei principali rappresentanti del classicismo, e [...] di Hugo Kołłątaj", 1814). Nella sua attività, che molto contribuì a fare di Vilnius il centro principale della cultura polacca intorno al 1820, ebbe come collaboratore il fratello Jędrzej (1768-1838), studioso di chimica (Teorja jestestw organicznych ...
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Poeta e critico letterario polacco (Pudliszki, Poznań, 1783 - Lubonia, Poznań, 1861). Prese parte alle campagne napoleoniche tra il 1806 e il 1813, ottenendo la legion d'onore; fu, successivamente, generale [...] dibattiti tra classicisti e romantici assunse una posizione di neutralità (Klasycy i romantycy polscy "Classici e romantici polacchi", 1829). Suo capolavoro sono le favole (Bajki, 1860), che ripropongono, con spirito nuovo, i motivi della favolistica ...
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Critico e scrittore italiano (Palermo 1923 - Roma 1978); prof. all'univ. di Roma dal 1961, divise la propria originale attività di studioso tra la letteratura russa (Majakovskij e il teatro russo d'avanguardia, [...] 1973); altri scritti sono raccolti in Saggi in forma di ballate. Divagazioni su temi di letteratura russa, ceca e polacca (1978). Curò l'antologia Poesia russa del Novecento (1954). Parallela, e forse stimolata dal suo raffinato lavoro di traduttore ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...