Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] con continue evoluzioni, la scrittura poetica ‘regolare’ dalle origini fino al tardo Ottocento) ha rivoluzionato l’attitudine dei poeti, le aspettative dei lettori-esecutori e le finalità degli studi di metrica e di stilistica. In accezione storica ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] costruzione con avere permane nel Veneto: m’ho maridà (Carlo Goldoni); e, talvolta, compare nell’italiano letterario: pare che il poeta si abbia posto (Giacomo Leopardi).
I verbi modali che reggono l’infinito, in italiano e toscano (§ 3), prendono l ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] 22-23). Ma è nel Quattrocento che l’imitazione dei Fragmenta inizia a imporsi come una prassi ineludibile per i poeti non toscani (Giusto de’ Conti, ➔ Matteo Maria Boiardo, Cariteo, Jacopo Sannazaro), la cui produzione lirica si attesta come la punta ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] sulla formula critica di Vico quale «Dante della filosofia» e in particolare su un parallelismo psicologico-stilistico tra il poeta e il filosofo, teso a sottolineare tratti convergenti quali lo spirito risentito e appassionato, e insieme la «potenza ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] «Entro dipinta gabbia». Tutti gli scritti inediti, rari e editi 1809-1810 di Giacomo Leopardi, da un verso del poeta ancora bambino.
Frattanto, già dal 1968 aveva cominciato a raccogliere le prime carte del futuro Fondo manoscritti di autori moderni ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] napoletano Salvatore Di Giacomo, che conferisce alla poesia in dialetto temi e prospettive della letteratura europea. Con lui il poeta parla in prima persona e sente empaticamente la realtà osservata. Secondo Contini (1968: 414) la voce di Di Giacomo ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] idem (cambio di finale)
c. ricattatore / ricettatore (cambio di vocale)
d. mortorio / mormorio (cambio di consonante)
e. porta / poeta (cambio di lettera)
È uno schema con resto qualitativo, perché non cambia la quantità delle lettere presenti da ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] letteraria in francoprovenzale valdostano, che nasce alla metà dell’Ottocento ad opera di J.B. Cerlogne, primo poeta dialettale, è oggi relativamente ricca.
Il genere letterario prediletto dagli autori locali è la poesia, che conta numerose ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] alla ➔ commutazione di codice dei protagonisti italoamericani (Trova un farm. You want buy? Mostra il baschetto), il poeta riproduce italianizzazioni e adattamenti di parole inglesi (baschetto «cestino» < basket, checche «dolci, torte» < cakes ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] con z i suoni sc, c’, s del dialetto: per es., zener «cenere», azet «aceto» rispetto a scendra, asé, riportati dallo stesso poeta per la parlata popolare. E ancora: Carlo Porta (1775-1821), che ci dà l’esempio più alto del milanese della prima metà ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...