Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] barbari si vuole,
pria la musica, e dopo le parole
rincara la dose Filippo Pananti, nel celebre romanzo epico Il poeta di teatro (1808), nel quale elenca i principali luoghi comuni che accompagnano la librettistica italiana almeno fino all’Ottocento ...
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CACCINI, Francesca, detta la Cecchina
Liliana Pannella
Nacque a Firenze il 18 sett. 1587 e fu battezzata il giorno stesso (come si desume da una notizia rintracciata dal Damerini negli Atti di Battesimo [...] di Polonia, che la C. diede le sue migliori prove come compositrice. La "favola" avrebbe dovuto essere composta da Andrea Salvadori, poeta mediceo, ma un certo malanimo fra il Salvadori e la C. fece sì che ella si rivolgesse, invece, per il libretto ...
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BORONI (Borroni, Buroni, Burroni), Antonio
Silvana Simonetti
Nacque a Roma nel 1738. Iniziati gli studi musicali a Bologna con il p. G. B. Martini, li terminò nel 1757 a Napoli con L. Fago e G. Abos [...] profeta Davide, eseguita a Venezia il 23 marzo "in un appartamento in contrada S. Marziale [Marciliano], a spese del poeta". Nel carnevale 1762 fece rappresentare al Teatro Dolfin di Treviso la sua prima opera, su libretto del Metastasio, Demofoonte ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] un momento forte per lo Jommelli. Secondo Mattei (p. 79) lo J. dichiarava che durante le loro discussioni di "cose teatrali" il poeta gli insegnò di più di quello che aveva appreso da Feo, Leo e padre Martini, e insiste anche sui consigli pratici che ...
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PACIERI, Giuseppe
Marco Salvarani
PACIERI (Paceri), Giuseppe. – Compositore, maestro di cappella, organista, originario di Trevi (Perugia) secondo i documenti della S. Casa di Loreto relativi alla nomina [...] Cybo vescovo di Jesi dal 1656 al 1671; il cardinale, già protettore della Congregazione filippina a Roma, appassionato di musica e poeta egli stesso, favorì a Jesi lo sviluppo dell’oratorio in musica, mantenendo a sue spese «un coro de’ migliori e ...
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FERRARIA, Luigi Ernesto
Cristina Ciccaglione Badii
Nacque a Camburzano (Vercelli) il 21 giugno 1852 da Giuseppe e da Teresa Fasanini. Giovanissimo, intraprese lo studio del pianoforte con C. Rossaro [...] C. Casella e G. Martucci; la residenza di Camburzano, divenuta un centro di cultura, vide riuniti lo scultore L. Bistolfi, il poeta G. Camerana, il pittore L. Delleani e talvolta il giovane A. Toscanini. Il 20 marzo 1890 al liceo musicale di Torino ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] militante riesce a darsi una sua precisa fisionomia. Già animatore del gruppo dei Southern agrarians, di cui fanno parte tra gli altri i poeti e scrittori del Sud A. Tate e R.P. Warren, verso la fine degli anni 1930 J.C. Ransom dà vita al movimento ...
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Pianista statunitense (New York 1913 – Columbus 1989). Giovane virtuoso del pianoforte, nel 1933 si è unito alla jazz band di A. Kavelin e in seguito ne è divenuto il solista. Dopo aver suonato con R. [...] , 1944; Diamond horseshoe, 1945; Out of this world, 1945; The time, the place and the girl, 1946). Noto come il “poeta del pianoforte” e apprezzato soprattutto per il caratteristico arpeggio, si è poi spostato sui ritmi latini del Tango, passando per ...
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BONANNO, Gioacchino
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Nacque a Palermo il 14 maggio 1817 da Michele e da Ninfa Fuso. A sei anni fu posto al Reale Collegio di musica locale (poi conservatorio), dove ebbe per maestri di pianoforte [...] stagione di carnevale 1845-46 presentò al Teatro Carolino di Palermo l'opera Il trovatore di Ravenna, su libretto del poeta del teatro, G. Sapio, e sotto la direzione del Raimondi. A quest'opera, tuttavia, non arrise successo pari all'aspettativa ...
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(gr. ῎Αλκηστις) Eroina della mitologia greca, figlia di Pelia e di Anassibia. Il padre decise di darla in sposa soltanto a chi fosse stato capace di aggiogare a un carro due bestie feroci. Divenuta sposa [...] , ora al Metropolitan Museum, di sarcofagi romani) e opere teatrali. La più antica nota è la tragedia Alcesti di Euripide, poeta tragico ateniese (480-406 a. C.). Fu rappresentata nel 438, come quarto dramma, cioè per ultimo, al posto del dramma ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...