LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] fu occasione di ampliare (e rafforzare) la visuale del Bruto minore, accolse anche motivazioni sentimentali et la France, Paris 1913; B. Croce, L., in Id., Poesia e non poesia. Note sulla letteratura europea del secolo decimonono, Bari 1923, pp. 103 ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] a una sorta di cristallizzazione del suo campo visuale. Così nella sua «teoria del piacere», perseguendo stretta e decisa, da impedirci di collocare idealmente quella pur «vera» poesia in versi che è il Coro di morti aprente il Dialogo di Federico ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] , sono mutati. La stessa essenza delle cose, la poesia, sembra da guadagnarsi e raggiungersi in tutt'altro modo da più, questo sguardo largo sulla vita, sia pure da un angolo visuale preciso, rinvia "alla ricerca, così spesso evocata da Anna Banti ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo II
Carmelo Cappuccio
Nessuno dei secoli precedenti vide così vasta fioritura di « memorie» quanto l'Ottocento. Lo straordinario rilievo assegnato dal romanticismo all'individuo, [...] nel ritrarre ambienti e situazioni. Certo, l'angolo visuale da cui è guardato il Risorgimento, tanto nel Pesci e pur composto, ricordo della morte del Mazzini. In verità, la poesia mostra il suo caro viso, senza che lo scrittore lo sappia e lo ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] è che un'espressione "individuale", esso sarà un'espressione "visuale e collettiva", per cui cesserà di essere la copia di 1942, pp. 18-20; D. Turconi, La teorica del film nasce dalla poesia,ibid., febbraio 1954, pp. 75-78; J. Epstein, Le cinémat. vu ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] e materialismo, razionalismo e immanentismo, e le antinomie di scienza e fede. Da quell'angolo visuale non solo studiò la magia di Campanella ma perfino la poesia di D'Annunzio; all'insegna di Luce e ombra pubblicò e ripubblicò i suoi Poemi (poi ...
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verbo-visuale
agg. Che fonde suggestioni verbali e visuali. ◆ Alle Esperienze di poesia verbo-visuale in Emilia-Romagna, e ai suoi incroci con l’ala creativa (Chiara Cretella), così come all’Avventura sonora di «Baobab» (Giovanni Fontana),...
visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....