Pseudonimo del poeta polacco Walenty Brusiek (n. Roździeń, Katowice, 1560 circa - m. prima del 1622). Minatore, scrisse un originale poema didattico di circa 2100 versi sulla vita e il lavoro nelle miniere [...] di ferro della Slesia, Officina ferraria, stampato a Cracovia nel 1612 ...
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ZALOKŌSTAS, Geórgios (Γεώργιος)
Poeta greco, nato a Syrrákon in Epiro nel 1805, morto ad Atene nel settembre 1858. Studiò diritto a Livorno, ma a soli diciassette anni lasciò l'Italia per prendere parte [...] meritarono invece una popolarità che dura tuttora: esse risentono dell'influsso delle prime poesie del Solomós e dello studio dei poeti italiani.
Una raccolta delle opere intere fu pubblicata postuma (Τὰ ἅπαντα Atene 1859; 2ª ed., a cura del figlio ...
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MÉCS László
Poeta lirico ungherese nato nel 1895 a Hernádszentistván (comitato Sáros, Šariš, in Slovacchia), dove suo padre fu maestro di scuola e dove nella piccola casa sotto la collina della vecchia [...] molto presto e le sue prime poesie furono pubblicate in riviste cattoliche di Budapest. Ma egli si rivelò grande poeta soltanto nel dopoguerra con tre raccolte di poesie: Hajnali harangszó (Campane di mattina, Ungvár 1923), Rabszolgák énekelnek (Gli ...
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Scultore e poeta (Hadleigh, Suffolk, 1825 - Londra 1892); membro della Confraternita preraffaellita sin dalla fondazione (1848); su The Germ pubblicò due poesie. Eseguì soprattutto ritratti delle più famose [...] personalità dell'epoca vittoriana (busto di A. Tennyson, 1856-57, Cambridge, Trinity College). Tra i suoi volumi di versi: My beautiful Lady (1863); Pygmalion (1881); Tiresias (1886); Nelly Dale (1886) ...
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Pseudonimo del poeta romeno Dan Barbilian (Câmpulung, Argeş, 1895 - Bucarest 1961). Cominciò con versi di fattura parnassiana per poi dividere le sue preferenze liriche fra una pittoresca vena folcloristico-balcanica [...] e uno stile ermetico caratterizzato da straordinaria suggestione musicale. Ha scritto poco: quasi tutta la sua produzione in versi è raccolta in Joc secund ("Gioco secondo", 1930) ...
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Patriota e poeta polacco (Lublino 1817 - Leopoli 1864); dopo essere stato deportato in Siberia e poi liberato, nel 1846 si recò in Francia, dove entrò a far parte del circolo di Towiański. Autore di poesie [...] di ispirazione prevalentemente religiosa, diresse a Cracovia la rivista Wolność ("Libertà"). Delle sue opere, le più note sono Farys Wieszcz ("Il profeta Farys", 1844), Męczeństwo Zbawiciela ("Il martirio ...
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Maestro cantore e poeta (Sülzbach 1416 - ivi forse 1474). Fu in Norvegia nel 1450, servì varie corti, tra cui quelle di Alberto-Achille di Brandeburgo, di Ladislao d'Ungheria, dell'imperatore Federico [...] III e dell'elettore palatino Federico I; era sindaco del paese natio quando fu ucciso. Scrisse poesie religiose e narrative, una cronaca in versi, il "Libro dei Viennesi" (Buch von den Wienern, pubbl. ...
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Mitografo e poeta greco di Mitilene (2º-1º sec. a. C.); si hanno pochi frammenti di un suo ciclo epico di poemi mitici con elementi romantici caratteristici dell'arte ellenistica; avrebbe scritto anche [...] 6 libri di Argonautiche in prosa; ma questa e un'altra opera mitografica (Τρωικά) sono da alcuni ascritte a un omonimo D. di Mileto, che tuttavia altri ritengono essere il medesimo D. Scitobrachione ...
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Critico e poeta russo (Saratov 1806 - Parigi 1864); prof. nell'univ. di Mosca. Fu amico di M. P. Pogodin e collaborò alla rivista Moskvitjanin ("Il moscovita"); di tendenza slavofila, vide la salvezza [...] della Russia nel rafforzamento della Chiesa ortodossa e dell'autocrazia. Importanti i suoi saggi su Puškin e la Istorija russkoj slovesnosti, preimuščestvenno drevnej ("Storia della letteratura russa, ...
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Pittore, calligrafo e poeta giapponese (Osaka 1652 - Yedo, oggi Tokyo, 1724), allievo di Matabei e Moronobu. Soffrì prigione ed esilio (1693-1709). È uno dei pittori più geniali della prima epoca Kano, [...] noto per quadri di genere, nello stile della scuola Ukiyoe, e per aver inaugurato un tipo di raffigurazione comica e ironica che ha poi avuto largo sviluppo, specie nel campo dell'incisione ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...