Pseudonimo del poeta polacco Ludwik Kondratowicz (Smolhov, Minsk, 1823 - Vilnius 1862); scrisse poemi (Jan Dęborog, 1854) e drammi, ma è ricordato soprattutto per le sue liriche, ricche di spontaneità [...] espressiva. È tra i maggiori rappresentanti del genere della gawęda (narrazione discorsiva in versi o in prosa), in cui introdusse ambienti e personaggi popolari ...
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Uomo politico e poeta islandese (Möđruvellir 1861 - Reykjavík 1922), fu il primo rappresentante islandese nel parlamento della Danimarca (1904-09; 1912-14) e si batté per l'indipendenza politica dell'Islanda. [...] Tradusse in islandese Heine, Goethe, Ibsen. Nelle sue poesie traspaiono anche i temi del suo impegno politico (Kvæđabók "Libro di poesie", 1916) ...
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Scrittore e poeta ucraino (1898-1937); i suoi versi, in russo (Stichi "Versi", 1917) e in ucraino, sono caratterizzati dalla tendenza all'astrattismo e a un intimo lirismo. Dopo aver subito l'influsso [...] dei simbolisti, passò al futurismo. In prosa ha scritto il romanzo Grobovišče ("Il cimitero", 1928) e alcuni racconti per ragazzi ...
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Poeta siriano (Damasco 1923 - Londra 1998). Ritiratosi (1966) dalla carriera diplomatica, si trasferì a Beirut, dove nel 1967 fondò una casa editrice (Manshurāt Nizār Qabbānī). La sua opera poetica, caratterizzata [...] donna", 1977), trattò anche temi politici, soprattutto dopo la disfatta araba del 1967 (Shu῾arā' al-arḍ al-muḥtalla "Poeti dei territori occupati", 1968; Qaṣā'id mutawāḥḥisha "Poesie selvagge", 1970; al-A῾māl al-siyāsiyya "Opere politiche", 1974 ...
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Pubblicista e poeta (Málaga 1905 - Burgos 1959). Diresse con E. Prados e J. M. Hinojosa la rivista Litoral di Málaga e, con sua moglie Concha Méndez, Poesía di Madrid (1930-31) e Héroe (1934), facendo [...] conoscere varî poeti dell'ultima generazione. La sua poesia si è emancipata presto dalla primitiva soggezione a formule intellettualistiche e un po' artificiose, per farsi più interiore e umana. Ha pubblicato: Las islas invitadas (1926), Ejemplo ( ...
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Pseudonimo del poeta russo E. G. Dzjubin (Odessa 1895 - Mosca 1934). Un acuto senso della vita, non privo di sfumature anarchiche e mistiche, nonostante l'accentuazione dei temi bolscevichi, caratterizza [...] la sua opera. Notevoli i poemi Duma pro Opanasa ("Duma su O.", 1926, sulle lotte contro i ribelli ucraini), Smert´ pionerki ("La morte di una pioniera", 1932, dedicato ai giovani), Poslednjaja noč ("L'ultima ...
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Ornitologo e poeta scozzese (Paisley 1766 - Filadelfia, Pennsylvania, 1813). Fu operaio tessitore; nel 1794, per ragioni politiche, emigrò negli USA dove visse facendo l'insegnante in Pennsylvania. Qui [...] si dedicò all'ornitologia iniziando la pubblicazione dell'American ornithology (1808-13), che fu poi continuata da G. Ord e C. Bonaparte (1825-33). Al suo nome è intitolato un periodico ornitologico americano, ...
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Commediografo, poeta, erudito (Roma 1754 - ivi 1827). Ministro delle Finanze sotto la Repubblica Romana (1798-1800). Scrisse: Del moderno teatro comico e del suo restauratore C. Goldoni (1794); Scherzi [...] pittorici e poetici (1795); la Vita di Angelica Kauffmann (1810), apologhi, epigrammi. È noto per le sue 16 commedie (pubbl. 1790-98), che si ispirano a Goldoni e Molière, vivaci e venate di satira; la ...
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Scrittore e poeta argentino (Almería 1900 - Buenos Aires 1990). Di ispirazione romantica, fu autore di una vasta produzione (comprendente anche saggi e libri di memorie), caratterizzata dalla ricerca di [...] semplicità e dalla limpidezza dello stile. Tra le raccolte poetiche si ricordano: El cántaro de plata (1924); La llama (1941); Sonetos de la soledad del hombre (1949); Sonetos del cielo y de la tierra ...
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Uomo politico e poeta (Londra 1648 - ivi 1721). Ebbe successivamente i titoli di terzo conte di Mulgrave e di primo duca di Buckingham e Normanby e occupò varie alte cariche. Fu amico di J. Dryden e di [...] A. Pope; scrisse due tragedie che costituiscono un rifacimento del Julius Caesar di Shakespeare, un Essay on satire (pubblicato anonimo), e un Essay on poetry, tentativo di dare all'Inghilterra un poema ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...