MARCH, Auzias
Mario Casella
Poeta catalano, nato a Gandia verso il 1397 e morto a Valenza nel 1459. Nipote di Jacme, facile verseggiatore di "noves rimades" e promotore insieme con Lluis d'Aversò dei [...] per attingere, fuori dalle nebbie del senso, attraverso cadute e amare delusioni, le vette spirituali del puro amore. Il poeta vuol vivere la sua passione affrancandola dalle necessità e dalla finitezza della vita: una passione oscura e vaga, senza ...
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SCHNITZLER, Arthur
Giuseppe Gabetti
Poeta e novelliere, nato a Vienna il 15 maggio 1862 da famiglia israelita, morto nella stessa città il 21 ottobre 1931.
Studiò dapprima medicina e collaborò per alcuni [...] anni col padre Johann, medico eminente. E qualcosa di questa mentalità di medico è rimasto anche nella sua opera di poeta. Ma l'indugio nelle diagnosi lucide e sottili, a fondo psichico e fisiopsichico, ne costituisce un aspetto soltanto: l'altro ...
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Patriota e poeta (San Mato, Pistoia, 1792 - Parigi 1822). Acclamato poeta improvvisatore in tutta Italia, si servì dei suoi viaggi per diffondere la Carboneria, specie in Sicilia, dove fu arrestato e condannato [...] (1819). Liberato per intercessione del governo toscano, si recò in esilio in Francia. Oltre ad alcuni versi estemporanei raccolti dagli uditori, pubblicò i meditati Amori campestri (1814) e gli Idilli ...
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(o trovadore) Il poeta-musicista provenzale. Troviere è invece il poeta in lingua d’oil della Francia settentrionale. I due termini derivano dal verbo ‘trovare’ (trobar), d’etimo discusso; l’opinione prevalente [...] tropare, cioè tropum invenire (ricercare i tropi, ovverossia i versetti, le prose ritmiche).
Il t. rappresenta il nuovo poeta proprio della civiltà romanza, sorto dalla società feudale, e il contenuto della sua arte conferma i caratteri originali e ...
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Pseudonimo del poeta bulgaro Christo Izmirliev (Kukuš, Macedonia, 1898 - Sofia 1923). Esordì come poeta satirico su varî periodici; dopo la prima guerra mondiale affrontò tematiche sociali, dando voce [...] ai reietti e agli oppressi (Bratčetata na Gavroš "I fratellini di Gavroche", 1921; Cvetarka "Una fioraia", 1922) e inneggiando alla rivoluzione comunista (Červenite eskadroni "Gli squadroni rossi", 1920; ...
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Canzoniere amoroso del poeta latino Ovidio Nasone, in distici elegiaci. L'opera, composta a partire grosso modo dal 23 a.C., venne pubblicata in una prima edizione più ampia, in cinque libri, nel 14 a.C. [...] e poi, in quella giunta a noi, ridotta a tre libri, pochi anni dopo. Quasi tutta di argomento erotico, la raccolta comprende elegie in cui il poeta canta il suo amore per Corinna, ma anche un componimento per la morte di Tibullo. ...
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Giurista e poeta brasiliano (Rio de Janeiro 1743 - Ambaca, Angola, 1793); si deve forse alla deportazione in Africa, cui fu condannato come aderente a una congiura e presunto autore di uno scritto satirico [...] ), se non ci sono pervenuti i suoi poemi, una traduzione della Merope del Maffei, ecc. Nelle poche liriche delle sue Obras poéticas (post., 1865), si rivela poeta tradizionale, d'immaginazione facile e colorita, dal movimento ritmico largo ma freddo. ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Villaluenga del Rosario 1902 - Ronda, Málaga, 1966). Fondò e diresse la rivista Isla di Cadice; ha scritto varî saggi di letteratura e di indagine storica. Come poeta, indipendentemente [...] dalle scuole letterarie, si colloca nella tradizione dei classici del Secolo d'oro. Ha pubblicato fra l'altro: Signo del alba (1929), Trasluz (1933), A la sombra de mi vida (1935), A orillas del silencio ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...