Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] già si era deciso di ricostruire l'asse del Palazzo sul quale poggia la scala dei Giganti, e a soli tre mesi dalla data del e'500 (Atti del convegno), Roma 1981, pp. 80-87.
231. De Civitate Dei, XVI, 1-2: "Cioè patio et rimase nudo pero che lui fu ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] quae harmonia a musicis dicitur in cantu eam esse in civitate concordiam" (3). Ogni attentato contro l'ordine stabilito laddove le lesene minori - come nella chiesa patriarcale - poggiano sulla fascia inferiore. È probabile che l'architetto non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] Varrone, per quanto possiamo conoscerle attraverso il De civitate Dei di Agostino. La successione dei libri (I , senza niuna loro molestia (secondo il volgarizzamento di Jacopo di Poggio Bracciolini, in Fubini 2003a, p. 179).
Oggetto delle Historiae, ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] optimus princeps" che regnava "pacata Etruria, aucto imperio, constituta civitate".
All'immagine del principe che ha raggiunto i suoi fini si con Camilla a Pisa e nelle ville di Castello e Poggio a Caiano in forma ritiratissima: dedito ancora, per ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] . è espresso in un breve ad Enoch d'Ascoli, redatto da Poggio Bracciolini, in cui si fa riferimento all'utilità comune di tutti gli 2, 1988, pp. 283-324; I. Nuovo, De civitate Dei-Roma Triumphans. Teologia della storia e storiografia umanistica, in L ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] del 1429 tenne ancora a Verona un corso sul De civitate Dei di s. Agostino, la cui prolusione fu invettiva e la inviò in forma di lettera a Leonello. Toccò a Poggio riconoscere che lo stile della lettera incriminata non era affatto quello del ...
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ANTONINO Pierozzi, santo
Arnaldo D'Addario
Figlio di ser Niccolò e della seconda moglie di lui Tommasa di Cenni di Nuccio, nacque a Firenze, nel 1389. Il Morçay (S. Antonin..., Paris 1914, p. 13, n. [...] antoniniana: Antico e Nuovo Testamento; Agostino, De civitate Dei; Leonardo Bruni; Cassiodoro, Historia Tripartita; Eusebio suddivisi in capitoli e sezioni. Lo schema su cui poggia la narrazione è fornito dalla tradizionale divisione della storia del ...
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Pia
Giorgio Varanini
D. fa di una P. senese la protagonista del terzo episodio del celebre trittico di Pg V (vv. 130-136), tanto breve quanto intenso, assurto a straordinaria celebrità e fortuna anche [...] es., l'anonimo del Laurenziano XLII 15: " In civitate Senarum fuit quaedam domina de Tholomaeis, excellentissima in pulcritudinem, militare dei Senesi contro i ribelli di Prata e di Poggio Santa Cecilia e una lunga serie di fatti d'arme non ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] nella lingua originale Diodoro Siculo, non ancora tradotto da Poggio Bracciolini), patristiche e, in tono minore, anche " greca, ma riguarda lo scrivere "pulito": "non a poli civitate, Graeca derivatione, sed a nostris hoc est, a poliendo seu polite ...
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GIUSTINI, Lorenzo (Lorenzo da Castello)
Marcello Simonetta
Figlio di Amodeo e di Cecilia di Ulisse Cambi, nacque a Città di Castello intorno al 1430.
Amodeo, nato nel 1403 da famiglia plebea, fu ambasciatore [...] del Capranica venne trasmessa da Iacopo Bracciolini, figlio di Poggio, che come il G. fu poi coinvolto nella , XIX (1979), p. 135; E. Lee, Tyrannice vivens in Civitate Castelli: Niccolò Vitelli, 1468-1474, in Federico di Montefeltro. Lo Stato ...
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