Kieślowski, Krzysztof
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e televisivo polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941, morto ivi il 13 marzo 1996. Conseguito il diploma in scenografia, si iscrisse [...] Zdjęcie (1968; La fotografia), il primo di numerosi cortometraggi per la televisione dedicati all'analisi di aspetti e momenti della vita polacca, spesso ostacolati dalla censura per la lucidità con cui rappresentavano le contraddizioni della società ...
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Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] e svolse in questo campo un'attività di altissimo livello (soprattutto per i film generazionali di giovani registi della 'nuova onda' polacca) troncata da una morte prematura. Il jazz fu per K. un modo per esprimere la sua sete di sperimentazione e ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] moglie nel firmamento delle dive dello schermo: Soava debuttò in La storia di un peccato, film di carattere realistico tratto dal romanzo del polacco S. Zeromsky. Nel 1919 il G. tentò per la prima volta la strada, che lo avrebbe reso famoso, del film ...
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Lenica, Jan
Alfio Bastiancich
Regista del cinema di animazione e illustratore polacco, naturalizzato francese, nato a Poznań il 4 gennaio 1928 e morto a Berlino il 5 ottobre 2001. Autore di cultura [...] uczucia (I sentimenti premiati), Strip Tease e Sztandar młodych (Lo stendardo dei giovani), oggi considerati dei classici dell'animazione polacca. Seguì il film sperimentale dal vero Dom (1958, La casa). Già da queste opere si delinea la tendenza dei ...
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Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] filmico, ha contribuito a tracciare la mappa di un nuovo linguaggio espressivo.
Figlia di piccoli commercianti ebrei di origine polacca ‒ la madre Natalia fu internata ad Auschwitz ‒ la A., che da ragazzina considerava il cinema una forma d'arte ...
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Young, Victor
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a Chicago l'8 agosto 1900 e morto a Palm Springs, California, il 10 novembre 1956. Autore di circa trecento colonne sonore, realizzate nell'arco [...] Conservatorio di Varsavia, diventando rapidamente un quotato violinista: il debutto solistico avvenne proprio nella Filarmonica della capitale polacca. La sua carriera fu però bloccata sul nascere dallo scoppio della Prima guerra mondiale e nel 1920 ...
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Latinovits, Zoltán
Silvana Silvestri
Attore ungherese, nato a Pest il 9 settembre 1931 e morto a Balatonszemes il 4 giugno 1976. Considerato il più significativo attore ungherese del suo tempo, come [...] teatro, raggiungendo il successo con una famosa interpretazione di Mario und der Zauberer di Th. Mann in una drammatizzazione polacca. Aderente ai tempi moderni per il modo di recitare ricco di variazioni di tono, di movimenti repentini e inaspettati ...
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Łódź, scuola di cinematografia di
Silvana Silvestri
La Scuola nazionale di cinema, teatro e televisione di Łódź (PWSFTviT, ovvero Państwowa Wyższa Szkoła Filmowa, Telewizyjna i Teatralna) è stata fondata [...] di documentari e lungometraggi; possiede la biblioteca di cinema più vasta della Polonia. La Scuola, gratuita per gli studenti polacchi e a pagamento per gli stranieri, è finanziata dallo Stato e dipende dal Ministero della cultura e delle arti e ...
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Piesiewicz, Krzysztof
Serafino Murri
Sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 25 ottobre 1945. Il suo lavoro resta indissolubilmente legato alla figura del regista Krzysztof Kieślowski, in un sodalizio [...] affresco: Dekalog, uno degli ultimi grandi guizzi del cinema d'autore, dieci film di un'ora prodotti dalla televisione polacca che si interrogano sul senso dei comandamenti dell'Antico Testamento nella miseria politica e sociale dell'Est europeo. La ...
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Pasażerka
Paolo Vecchi
(Polonia 1961-63, 1963, La passeggera, bianco e nero, 60m); regia: Andrzej Munk (completata da Witold Lesiewicz); commento: Wiktor Woroszylski; produzione: Wilhelm Hollender per [...] in un incidente stradale, a quarant'anni non ancora compiuti, Andrzej Munk, uno dei nomi di primo piano della cosiddetta scuola polacca, autore di lungometraggi come Człowiek na torze (Un uomo sui binari, 1956), Eroica (1957) e Zezowate szczęście (La ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...