Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] nonostante i suoi schematismi, è considerato, alla pari di Ostatni etap (1948; L'ultima tappa) della Jakubowska, il principale film polacco dei primi dieci anni del dopoguerra, e uno dei più importanti tra quelli girati in tutto il mondo sulla Shoah ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] , a cura di F. Marotti, Milano 1971; A. Appia, Attore, musica e scena, a cura di F. Marotti, ivi 1975.
Per la scena tedesca e polacca: G. Fuchs, G. Fuchs e la sua riforma del teatro, in PT, 1961, n. 1; L. Schiller, Teatr Ogromy (Il Teatro Monumentale ...
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Karlovy Vary, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Giunto nel 2002 alla sua trentasettesima edizione, il Mezinárodní Filmový Festival Karlovy Vary (Festival internazionale del cinema di Karlovy [...] la presenza di un film che vinse il massimo riconoscimento, Ostatni etap (L'ultima tappa) realizzato dalla polacca Wanda Jakubowska e incentrato sul genocidio perpetrato dai nazisti e sul trattamento delle donne nei campi di concentramento ...
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Stiller, Mauritz (propr. Moshe)
Melania G. Mazzucco
Regista cinematografico, di famiglia di origine russa, naturalizzato svedese, nato a Helsinki il 17 luglio 1883 e morto a Stoccolma l'8 novembre 1928. [...] Hotel Imperial (1927; L'ultimo addio) e The woman on trial (1927; L'accusata), con la bellissima diva polacca Pola Negri. Nonostante le difficoltà personali e professionali, e l'intento dichiaratamente commerciale, i film americani di S. presentano ...
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Paesi Bassi
Angela Prudenzi
Il cinema fece il suo ingresso in Olanda nel 1896, anno in cui avvenne la prima proiezione pubblica. Successivamente furono filmati i primi avvenimenti che avevano per protagonisti [...] , Cannes, Berlino: Alex van Warmerdam (De jurk, 1996, Il vestito), Karim Traýdia (De poolse bruid, 1998, La sposa polacca), Paula van der Oest (Moonlight, 2002), Ben Sombogaart (De tweeling, 2002, Le gemelle). Segno che il cinema nederlandese, per ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] ; Questa è la mia vita) di Godard e Cuba si (1961) di Chris Marker. Dauman, giovane produttore di origine polacca, nato nel 1925, si specializzò in un primo momento nel genere dei documentari artistici, producendo numerosi film dedicati alla pittura ...
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] , Il film della mia vita, 1995, p. 102). Il regista Roman Polanski usa una frase scritta sui muri della sua città in lingua polacca negli anni di guerra come una madeleine proustiana e in tal modo rende omaggio alla sala vista come oasi di salvezza e ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] 'apparato produttivo hollywoodiano. In senso più propriamente costruttivo la musicologia ha scoperto la m. per film con il saggio della polacca Z. Lissa Estetyka muzyki filmowej (1964), cui va il merito di avere posto su uno stesso piano di dignità e ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] Leopoldo, il re Giovanni Sobieski di Polonia e altri principi cristiani, in funzione antiturca, dopo la vittoria austro-polacca di Kahlenberg (1683).
Trattato del 1866
Conclusa la guerra austro-italo-prussiana, costituì l’atto formale della duplice ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] , J.-P., Tavernier, B., 50 ans de cinéma americain, Paris 1995.
Furdal, M., Turigliatto, R. (a cura di), Dalla scuola polacca al nuovo cinema 1956-1970, Torino 1988.
Giusti, M., Melani, M. (a cura di), Prima e dopo la rivoluzione. Brasile anni ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...