BIANCHI, Giovanni Antonio
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Lucca il 2 ott. 1686 da Giovanni Francesco e Caterina Felice, cittadini lucchesi. Il suo nome di battesimo fu Carlo Augusto. Entrò a sedici anni [...] latina, che fu pubblicata. Aveva vivi interessi letterari e componeva tragedie, ma, ben più interessante della sua attività di poeta arcadico, si faceva intanto luce in lui la sua vera vocazione, che era quella del canonista.
Con l'avvento di ...
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DOVIZI, Angelo
Raffaella Zaccaria
Nacque, probabilmente a Roma, sul finire del sec. XV, da Giovan Battista e da Ginevra Tani, ultimo di sette fratelli, Valeria, Caterina, Elisabetta, Antonio, Isabetta [...] Berni incolpò il D. a causa della povertà in cui lo costringeva a vivere. In realtà la condotta scandalosa del poeta indusse il D. ad allontanarlo da Roma affidandogli un posto di sottovicario nella propria badia di S. Giovanni in Abruzzo. Ritornato ...
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CAVALLUCCI, Vincenzo
Mario Roncetti
Nacque a Perugia il 18 genn. 1700 da Sante in una famiglia assai modesta. Dopo aver ricevuto in casa la prima educazione ed aver dimostrato un precoce interesse per [...] il sonetto del Coppetta "Grand'Alfa, ed Ω che l'universal forma..."; cc. 80r-91v: Lezione accademica in difesa del divino poeta Dante contro le accuse al medesimo date di aver veduto nell'Inferno l'anima di san Pier Celestino ...; cc. 94r-110r: Breve ...
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Saturno
Emanuele Lelli
Il dio romano dell’età dell’oro
Il dio greco Crono è il sovrano degli dei della seconda generazione, quella dei Titani, ma non è un dio molto venerato, e il suo nome diviene a [...] l’uomo, la natura è fiorente e rigogliosa, non ci sono guerre e malattie. La stessa Italia è chiamata spesso dai poeti terra di Saturno.
In realtà, come mostrano gli storici delle religioni, Saturno è un dio antichissimo, probabilmente collegato ai ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabo dialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei paesi di lingua araba e fu ripresa anche in epoca ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] mánteis partecipi di rivelazioni divine e perciò dotati di poteri taumaturgici. L'esempio classico è quello di Orfeo, musico e poeta, incantatore di uomini e di animali, e maestro di una norma di vita che all'anima immortale promette salvezza dalle ...
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PANTALEONE
Manuel Castineiras
– Non si conoscono il luogo e le date di nascita e di morte di questo presbitero menzionato (vivente) nel 1165 nella scritta commemorativa del mosaico pavimentale della [...] scuola con una ricca ed enciclopedica biblioteca che avrebbe potuto nutrire e ispirare molti dei temi del mosaico. Si devono infatti al poeta Nicola di Otranto, nato tra il 1155 e il 1160 e abate nello stesso cenobio dal 1219 al 1220, alcuni versi ...
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Carnevale
Cecilia Gatto Trocchi
Tempo di spasso e di baldoria
Il Carnevale è la grande festa del periodo invernale e, nei paesi cattolici, precede la Quaresima che, con i suoi quaranta giorni di penitenza, [...] onore, come oggi accade nelle società primitive che venerano i morti nei periodi del cambio di stagione. A febbraio, dice il poeta Ovidio, "si onorano anche le tombe, si placano le ombre degli avi e si portano piccoli doni sui sepolcri. Poco chiedono ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] polemico, preparato da secoli di critiche. Dopo una prima lettera del 1351 per esortare il sovrano a scendere in Italia, il poeta sarà lui stesso a Praga nel 1356 per una missione diplomatica, avviando poi un carteggio con gli ambienti della corte, e ...
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BIZZARRI, Pietro
Silvana Menchi
Nato nel 1525 in Umbria, egli si dice talora "Perusinus", talaltra "Sentinas", cioè di Sassoferrato Castello, come afferma il Giacobilli (Bibliotheca Umbriae, Fulgineae [...] del quale scrisse un componimento in versi latini. In seguito cominciò a frequentare la corte, mettendo la sua abilità di poeta e il suo talento oratorio al servizio di Edoardo VI e dei suoi cortigiani.
Sembra godesse anche della protezione di James ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...