VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] segno delle riforme culturali, sociali ed economiche del conte Stefano Széchenyi. V., che ne fu l'araldo, divenne quasi il poeta ufficiale del suo paese.
Mentre fra i suoi maggiori precursori Daniele Berzsenyi cantava solo per la classe che aveva una ...
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SIK, Sándor
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 20 gennaio 1889 a Budapest. Scolopio, professore di scuole medie, dal 1930 insegnò letteratura ungherese prima nell'università di Seghedino, poi (dal [...] magiari: Gárdonyi, Ady, Prohászka, 1928; Pázmány, 1939; Zrinyi, 1941, ed è autore di una Esztétika (Estetica). Come poeta rivelò sin dal suo esordio (1910) una stupenda padronanza della lingua e della versificazione e diede nuovo impulso alla lirica ...
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Poeta tedesco (Norimberga 1494 - ivi 1576). Per volere del padre, il sarto Jorg Sachs, frequentò, secondo l'uso del tempo, una "scuola di latino". Nel 1509 divenne apprendista calzolaio, mentre il tessitore [...] Lienhart von Nunnenbeck lo istruiva nelle regole dell'arte dei maestri cantori. Dal 1511 viaggiò, visitando le scuole poetiche dei più famosi Maestri cantori allora attivi. Dal 1516 alla morte rimase quasi ...
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Poeta romeno (Hordău, Transilvania, 1866 - Bucarest 1918). Esordì giovanissimo con leggende e ballate di argomento popolare e storico che pubblicò nella raccolta Balade, şi idile ("Ballate e idillî", 1893), [...] vitejie ("Canti eroici", 1904): volumi che costituiscono una specie di epopea in versi del villaggio romeno. Fu perciò definito "il poeta dei contadini", ma il suo verso, estremamente vario e duttile, è frutto di ampia cultura e di un accurato lavoro ...
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Giornalista, critico e poeta inglese (Southgate, Middlesex, 1784 - Putney 1859). Al centro della vita letteraria inglese per molti anni, portò per primo all'attenzione la poesia di J. Keats e P.B. Shelley [...] per una satira contro il principe reggente. Nel 1816 circa presentò Keats a Shelley, dando così inizio all'amicizia tra i due poeti, che per primo portò all'attenzione del pubblico in un articolo sull'Examiner (Young poets) dello stesso anno. Con il ...
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Pseudonimo del poeta bulgaro Dimitar Mitov (Blăsničevo, od. Rumjancevo, Loveč, 1896 - Sofia 1925). Militante bolscevico, poi seguace di A. Stambolijski, fu più volte arrestato e infine ucciso dalla polizia. [...] Esordì come poeta lirico, ma espresse la sua vena migliore nella satira politica e in celebri parodie (Selski bodili "Spine di campo", 1924). Postuma (1945) uscì la raccolta Sticotvorenija ("Poesie"). ...
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Pseudonimo del poeta olandese Willem Eduard Keuning (Spiik 1887 - Eerbeck 1939), il più importante poeta protestante del periodo tra il 1920 e il 1940 (Gestalten en Stemmingen "Figure e sentimenti", 1916; [...] Het kostbaar bloed "Il sangue prezioso", 1922; Ruischende bamboe "Bambù sussurrante", liriche alla maniera cinese, 1937; ecc.); le poesie complete sono in Gedichten (3 voll., post., 1952-53) ...
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Poeta e critico, nato a Londra il 1° novembre 1896.
Fu educato a Christ's Hospital e a Queen's College, Oxford. Durante la gueria mondiale fu ufficiale nel reggimerito Royal Sussex e ricreò poeticamente [...] più memorabili volumi inglesi di versi ispirati dalla guerra: Undertones of War, 1928. Già si era segnalato come poeta georgico; e ad un poeta contadino, John Clare (1793-1864), il B. ha dedicato la sua attività di critico, curandone un'edizione dei ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...