VAUDEVILLE
Silvio D'AMICO
Roberto CAGGIANO
. L'etimo di questo vocabolo francese si fa risalire a "vau de Vire", perché nella Valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. XVI sarebbero state [...] vaudeville non è che una varietà secondaria dell'opera comica. La differenza essenziale che ne lo distingue si è che il poeta fa senza del compositore di musica, e si contenta di scegliere arie conosciute e già diventate popolaresche"... "Un Le Sage ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] era stato suo predecessore in Volterra).
Al soggiorno volterrano risale l'amicizia del C. col pittore Salvator Rosa e con il poeta e commediografo G. B. Ricciardi. I rapporti documentabili con quest'ultimo e i numerosi e spesso mordaci accenni al C ...
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CONTI, Nicola (Nicolò)
Annalisa Bini
Nato probabilmente a Napoli dove visse durante la prima metà del XVIII sec., l'unica notizia certa della sua vita è che svolse l'attività di organista nella cappella [...] forse un quintetto, estratto verosimilmente da una sua opera, e che figura poi nel pasticcio L'ape musicale ossia Il poeta impresario (testo di Lorenzo da Ponte), rappresentato al teatro S. Pietro di Trieste nel 1792.
Tra le composizioni sacre si ...
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LABRIOLA, Pietro
Francesca Seller
Figlio di Giuseppe e Maria Grillo, nacque a Napoli l'11 marzo del 1820. Studiò al conservatorio partenopeo, diplomandosi in canto e pianoforte sotto la guida, rispettivamente, [...] De Meglio nel 1882 nell'Eco di Napoli); altro grande successo è la sua versione de Lu cardillo, scritta con il poeta Del Preite e pubblicata da Fabbricatore nel 1848. Si menziona, ancora, Lo spassatiempo del 1867, su testo attribuito al letterato ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] o Juusti, il quale presentò nel 1650 il primo pezzo teatrale in finnico: Tuhlaajapoika («Il figliol prodigo»), andato perduto.
Fra i poeti di lingua svedese dell’inizio del 18° sec. si distingue J. Frese: sui tempi tristi in cui si trova a vivere ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] Botev si solleva con genuino talento al di sopra di una produzione rigidamente utilitaria e funzionale, e solo a I. Vazov, poeta e narratore, è dato di gettare, su larghe basi, le fondamenta della nuova letteratura bulgara, che non si appaga soltanto ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] ricorda il mito di Venere innamorata di Adone per una freccia scagliatale da Amore, che compare nel X libro delle Metamorfosi del poeta latino P. Ovidio Nasone (43 a.C. - 17 d.C.). Nell'età rinascimentale e barocca, per la poesia si ricordano Venus ...
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BERNARDI, Francesco, detto il Senesino
Alberto Pironti
Nacque a Siena intorno al 1677 (Cellesi, 1933) o intorno al 1680 e fece i suoi studi musicali a Bologna sotto la guida del sopranista Antonio Maria [...] da p. 43, e spec. 128-130; L. Cellesi, Un poeta romano e un sopranista senese,in Bullett. senese di storia patria, n. (1930), pp. 320-323; Id., Attorno a Haendel. Lettere inedite del poeta Paolo Rolli al Senesino, in Musica d'oggi, XV, 1 (1933). ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] . emerge Afraate il Persiano, autore di numerose esposizioni di contenuto morale e teologico; massimo tra gli scrittori dell’epoca è Efrem, poeta, polemista, esegeta di grande fecondità e vigore. Tra la fine del 4° sec. e gli inizi del 5° compaiono i ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] improvvisavano su temi dati dal pubblico. B. Perfetti fu il primo a esibirsi in tali accademie, e fu addirittura incoronato poeta in Campidoglio; incoronata fu anche, non senza contrasti, la celebre Corilla Olimpica (M.M. Morelli). Sulle sue orme si ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...