Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599). Studiò a Cambridge, dove si legò d'amicizia con G. Harvey, dedicandosi poi agli studî classici (soprattutto Platone, nell'originale e attraverso i neoplatonici [...] quali porge occasione a un cavaliere di distinguersi: ogni cavaliere (12 in tutto) personifica una virtù. La figura di S., poeta colto, arcaicizzante e alessandrino, è complicata dal suo moralismo; nella sua mente si agita tra il Bello e il Bene un ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] E. scriveva le Opere, Perse, già quasi in rovina per avere sperperato i beni, minacciava E. di un altro processo: il poeta lo invitava a risolvere pacificamente la controversia. Che E. fosse un rapsodo di professione si ricava dai vv. 654 segg. delle ...
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Poeta e critico spagnolo (Madrid 1891 - Boston 1951); dapprima professore nelle univ. di Siviglia e di Murcia, dopo la sua fuga dalla Spagna in seguito alla guerra civile, insegnò alla Johns Hopkins University [...] di Baltimora. Nelle sue prime raccolte poetiche (Presagios, 1924; Seguro Azar, 1929; Fábula y signo, 1931; Amor en vilo, 1933; La voz a tí debida, 1934) si delinea già il suo temperamento lirico costantemente ...
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àrafa Poeta arabo preislamico (sec. 6º d. C.), della tribù dei Bakr. Tra le sue poesie celebre è la mu῾allaqa, in cui il poeta descrive con dovizia di particolari la sua cammella e l'amore per i piaceri [...] della vita. La tradizione mette Ṭ. in rapporto col re di al-Hīra, ῾Amr ibn Hind, per ordine del quale sarebbe stato ucciso, e con l'altro grande poeta preislamico al-Mutalammis. ...
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Pseudonimo del poeta barocco svedese Lars Johansson (Stoccolma 1638 - ivi 1674). Figura di poeta bohémien, studiò a Uppsala e viaggiò molto in Germania, Inghilterra, Francia, Italia. Fu, in numerosi versi [...] d'occasione (scritti anche in italiano), il poeta dell'ebbrezza e del pentimento, della gioia di vivere e del terrore della morte; la raccolta postuma Helicons blomster ("I fiori d'Elicona", 1689) lo rese celebre fra i romantici svedesi. ...
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Poeta tedesco (Tubinga 1787 - ivi 1862). Studiò diritto nella città natale ed esercitò come legale a Stoccarda. Nel 1820 entrò nel parlamento del Württemberg, e vi rimase fino al 1830, anno in cui ottenne [...] all'univ. di Tubinga la cattedra di letteratura tedesca antica, cui dovette rinunciare per un nuovo mandato parlamentare (1832-38). Ancora deputato all'assemblea nazionale di Francoforte (1848), nel 1850 ...
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Avventuriero e poeta (Livorno 1743 - Vicenza 1803). Abate, poi militare, poeta (1775-77) dei teatri cesarei a Vienna, poco fortunato riformatore del teatro a Napoli (1787), di nuovo poeta del teatro imperiale [...] a Vienna (1793), sempre povero e malaticcio. È il più famoso autore italiano di "drammi lacrimosi" (il più noto: I solitarii, 1770). Scrisse un lungo lubrico poema, La Corneide, un poema contro la Rivoluzione ...
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Drammaturgo portoghese (n. forse Lisbona 1465 circa - m. forse Évora 1540). Fu poeta intenso di spiritualità religiosa e dotato di grande forza realistica, sovente idealista e intimo, più spesso aspro [...] e vigoroso, talora ricco di comicità e di spirito grottesco. Tra le sue opere, in cui utilizzò sia il castigliano sia il portoghese: la trilogia delle Barcas (1517-19), di tema religioso; la commedia Inês ...
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Poeta cileno (San Fabián de Alico, Maule, 1914 - La Reina 2018). Dopo l'esordio con Cancionero sin nombre (1937), in cui è già evidente il rifiuto di ogni magniloquenza retorica, si laureò negli USA in [...] meccanica razionale, insegnando poi all'univ. di Santiago. A partire da Poemas y antipoemas (1954; trad. it. Antipoesie, 1974) elaborò un'"antipoesia" concisa, venata di umorismo, talora caratterizzata ...
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FRÖDING, Gustaf
Giuseppe GABETTI
Poeta svedese, nato ad Alster nel Värmland il 22 settembre 1860, morto a Stoccolma l'8 febbraio 1911: è il maggior lirico delle moderne letterature scandinave. Poeta [...] d'amarezza (v. ad es. l'originale e realistico sviluppo del motivo del pagliaccio in Clown Clopopisky e di quello del poeta bohème in Skalden Wennerbom), ora con un'esasperata veemenza di sentimento (v. ad es. Landvägsmaja e, più ancora, la tragica ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...