Filantropo e archeologo (Canea, Creta, 1889 - Roma 1963). Figura dotata di un vasto novero di interessi, accanto a importanti scoperte archeologiche si occupò in vario modo del Meridione d'Italia e promosse [...] popoli e la collezione Giovine Europa da lui diretta con lo pseudonimo di Giorgio d'Acandia, redigendo il volume sulla Questione polacca (1916); distribuì soccorsi in Russia (1922); creò il villaggio di Nor Arax (Bari) per i profughi armeni; fondò la ...
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GIUSTI, Wolfango (Wolf)
Emanuela Sgambati
Nacque a Firenze, il 2 ott. 1901, da Ugo e Margarete Loose. Compì gli studi a Firenze ove si laureò in lettere, nel 1922, con una tesi di storia sotto la guida [...] alcuni articoli, il più importante dei quali è Aspetti della poesia polacca contemporanea, ibid., VI (1931), pp. 223-246. Alla i legami fra Italia e Polonia: si è già accennato a quelli dei Polacchi con l'Italia; ma non minore è l'interesse che il G. ...
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LABRUZZI, Carlo
Francesco Leone
Nacque a Roma nell'ottobre del 1748 da Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e da Teresa Folli, genovese. Fratello minore del ritrattista Pietro, il [...] arti di Perugia.
Il L. ebbe grande successo come paesaggista presso la committenza internazionale, soprattutto inglese e polacca, e contribuì in modo sostanziale alla trasformazione del genere pittorico verso una definizione storica, archeologica e ...
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GAETA, Giovanni Ermete (noto come E.A. Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 5 maggio 1884 da Michele, barbiere, e da Maria della Monica. Le precarie condizioni economiche della famiglia non gli [...] nell'amministrazione statale delle Poste e telegrafi, fu destinato a Bergamo, ove conobbe una giornalista di origine polacca, Marie Clinazovitz, direttrice della rivista letteraria Il Ventesimo (si firmava con lo pseudonimo di Mario Clarvy), che ...
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CAROSINI, Giuseppe
Giuseppe Pierazzi
Suddito savoiardo, commerciante di professione, viaggiò per almeno tre lustri in Italia prima di spingersi in Ungheria dove fu sorpreso dai moti rivoluzionari del [...] la partenza del Monti per l'Ungheria, da Marcello Cerruti nominato console sardo nella capitale serba. I due, d'accordo coi Polacchi e col governo ungherese, diedero il via ad una vivace azione politica tesa a convincere i circoli governativi serbi e ...
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CAROLI, Luigi
PPierazzi
Nacque a Bergamo nell'anno 1834 da Anna Benedetta Cattaneo e da Ludovico, che era di famiglia arricchitasi con il commercio della seta. Il C. ebbe un'educazione raffinata e visitò [...] . 373-378; A. Zanchi, Il dramma di L. C., Bergamo 1936; G. Donati-Petteni, L. C., in Volontari italiani in terra polacca, in Studi garibaldini, IV (1963), pp. 168-175; V. Polli, Garibaldi, Giuseppina Raimondi, Gigio C., Bergamo 1969; C. Arrigoni, Un ...
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COSTANTINI, Antonio
Giovanna Romei
Figlio naturale di Giovanni Battista secondo il Rasi, padovano di nascita secondo il Bartoli, figlio naturale di Costantino secondo il Guetillette (e la scuola francese) [...] Anna, probabilmente sulla scia della compagnia di Tommaso Ristori che, dopo quindici anni di permanenza alla corte polacca, negli anni 1733-1735 si fermò appunto in Russia con un repertorio che comprendeva quaranta scenari espressamente scritti ...
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Scrittore polacco (Łojewo, Cuiavia, 1868 - Jaronty, Cuiavia, 1927). Dopo aver studiato architettura, medicina e psicologia, si stabilì a Berlino, dove scrisse in tedesco saggi (Chopin und Nietzsche, 1892), [...] esponendovi le sue teorie sull'arte pura, sull'"anima nuda". Iniziò l'attività letteraria in polacco traducendo le proprie opere scritte in tedesco; quindi scrisse in polacco drammi (Złote runo, 1901, trad. it. Il vello d'oro, 1921; Śnieg, 1903, trad ...
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CARACCIOLO, Antonio Carmine
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Figlio di Giuseppe, principe di Torella, e di Francesca Caracciolo, nacque il 5 luglio 1692 nel feudo paterno di Barile (Potenza). Pochi anni dopo l'avvento degli Austriaci [...] di una sua responsabilità in un caso di omicidio, che sarebbe stato eseguito per suo ordine.
Quando, scoppiata la guerra di successione polacca, Carlo di Borbone cominciò la sua discesa verso il Regno, il C. per prima cosa si liberò da quanto poteva ...
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FERLONI, Pietro
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Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo arazziere attivo a Roma dal 1717, quando fu nominato direttore della fabbrica pontifidi S. Michele fondata nel 1710 per volere di [...] p. 60). Alla seconda metà del terzo decennio del XVIII secolo dovrebbe risalire l'arazzo del F. raffigurante La famiglia reale polacca (ubicazione ignota), ricordato in uno scritto posto dal pittore P. L. Ghezzi in calce ad una sua caricatura del F ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...