BARTOLOMEO da Urbino
Zelina Zafarana
Non si conosce la data della sua nascita. Tardi biografi gli attribuiscono il cognome di Carusi, mentre la bolla pontificia di nomina all'episcopato del 1347 si [...] a conclusione di quell'opera, che egli stimava "maioris opere quam glorie": nella lettera che accompagnava i versi il poeta sottolineava l'indole modesta dell'amico, che per amore dell'utilità altrui aveva piegato a tale lavoro "maiora, nisi fallor ...
Leggi Tutto
BALDINO, Carlo
Romeo De Maio
Nacque a Nocera dei Pagani (Salerno) nei primi decenni del sec. XVI, ma visse sempre a Napoli nel cui Studio, dal 1567 al 1591, tenne la cattedra di diritto canonico, con [...] di Giordano Bruno. In tale carica, tuttavia, mantenne quella moderazione, che era stata già celebrata in un efficace epigramma dal poeta Giano Peluso (Lusuum libri quatuor,Neapoli 1567, pp. 66 v-67).
Dopo che almeno per dodici anni il Santoro si ...
Leggi Tutto
AMELLI, Ambrogio Maria (al secolo Guerrino)
**
Nato a Milano il 18 marzo 1848, studiò lettere, teologia e musica nel seminario di Monza, e fu ordinato sacerdote il 20 sett. 1870. Nello stesso anno fu [...] del Micrologus di Guido d'Arezzo, collazionato sui codici più attendibili, Roma 1904; la conferenza S. Tommaso d'Aquino, poeta e musico eucaristico, Sora 1924. Curò inoltre un'importante edizione dei Salmi di B. Marcello, in cinque volumi (Milano ...
Leggi Tutto
Bacco
Massimo Di Marco
Il dio dell'ebbrezza
Bacco (chiamato dai Greci Dioniso) è il dio del vino e dei misteri. È il simbolo dell'ebbrezza, della sensualità e del vitalismo più sfrenato, quale si manifesta [...] forma di autocontrollo, si abbandonano a danze convulse e a lunghe corse attraverso i monti.
Nelle Baccanti, il poeta tragico Euripide ci descrive con tocchi assai vividi il comportamento delle seguaci di Dioniso, le menadi: indossano una pelle ...
Leggi Tutto
BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] casa, secretario, lettore, soprastante di frati, compagno di studio, poeta, medico e presidente del Concilio. Or vada via la S. V nel sec. XVI in Pistola e sonetti di L. B. da Bologna poeta laureato, s. d. Per le sue funzioni come per i suoi rapporti ...
Leggi Tutto
SISTO II, santo
Francesco Scorza Barcellona
Vescovo di Roma dall'agosto del 257 al 6 agosto del 258: la cronologia fornita da Eusebio di Cesarea (otto anni nel Chronicon, undici nella Historia ecclesiastica), [...] nr. 25, 3-4), ma è probabile che l'inno su Lorenzo sia anteriore al viaggio a Roma di Prudenzio, quando il poeta avrebbe potuto più facilmente conoscere l'epigramma su Felicissimo e Agapito. Si discute se questa tradizione che collega S. a Lorenzo e ...
Leggi Tutto
FRANCO, Nicolò
Ippolito Antonio Menniti
Nacque a Este, intorno al 1425. Laureatosi in utroque iure presso lo Studio padovano, si recò a Roma, dove fu notaio della Sede apostolica (così è definito in [...] l'Augurelli gli donò una raccolta miniata di dodici sermoni); nel 1493 conferì il beneficio parrocchiale di Musano al poeta Girolamo da Bologna, altro suo familiare, che pure aveva poco prima allontanato da sé accusandolo di avere complottato contro ...
Leggi Tutto
Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] cui sarebbe seguita però a distanza di anni, ben dopo la morte dell'egumeno nel 1235, una stabile alleanza.
Nettario fu però anche poeta e a lui si fa risalire l'origine di un circolo poetico salentino di cui fecero parte alcuni personaggi più o meno ...
Leggi Tutto
CAPRA, Bartolomeo della
Dieter Girgensohn
Detto anche "Capriger" nelle poesie, nacque a Cremona, probabilmente tra il 1360 e il 1370, da Francesco, il quale si deve identificare molto verosimilmente [...] -Leipzig 1914, pp. 45 s.; R. Sabbadini, Storia e critica di resti latini, Catania 1914, ad Indicem; Id., Come il Panormita diventò poeta aulico, in Arch. stor. lomb., XLIII (1916), pp. 7 s., 10 s., 13, 17 s., 22-28; H. Finke, Zur Charakteristik des ...
Leggi Tutto
FANTUZZI (Elefantucci, Elephantutius), Gaetano
Guido Fagioli Vercellone
Nato nell'avita villa di Gualdo presso Savignano sul Rubicone, in territorio riminese, il 1° ag. 1708, da Antonio conte di Primaro, [...] apprendistato molto valido, creandosi una certa reputazione.
In relazione a questo periodo alcune fonti accennano all'attività di elegante poeta del F., ma non si è potuto rinvenire nulla a stampa: le sole informazioni sicure concernono due sonetti ...
Leggi Tutto
poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...