Poeta greco (4º-3º sec. a. C.). T. è uno dei maggiori, forse il maggiore poeta dell'età ellenistica. Scrisse molto: inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi. Il genere per il quale diventò famoso già nell'antichità [...] sono il luogo e la data di morte.
Opere
I componimenti di T. che ci sono giunti sono inseriti nella raccolta dei poetibucolici, opera di Artemidoro d'Efeso (età di Silla), insieme a quelli di Mosco, Bione ed altri, anonimi. Nella raccolta, a T ...
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Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] quel rifugio nell’idillico che è tra i caratteri più tipici del Rinascimento. Dopo la metà del 15° sec., numerosi sono i poetibucolici a Ferrara (ricordiamo tra essi soprattutto T.V. Strozzi); presto la poesia p. subirà lo stesso processo di tutto l ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] per la ragione, in verità molto estrinseca, che esse presentano pastori, pescatori e mietitori; i modelli sono i grandi poetibucolici antichi e moderni, Teocrito e Virgilio, il Sannazaro e il Rota. Ma è stato giustamente osservato che queste egloghe ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] D. di un codice, l'attuale Gaddi 90 inf. 12 della Bibl. Laurenziana di Firenze, contenente i testi dei poetibucolici latini.
Testimonianza della predilezione culturale da parte di D. per il Boccaccio è il manoscritto, ora a Oxford, Bodleian Library ...
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GUIDALOTTI, Diomede
Lucia Rodler
Nacque nel contado bolognese, agli inizi degli anni Ottanta del XV secolo, dal nobile Francesco e da Dorotea Cattani. La famiglia Guidalotti si chiamava anticamente [...] applicazione. Le sue attitudini di commentatore erudito lo spinsero, intorno ai ventidue anni, a cimentarsi con i poetibucolici latini Calpurnio Siculo e Olimpio Nemesiano. Commentò sette egloghe del primo e quattro del secondo nel Calpurnii et ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] Odissea); e che ciò sia avvenuto per opera di due poeti geniali, che attinsero a canti formatisi precedentemente in una lunga -mitologici, di mimi urbani e pastorali (la poesia bucolica, di cui si considera inventore). La migliore fioritura poetica ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] prendono posto nell'effimera rifioritura della tradizione bucolica, iniziata nel primo Trecento con le ) pp. 101-41; E. G. Parodi, Il B. in laude di Dante, in Poeti antichi e moderni, Firenze 1923; G. Vandelli, G. B. editore di Dante, Firenze 1921 ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] degli onori cortigiani e del suo incontrastato riconoscimento come poeta ufficiale e richiesto madrigalista delle serate letterarie e classica, la favola arcadica con i suoi topoi bucolici, già ampiamente collaudati dall'intensa stagione scenica di ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] con riferimento a un vero e proprio culto del poeta latino da parte di chi, in un documento del sul Boccaccio, I (1963), pp. 517-40); G. Billanovich-F. Čáda, Testi bucolici nella biblioteca del Boccaccio, ibid., IV (1961), pp. 201-21; Id., Il carme ...
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GAURICO, Pomponio
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1481 ed il 1482 a Gauro, uno dei "casali" della contea di Giffoni (presso Salerno) posseduta allora dai d'Avalos, da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] nelle quali l'imitazione virgiliana si incontra con lo studio dei bucolici greci.
In entrambe si svolge, tra gli altri, il motivo che trenta anni dopo A. Minturno gli fece esporre nel De poeta.
Anche in questa opera il G. è infatti, insieme con il ...
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bucolico
bucòlico (ant. buccòlico) agg. e s. m. [dal lat. bucolĭcus, gr. βουκολικός «pastorale», der. di βουκόλος «pastore di buoi»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla bucolica; poesia b., genere b., poeta b.; cantor de’ buccolici carmi (Dante),...
bucolica
bucòlica (ant. buccòlica) s. f. [dal lat. bucolĭca, femm. dell’agg. bucolĭcus (v. bucòlico), sostantivato nel lat. tardo]. – Genere di poesia caratterizzato da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre,...