Poeta e drammaturgo russo (Sinferopoli 1899 - Mosca 1968). Tra i maggiori esponenti della poesia costruttivista, scrisse raccolte di versi (Rekordy "Primati", 1926), poemi (Uljalaevščina "L'epopea di Uljalaev", [...] 1927, sulle imprese di un capobanda anarchico durante la guerra civile; Zapiski poeta "Memorie di un poeta", 1927), il romanzo in versi Puštorg ("Il commercio di pelli", 1928), opere teatrali come Komandarm 2 ("Il comandante d'armata n. 2", 1929), ...
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Poeta e drammaturgo romeno (Bulzesti, Dolj, 1936 - Bucarest 1996). Si distinse per l'abilità nel trasferire in versi l'universo del quotidiano. In partic., nel ciclo La Lilieci ("A Lilieci", 4 voll., 1973-94), [...] i motivi proprî della tradizione letteraria, quali la vita rurale, l'esistenza trascorsa nel villaggio, diventano occasione di parodie grottesche e ironiche, ma al contempo riacquistano lo statuto di poesia. ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Whitton, Middlesex, 1609 circa - Parigi 1642). Dopo gli studî a Cambridge, viaggiò (1628) in Francia e in Italia. Allo scoppio della guerra con la Scozia equipaggiò un reparto [...] di truppe a cavallo, portando un nuovo colpo al suo patrimonio già intaccato dalla sua vita dissipata. Ritiratosi (1635) nelle sue terre, scrisse la satira letteraria A session of the poets (1637), An ...
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Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] chiave nella vita letteraria del paese. Nelle sue poesie narrative (Zalán futása "La fuga di Zalano", 1825, in esametri; Eger, 1827; Rom "Rovina", 1830; Két Szomszédvár "Due castelli vicini", 1832), drammatiche ...
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Poeta e commediografo olandese (Amsterdam 1585 - ivi 1618). Le sue poesie si trovano riunite per la maggior parte nel Boertigh, amoreus en aendachtigh groot lied-boeck ("Grande libro delle canzoni burlesche, [...] amorose e religiose"); quale commediografo il B. si provò prima nelle commedie ispirandosi a romanzi cavallereschi spagnoli, come in Rodderick ende Alphonsus ("Rodrigo e Alfonso", 1611), Griane (1612), ...
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Poeta e critico letterario e teatrale ceco (Praga 1889 - ivi 1954). Dopo le prose decadenti degli esordî (Smuteční slavnosti srdcí "Cerimonie funebri dei cuori", 1911), si volse a una poesia segnata da [...] un vitalistico impressionismo (Zjasněné oči "Occhi schiariti", 1918; Ohnivá vlna "Onda di fuoco", 1922; Měsíčná noc "Notte di luna", 1927). Come critico all'inizio partecipò di quel pragmatismo e relativismo ...
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Poeta (Firenze 1475 - Roma 1525), figlio di Bernardo e di Nannina, sorella di Lorenzo de' Medici; fattosi ecclesiastico, ebbe importanti incarichi da Leone X e Clemente VII. Era, quando morì, castellano [...] di Castel Sant'Angelo: e G. G. Trissino da lui intitolò Il castellano, il suo dialogo sulla lingua italiana. Scrisse due tragedie classicheggianti, la Rosmunda e l'Oreste: alla prima, terminata agli inizî ...
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Poeta e autore drammatico francese (Digione 1689 - Parigi 1773); esordì presso il Théâtre de la Foire con la commedia Arlequin Deucalion (1722), rendendosi famoso per le sue arguzie e il suo spirito caustico. [...] Crébillon lo spinse a scrivere per il Théâtre Français alcune tragedie come Callisthène (1730) e Gustave Wasa (1733) e commedie come Les fils ingrats (1728) e L'amant mystérieux (1734). La sua opera più ...
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Poeta e drammaturgo (Marsiglia 1868 - Parigi 1918). Dopo aver debuttato col volume di versi Les musardises (1890), diede i suoi primi saggi teatrali, animati da una fantasia pittoresca: Les romanesques [...] (1894); La princesse lointaine (1895); La samaritaine (1897). Immenso successo riportò la sua "commedia eroica" Cyrano de Bergerac (1897); seguirono L'Aiglon (1900), dramma sul figlio di Napoleone, e la ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Navia, Asturie, 1817 - Madrid 1901). Il meglio della sua opera è rappresentato dalle Doloras (1846), dai Pequeños poemas (1872-74) e dalle Humoradas (1886-88), brevi componimenti [...] poetici in vario metro, di contenuto pseudofilosofico e forma prosaica; l'ambizione artistica del C. si prova con scarso successo nelle opere di più largo respiro, nel poema in ottave Colón (1853) e nel ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...