YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] dall'idillio all'ironia. Come gli altri due grandi poeti y., la sua produzione superava i dieci volumi tra romanzi . M. Weissenberg (1881-1938), Peretz Hirshbein (1880-1948), il poeta Yehoash (1872-1927), Menachem Boraisha (1888-1949).
Il più famoso ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] latina arcaica, ivi 1902; L'Italia meridionale e la Campania nella tradizione letteraria classica, ivi 1902; Uno storico ed un poeta nella età di Augusto, ivi 1907; Le forme romantiche nella letteratura romana dell'Impero, ivi 1905; Il libro del ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] momento che α e β risalgono, a suo giudizio, in modo indipendente alla copia del poema divulgatasi subito dopo la morte del poeta, il cui testo, nella gran parte dei casi, è dato dall’accordo dei Trivulziano e Aldina Martini con l’Urbinate lat. 366 ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] o Juusti, il quale presentò nel 1650 il primo pezzo teatrale in finnico: Tuhlaajapoika («Il figliol prodigo»), andato perduto.
Fra i poeti di lingua svedese dell’inizio del 18° sec. si distingue J. Frese: sui tempi tristi in cui si trova a vivere ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] irriducibili l’uno all’altro». L’analisi è di Serianni (1993: 461), che cita come esempio, dai Fiori di filosafi, «Stazio fue gran poeta e fue di Francia e fece due grandi libri», dove l’origine di Stazio e i due libri scritti sono sullo stesso piano ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] ’impegno etico e nazionale: in questo senso operarono N. Kostomarov, padre della moderna storiografia, lo scrittore P. Kuliš, M. Vovčok, il poeta T. Ševčenko. La reazione zarista non si fece attendere: tra il 1863 e il 1881 fu proibito di nuovo l’uso ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] . emerge Afraate il Persiano, autore di numerose esposizioni di contenuto morale e teologico; massimo tra gli scrittori dell’epoca è Efrem, poeta, polemista, esegeta di grande fecondità e vigore. Tra la fine del 4° sec. e gli inizi del 5° compaiono i ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] l’epica. Al modello di G. Marino si richiamò anche, nei suoi trattati di retorica e poetica, il gesuita M.K. Sarbiewski, poeta latino di fama europea, tanto da meritare l’appellativo di Orazio sarmatico, e, assieme a E. Tesauro e B. Gracián, fra i ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] hirmòs). Tali melodie erano raccolte in libri liturgici detti irmologie. Sembra che nel primo periodo (sec. 6°-7°) il poeta (melode) pensasse egli stesso a musicare il suo carme. Tra i più importanti: Sofronio da Gerusalemme, Sergio da Costantinopoli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] per essere stato suo vicino di casa, lo ricordi come «grande letterato quasi in ogni scienza», oltre che, naturalmente, come «sommo poeta e filosafo, e rettorico perfetto» (Cronica, IX, 136, a cura di G. Aquilecchia, 1979, p. 117). D’altro canto egli ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...