Erudito e poeta (Firenze 1473 - ivi 1548), insegnò il greco nello Studio fiorentino dal 1502. Autore di epigrammi ed elegie latine, di otto Selve e di un poemetto, Aeluromyomachia, in cui racconta la guerra [...] dei gatti con i topi ...
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Pittore disegnatore e poeta (Delft 1589 - L'Aia 1662); dipinse ritratti e scene popolari generalmente in piccolo formato, con tocco vivace; le opere dell'ultimo periodo rivelano intenti sociali e ricordano [...] J. Callot. Opere ad Amsterdam, L'Aia, ecc ...
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Pseudonimo del poeta provenzale della Guascogna Jacques Boé (Agen 1798 - ivi 1864): considerato dai "felibri" loro precursore per le quattro raccolte (1835, 1842, 1851, 1863) dei suoi versi Las Papillotos. [...] Suo capolavoro è l'idillio Maltro l'innoucento (1847) ...
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Giureconsulto e poeta in italiano e in latino (Feltre 1453 circa - ivi 1537). Partecipò alla difesa di Feltre contro la lega di Cambrai. Prima petrarchista poi antipetrarchista; assai modesto è il pregio [...] delle sue rime (pubbl. nel 1757) ...
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Poema (1950) del poeta cileno noto con lo pseudonimo P. Neruda (1904-1973). Composto in dieci anni, è un ampio sguardo sulla storia del Cile e sulla stessa America Latina come insieme di tradizioni e incrocio [...] di civiltà ...
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Filosofo e poeta (Ragusa, Dalmazia, 1540 circa - ivi 1592), uno dei fondatori dell'Accademia dei Concordi. Delle sue molte opere furono pubblicati postumi i Dialoghi della bellezza, i Dialoghi dell'avere [...] e della metafisica, le Rime (1599) ...
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Talmudista e poeta liturgico (n. Castoria, Bulgaria, sec. 11º). Scrisse il midrāsh Leqaḥ ṭōb ("Buona dottrina"), che è in parte un commento al Pentateuco e alle cinque Mĕgīllōt e in parte una raccolta [...] di materia haggadica ...
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Erudito e poeta (Crema 1585 - Capodistria 1659), vescovo di Capodistria dal 1653. Molto scrisse, in latino e in italiano, di storia, diritto, filosofia, compose discorsi, panegirici, poesie e una delle [...] migliori tragedie del tempo: Amata (1622) ...
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Scrittore e poeta satirico portoghese (Lisbona 1741 - ivi 1811). Insegnò retorica a Lisbona; in seguito fu segretario del ministro degli Interni. Compose brevi opere in prosa, e numerosi componimenti poetici [...] riuniti e pubblicati nel 1801. Le sue "satire", agili e vivaci, sono ricche di acute osservazioni di costume ...
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Giudice e poeta in latino, fiorito alla corte di Federico II. Scrisse un ritmo in onore del suo sovrano e nel 1236 un poema in versi elegiaci su Alessandro Magno, che ebbe ai suoi tempi successo e alla [...] fine del Trecento fu tradotto in tedesco ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...