Ufficialmente è stato al servizio del governo cinese, prima interprete, poi diplomatico, infine console, appassionato di scacchi nonché grande conoscitore della lingua e cultura cinese, coinvolto in iniziative militari segrete: l'effettiva professione di Eugenio Volpicelli ancora oggi resta un mistero ...
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Un poeta larmoyant e ripiegato su se stesso, con una certa propensione all’ambiguità, se non a veri doppi sensi, per mezzo di un’esasperante pruderie: Giovanni Pascoli poteva ben essere la superficie che [...] dimostrava, ma sapeva essere molto altro. Una sezione in particolare dei Poemi conviviali, i Poemi di Ate, rivelano la critica del poeta alla civiltà umana tramite una natura aspra e feroce, ben lontana da quella idilliaca cui si è abituati. ...
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Un poeta larmoyant e ripiegato su se stesso, con una certa propensione all’ambiguità, se non a veri doppi sensi, per mezzo di un’esasperante pruderie: Giovanni Pascoli poteva ben essere la superficie che [...] dimostrava, ma sapeva essere molto altro. Una sezione in particolare dei Poemi conviviali, i Poemi di Ate, rivelano la critica del poeta alla civiltà umana tramite una natura aspra e feroce, ben lontana da quella idilliaca cui si è abituati. ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] fossero effettivamente avvenuti sotto il suo sguardo.
L’autore che più di tutti, per molti aspetti, riesce in questo intento, è certo Ovidio, poeta della prima età imperiale, vissuto a cavallo tra il I a.C. e il I d.C. Con i suoi quindici libri di ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] di Frontiera e Diario d’Algeria): rappresenta una nuova esperienza letteraria in cui la materia tematica e lo stile del poeta si aprono a una maggiore volontà comunicativa e si rendono sempre più disponibili ad un contatto con il mondo esterno nella ...
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Mentre curiosavo in libreria, nella sezione classici, mi sono imbattuta nel Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani, un libretto di Leopardi, personaggio molto noto, nell’immaginario [...] , i più mobili e governabili dalle illusioni, i più sentimentali e di carattere e di spirito e di costumi, i più poeti nelle azioni e nella vita, e negli scritti e letterature. […] Sembra che il tempo del settentrione sia venuto. Finora ha sempre ...
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[leggi la prima parte]
Oltre al testo poetico in sé, cioè l’oggetto mirabile, però Patrizi si sofferma anche sull’analisi dell’effetto psicologico (inteso come reazione dell’anima) che questo produce [...] passionale infatti non può superare la sua bestialità senza prima la mediazione della meraviglia, e proprio per questo i primi poeti dell’umanità elessero il mirabile come essenza della poesia. Tutto ciò ci dà la chiave per comprendere i prodigi che ...
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Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...] fu talmente solida che nel I secolo a.C., nella sua Ars Poetica, Orazio nel descrivere i luoghi comuni che il poeta deve assumere per convenzione letteraria, affermerà: «Medea sia crudele e vittoriosa, Ino sia docile». Seneca nel I secolo d.C. farà ...
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Le forme artistiche processate dalla filosofia
«Ahi! Tu mordi e non baci», scrive Giovan Battista Marino in Bacio Mordace: egli usa un artificio retorico per porre sullo stesso piano il bacio e il morso. [...] spontaneo, come invece accade nel caso del bacio-morso, preservare le differenze fra gli elementi. Non a caso, a un certo punto, un poeta greco sovrappose pittura e poesia, dando vita al plurisecolare principio estetico dell'ut pictura poesis; il ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...
poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...