L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] conferme né smentite assolute alla sua ipotesi, provò a confermarla per linee extratestuali, chiedendo informazioni su questo punto al massimo poeta in latino della sua epoca, che era Giovanni Pascoli (il quale non rispose mai alla lettera in cui il ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] spazio anche scrittori appartenenti alle minoranze ungheresi dei paesi confinanti, fra cui (oltre al citato Grendel) A.F. Kovács, poeta di lingua ungherese in Romania, autore di testi orfici colmi di autoironia e di maschere storico-poetiche; J.D ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabo dialettale o in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei paesi di lingua araba e fu ripresa anche in epoca ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] l'evoluzione del metodo; gli agili profili L. Ariosto (Roma 1925) e L. A. Muratori (ibid. 1926), una terza raccolta di saggi (Poeti e poesie del Medio evo e del Rinascimento, Modena 1922) e una di note erudite (Spunti, scorci e commenti, Genève 1928 ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] Pierro che scrive nel dialetto lucano e Tonino Guerra in quello romagnolo. L'elenco potrebbe continuare, poiché esistono esempi di poeti dialettali per ciascun dialetto, anche se non tutti sono bravi come quelli citati.
Ma il dialetto non viene usato ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] all’elemento lessicale (Tesi 2000: 14 e segg.), ovvero ai forestierismi adattati e non (Tommaso Campanella, Poetica: «Il poeta deve esser sospeso da’ traslati forastieri [e usar voci] nostrali e communi […] non troppo forastiere, perché si fanno ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] a rivitalizzare la figura, come in Sergio Corazzini e nei crepuscolari («Io non sono un poeta. / Io non sono che un piccolo fanciullo che piange», “Desolazione del povero poeta sentimentale”, vv. 2-3); o in Vincenzo Cardarelli («e il saggio non è che ...
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DEUTERIO
Paola Scarcia Piacentini
Poco o nulla si sa di questo personaggio, amico del più famoso Ennodio (il Leistner lo dice suo maestro, ma più verisimilmente era un suo collega), vissuto a Milano [...] di grammatica e retorica.
Alle cure di D. vennero affidati fra gli altri un pupillo del vescovo Lorenzo, Aratore, più tardi poeta famoso, e i nipoti dello stesso Ennodio, Lupicino e Partenio (Dict. 8[LXIX], 9 [LXXXV], 10 [XCIV], 11 [CXXIV], 13[CDLI ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] regole precise che ne fissavano lessico, ritmo e contenuti, poteva raggiungere anche un centinaio di versi e annovera fra i suoi maggiori poeti N. Yoshimoto (14° sec.), Sōgi (15°-16° sec.) e J. Satomura (16°-17° sec.), al quale è dovuto uno stile che ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] , risale Il carattere, gli amori e le sventure di Torquato Tasso (Milano 1879), nel quale, ridisegnando attorno al poeta e alle sue vicende biografiche il quadro dell'ambiente culturale letterario e ideologico che lo circondava, mirava a definire il ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...