GRUE
Maura Picciau
Famiglia di ceramisti originaria di Castelli in Abruzzo, attiva dal XVII sec. a tutto il XVIII. La famiglia è attestata a Castelli già nel XVI secolo; ma il cognome era Trua, divenuto [...] mercato anche all'estero. Artista di raffinata cultura visiva, conobbe Francesco Solimena, cui inviò delle tazzine seminario per apprendere il latino e la metrica, dilettandosi di poesia, come alcune iscrizioni su manufatti di sua mano rivelano. ...
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LICINI, Osvaldo
Federico Pirani
Nacque il 22 marzo 1894 da Vincenzo e da Amedea Corazza a Monte Vidon Corrado, nelle Marche, dove trascorse l'infanzia con il nonno Filippo, essendosi la sua famiglia [...] con la moglie nell'Europa del Nord.
Visitò Göteborg, Amburgo, Stoccolma e sul finire dell (catal.), a cura di M. Goldin, Conegliano 2002, pp. 91-96; F. Pirani, Poesia e pittura in Scipione e L., in Abitare l'immagine (catal., Frascati), a cura di M ...
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BONANNO PISANO
J. White
Artista attivo a Pisa nell'ultimo quarto del 12° secolo. Il nome di B. è tramandato solo dalle due iscrizioni con cui firmò le perdute imposte bronzee del portale maggiore della [...] / MCL / XXXVI / i(n)dictio(n)e / III Bon(n)a / nus ci / vis Pis / anus / me fe / cit"). Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 48) è 1984; W. Melczer, La porta di Bonanno a Monreale. Teologia e poesia, Palermo 1987; id., La porta di Bonanno nel duomo di Pisa. ...
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PIZZINATO, Armando
Davide Lacagnina
– Nacque a Maniago (Pordenone) il 7 ottobre 1910 da Giovanni Battista e da Andremonda Astolfo. Tutte le biografie dell’artista raccontano di una precoce passione [...] chiamando Carla Scarpa per gli arredi e la regia visiva dell’intero ambiente. Per i soggetti dei quattro L’arte come bisogno di libertà. 1925-1981 (catal., Venezia), con una poesia di A. Zanzotto, saggio introduttivo di G. Carandente, Vicenza 1981; A ...
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Il corpo come oggetto artistico: la Body art
Teresa Macrì
La tematica della corporeità, grazie a un inusuale utilizzo del corpo, è strettamente legata agli avvenimenti storici della fine degli anni [...] , specificità come la danza, la musica, il teatro, la poesia e, attraverso eventi come i Festum Fluxorum Fluxus (interminabili maratone multimediali), apre l'arte visiva ad altre contaminazioni estetiche. Legati all'humus poliedrico di Fluxus sono ...
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DE VEGNI, Leonardo Massimiliano
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Francesco, dottore in legge, e di Caterina Apolloni, nacque a Chianciano (prov. di Siena) il 12 ott. 1731. Fin da ragazzo dimostrò una [...] preferenza per lo studio delle arti del disegno, per la poesia e per le scienze; i genitori, però, contrari a tante altre di stampo neoclassico, una forte coerenza di funzionalità visiva e auditiva.
Con il trasferimento a Roma coincise anche l ...
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BONICHI, Gino (più noto con lo pseudonimo di Scipione, usato per la prima volta nel 1927 in occasione di una esposizione all'Opera cardinal Ferrari a Milano)
Giuseppe Marchiori
Nacque a Macerata il 25 [...] architetture del Bernini e del Borromini; ma la sua cultura visiva si era fatta, per lo più, sulle riproduzioni e sui di cadute: questo il tema dominante delle note di diario, delle poesie e delle lettere, che sostituivano i disegni e le pitture. Le ...
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PAGNI, Ferruccio
Eugenia Querci
– Nacque a Livorno l’11 settembre 1866 da Domenico e da Regina Bini.
Seguì i corsi di Natale Betti presso la Scuola comunale di disegno, dove ebbe compagni Plinio Nomellini [...] interpretazione della natura soffusa di una sottile vena di poesia».
Nel 1926, in virtù di un’amicizia più , pp. 67-72, 205 e passim; T. Paloscia, Accadde in Toscana. L’arte visiva dal 1915 al 1940, Milano 1991, pp. 116 s.; La Pittura in Italia. Il ...
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ARABESCO
O. Grabar
Il termine compare per la prima volta come sostantivo, con un significato che prelude a quello moderno di 'decorazione a motivi stilizzati a intreccio', negli scritti di autori del [...] 'animazione della struttura che gli è sottesa. In questo senso si tratterebbe dunque dell'espressione visiva di una cultura urbana islamica, in cui poesia e ordinamenti legislativi cercano di conciliare forme rigide con l'esperienza umana. In ultima ...
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PRUDENZIO (Aurelius Prudentius Clemens)
C. Bertelli
Poeta latino cristiano, nato nella Spagna Tarragonese (forse a Saragozza, secondo una recente ipotesi a Calahorra) nel 348. Morto dopo il 405. Alcune [...] IV sec." (E. K. Rand); e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di straordinaria ampiezza metrica; e cernimus, che è un notevolissimo riconoscimento dell'esperienza visiva nella coscienza cristiana dei primi secoli. Il tremito ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...