WERNER, Zacharias
Giuseppe Gabetti
Poeta drammatico tedesco, nato a Königsberg il 18 novembre 1768, morto a Vienna il 17 gennaio 1823. Natura geniale ma caotica e impura nella vita come nell'opera, [...] una donna di facili costumi, la seconda nel 1799 con una donna di facili avventure, la terza nel 1801 con una polacca diciottenne che non capiva il tedesco ma aveva "eine glühende Phantasie" - e tre volte divorziato, non trovò nel matrimonio se non ...
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Stato dell’Europa orientale. Confina con la Polonia a O, con la Lituania e la Lettonia a NO, con la Russia a NE e a E, con l’Ucraina a S.
Caratteristiche fisiche
I geologi includono la regione nella parte [...] secondo filone è indiscutibile; difficile invece assegnare a una letteratura nazionale gli scritti e gli scrittori in latino e in polacco. È il caso di S. Budny (sec. 16°), teologo e traduttore, che in slavone scrisse un catechismo (1562), di V ...
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GIUSTI, Wolfango (Wolf)
Emanuela Sgambati
Nacque a Firenze, il 2 ott. 1901, da Ugo e Margarete Loose. Compì gli studi a Firenze ove si laureò in lettere, nel 1922, con una tesi di storia sotto la guida [...] alcuni articoli, il più importante dei quali è Aspetti della poesia polacca contemporanea, ibid., VI (1931), pp. 223-246. Alla i legami fra Italia e Polonia: si è già accennato a quelli dei Polacchi con l'Italia; ma non minore è l'interesse che il G. ...
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Scrittore polacco (Łojewo, Cuiavia, 1868 - Jaronty, Cuiavia, 1927). Dopo aver studiato architettura, medicina e psicologia, si stabilì a Berlino, dove scrisse in tedesco saggi (Chopin und Nietzsche, 1892), [...] esponendovi le sue teorie sull'arte pura, sull'"anima nuda". Iniziò l'attività letteraria in polacco traducendo le proprie opere scritte in tedesco; quindi scrisse in polacco drammi (Złote runo, 1901, trad. it. Il vello d'oro, 1921; Śnieg, 1903, trad ...
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ZANOTTI BIANCO, Umberto
Scrittore e filantropo, nato a Canea (Creta) il 22 gennaio 1889. Un viaggio per soccorsi (1909) nella Calabria colpita dal terremoto gli presentò il problema meridionale; onde [...] e la collezione Giovine Europa da lui diretta sotto lo pseudonimo Giorgio d'Acandia, e redigendo il volume sulla Quistione polacca (Catania 1916); distribuì soccorsi in Russia nel 1922; creò (1935) il villaggio di Nor-Arax (Bari), per i profughi ...
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BRACCI, Rinaldo Maria
Giancarlo Savino
Nato a Firenze il 25 apr. 1710 da Iacopo e da Maria Lucrezia Lenzi, compì gli studi nella sua città applicandosi a diverse discipline: le lettere, sotto la guida [...] plenipotenziario del re di Polonia, allora a Firenze, di seguirlo nel ritorno in patria, e di ricevere un impiego alla corte polacca. Ottenuto non senza difficoltà il permesso dal Rinuccini, partì nel giugno del 1740 e, dopo varie soste a Padova, a ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] bielorusso.
La chiamata al trono di Polonia del duca Jogáila (che col nome di Ladislao Jagiełło sposò l’erede della corona polacca Jadwiga) e la conclusione dell’atto di Krėva (1385) di unione della L. con la Polonia, con conseguente battesimo della ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] originari er, or e el, ol davanti a consonante (cfr. russo bereg «sponda», di fronte al bulgaro, serbo e croato breg, ceco břeh, polacco brzeg, paleoslavo brĕgŭ, da un *bergŭ), l’esito delle vocali ĭ e ŭ in e e o (russo den´ «giorno», moch «muschio ...
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Pseudonimo dello scrittore russo B. A. Vogau (n. Možajsk 1894 - m. forse 1941). Conquistò una posizione di rilievo con il romanzo Golyi god, quadro della rivoluzione del 1917. Attaccato dalla critica russa [...] ebbero più sue notizie certe. Scrisse anche libri di viaggi sul Giappone (Kamni i korni «Pietre e radici», 1934) e sugli USA (O᾿kei "Okay", 1933). Nel 1983 fu pubblicato il romanzo Dvojniki («I sosia»), già comparso postumo nel 1959 in trad. polacca. ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] i versi in due o più piedi. Il metro letterario ceco e slovacco presenta d’altro canto caratteri analoghi a quello polacco. Nei tempi più antichi il verso più diffuso fu l’ottonario, impiegato sia in composizioni satiriche e moralistiche sia in poemi ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...