Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire dal 1881-82, dopo l’attentato allo zar Alessandro II, provocarono a danno degli Ebrei massacri e saccheggi, spesso perpetrati con la connivenza delle autorità, sotto la spinta di motivazioni economiche ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] lituana, fuggita bambina dai pogrom e arrivata a Roma dopo aver prima vissuto con la madre a Londra e poi, dopo la morte di questa, a Parigi, fu anche lei pittrice e musicista, ma soprattutto scultrice. Si incontrarono a Roma all<apost> ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] in Russia, in Polonia, nella penisola balcanica, dove la persecuzione antiebraica diede luogo a clamorosi episodi di violenza (pogrom). In Occidente l’a., con l’involuzione del principio di nazionalità in nazionalismo e il manifestarsi di ideologie ...
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Mayer, Louis B. (propr. Eliezer)
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico russo, naturalizzato statunitense, di famiglia ebrea, nato a Minsk (od Bielorussia) il 4 luglio 1885 (data da lui dichiarata [...] dopo l'arrivo negli Stati Uniti, poiché le sue carte erano andate distrutte in un pogrom) e morto a Hollywood il 29 ottobre 1957. Il suo nome è legato alla Metro Goldwyn Mayer che guidò nel periodo chiave, divenendo tra gli anni Trenta e Quaranta il ...
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fascio-leghista
(fascio leghista), s. m. e f. e agg. Fautore di un orientamento politico che fonde tendenze fasciste e leghiste.
• È accaduto che il ministro dell’Integrazione, [Andrea] Riccardi, esponente [...] di spicco del cattolicesimo sociale, ha reso visita alla comunità rom, colpita dal pogrom di pochi giorni fa, rappresaglia di un falso stupro. Il sindaco [Piero] Fassino era con lui. Ma il ministro ha deciso di non passare ‒ come previsto ‒ dal ...
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ORŠA (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
A Città della Russia Bianca, ricordata per la prima volta nel 1067, sorta sulle sponde del Dnepr e detta in origine Rša; durante il sec. XIII fu occupata dai Lituani, [...] a più riprese dai Russi che la sottomisero nel 1771. Nel 1905 Orša fu teatro di un feroce massacro di Ebrei (pogrom), al quale si aggiunse lo sterminio di un gruppo di giovani ebrei, mossi dalla vicina città di Dubrovno per impedire la strage ...
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Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] in Palestina (1882 e 1904) e dalla fondazione del movimento sionista sulla spinta di Theodor Herzl nel 1898, iniziò dopo i pogrom in Russia seguiti all’assassinio di Alessandro II ad opera dei decabristi. Nel 1917, con la Dichiarazione Balfour e l ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] tardi attribuirà la sua "curiosità insaziabile per le origini" alla precoce lettura dell'Antico Testamento (Abbozzo, 1949, p. 81). I pogrom nel 1874spinsero il padre ad emigrare a Boston dove, un anno dopo, fu raggiunto dalla moglie e dai tre figli ...
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Militare e uomo politico ucraino (Poltava 1879 - Parigi 1926). Attivo fra i nazionalisti ucraini alla fine del sec. 19º, nel 1905 fu fra i fondatori del Partito socialdemocratico ucraino dei lavoratori. [...] . J. Piłsudski; dopo il fallimento dell'offensiva polacca contro i bolscevichi (1919-20) si rifugiò a Parigi. Morì assassinato da un ebreo che volle vendicare il pogrom avvenuto in Ucraina durante l'occupazione da parte delle forze da lui comandate. ...
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TREVES DE' BONFILI, Alberto Isacco
Paolo Pellegrini
TREVES DE’ BONFILI, Alberto Isacco. – Nacque il 13 settembre 1855 a Padova, in una famiglia di religione ebraica, secondo degli otto figli di Giuseppe [...] infatti, in origine, dalla valle del Reno, che lasciarono nel tardo Trecento, quando gli ebrei della zona divennero vittime dei pogrom scatenati da chi li accusava di avere causato lo scoppio della peste del 1348, avvelenando pozzi e sorgenti d’acqua ...
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pogrom
〈paġròm〉 s. m., russo [propr. «distruzione, devastazione», der. del v. gromit′ «devastare, saccheggiare», col pref. po- che indica il completamento di un’azione]. – Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche che, nella...
pogromista
s. m. e f. [der. di pogrom, sull’esempio dell’ingl. pogromist, fr. pogromiste] (pl. m. -i). – Organizzatore, istigatore o partecipe di un pogrom.