Nome latinizzato del poeta e predicatore tedesco Johann Klaj (Meissen 1616- Kitzingen 1656). Imitatore di Opitz, compose liriche profane e religiose e coltivò anche, in forma retorica, il dramma religioso [...] (Höllen- und Himmelfahrt Jesu Christi, 1644; Der Engel- und Drachenstreit, 1645; Herodes, der Kindermörder, 1645) ...
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Soprannome del poeta Cristoforo Fiorentino (m. 1515 circa), così detto per la celebrità conseguita come improvvisatore, alla fine del sec. 15º, a Firenze, Venezia e altrove. Restano di lui Il primo libro [...] dei Reali (94 canti), la Rotta di Ravenna, e strambotti, capitoli, sonetti ...
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Teologo e poeta (Jöhstadt 1723 - Kiel 1788), fu tra i fondatori dei Bremer Beiträge ed editore del Nordischer Aufseher. Predicatore di corte in Danimarca, vi contribuì a consolidare l'influenza letteraria [...] tedesca. Molti suoi Lieder religiosi fanno tuttora parte dei Gesangbücher delle chiese protestanti ...
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Soprannome del poeta arabo Giarwal ibn Aus (sec. 7º), famoso per l'asprezza delle sue satire, la sua venalità e cupidigia ricattatoria. Per la ricchezza della lingua fu molto studiato dai filologi musulmani [...] del 2º e 3º sec. dell'egira (8º-9º d. C.) ...
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Racconto (1847) del poeta statunitense H.W. Longfellow (1807-1882). In esametri, narra la storia di due amanti separati dalla cacciata di un'intera popolazione per un tirannico decreto. Evangelina ritrova [...] solo nella vecchiaia lo sposo, morente in un ospedale dove è infermiera ...
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Medico e poeta greco di Side in Panfilia (2º sec. d. C.), autore di 42 libri di medicina (ἰατρικά) in esametri, diffusi poi in Roma, di cui sono giunti poco più di 200 versi. Autore di epigrammi per il [...] Triòpion di Erode Attico ...
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Pseudonimo del poeta polacco Walenty Brusiek (n. Roździeń, Katowice, 1560 circa - m. prima del 1622). Minatore, scrisse un originale poema didattico di circa 2100 versi sulla vita e il lavoro nelle miniere [...] di ferro della Slesia, Officina ferraria, stampato a Cracovia nel 1612 ...
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Poeta norvegese, nato a Cristiania il 10 novembre 1883. Figlio dello scrittore popolare Jacob Breda Bull (nato nel 1853, autore di Folkelivsromaner, voll. 3, 1913; Folkelivsbilleder, voll. 5, 1914), traduttore [...] spiritualità. Mosse da un ideale d'arte di tipo carducciano (v. la professione di fede in Til en Digter, A un poeta), ma, pur serbando sempre il gusto della parola concreta, sostanziosa e il senso plastico della forma, raggiunse in realtà sé stesso ...
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ZALOKŌSTAS, Geórgios (Γεώργιος)
Poeta greco, nato a Syrrákon in Epiro nel 1805, morto ad Atene nel settembre 1858. Studiò diritto a Livorno, ma a soli diciassette anni lasciò l'Italia per prendere parte [...] meritarono invece una popolarità che dura tuttora: esse risentono dell'influsso delle prime poesie del Solomós e dello studio dei poeti italiani.
Una raccolta delle opere intere fu pubblicata postuma (Τὰ ἅπαντα Atene 1859; 2ª ed., a cura del figlio ...
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MÉCS László
Poeta lirico ungherese nato nel 1895 a Hernádszentistván (comitato Sáros, Šariš, in Slovacchia), dove suo padre fu maestro di scuola e dove nella piccola casa sotto la collina della vecchia [...] molto presto e le sue prime poesie furono pubblicate in riviste cattoliche di Budapest. Ma egli si rivelò grande poeta soltanto nel dopoguerra con tre raccolte di poesie: Hajnali harangszó (Campane di mattina, Ungvár 1923), Rabszolgák énekelnek (Gli ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...