Poetessa (Roma forse 1679 - ivi 1745). Nata da una relazione extraconiugale, poi legittimata, di C. Maratti, sposò nel 1705 G. B. F. Zappi. Dama bellissima, coltivò anche la pittura, la musica, il canto. [...] vita reale, fra questi: un tentativo di ratto del 1703 contro il quale ella fermamente resisté; l'amore per il marito; il dolore per la morte di questo e d'un figlio. Notevole nella lirica della Z. M. la forza morale e psicologica insolita nella ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Map, Giraldo di Cambrai: autori di opere teologiche e morali, filosofiche e scientifiche, politiche e storiche, di poesie epiche, didattiche, liriche, satiriche. In questa ricca e complessa letteratura si ritrova lo stesso spirito che in Francia. In ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] la fine dell’evo antico e il Medioevo. La r. si colloca come disciplina cardine tra filosofia, giurisprudenza, poesia epica, lirica, drammatica.
La fine della Repubblica e la costituzione dell’Impero trascinano la r. verso una decadenza progressiva ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...]
Il campo della novellistica non ha problemi diversi da quelli della poesia popolare. Così, mentre Croce ha messo l’accento sul valore prove di applicazione dell’analisi strutturale ai generi maggiori (lirica, narrativa in versi e in prosa) e minori ( ...
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Denominazione complessiva della produzione letteraria degli Stati dell’America Centrale e Meridionale di lingua e cultura spagnola. Nonostante le numerose e grandi differenze di stratificazione etnica [...]
Una generazione di poeti innovatori, nati tra il 1890 e il 1904, segna l’inizio della poesia contemporanea. Tra il 1915-16 e il 1935 il panorama lirico i. è dominato dal cileno V. Huidobro (El espejo de agua, 1916; Poemas árticos, 1918; Altazor ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] del clero, è frequente, tra l’altro, nella lirica goliardica o nel Roman de la Rose, mentre la s in G.G. Belli, in G. Giusti. Lo spirito del Risorgimento agita la poesia politica fino ai Giambi ed epodi di G. Carducci. Fra i romantici europei, ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] dagli anni 1930 nella cultura di lingua spagnola (Antología de la poesía española e hispanoamericana. 1882-1932, a cura di F. de Onís corrisponderebbero, in letteratura, un ritorno della poesia all’immagine lirica e alla libera espressione dell’io, e ...
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Poeta tedesco (Quedlinburg 1724 - Amburgo 1803). Ritenuto tra i fondatori della poesia tedesca moderna, l'opera che ne segnò l'esordio e la consacrazione fu il poema in 20 canti Messias (1748-73), monumentale [...] Messia di mediazione tra la divinità e l'uomo. Il grande pregio del poema risiede nell'affermazione di valori lirici nuovi, destinati ad aprire un'epoca. K. si distacca dalla poesia soggettiva dello Sturm und Drang per la sua visione religiosa della ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] d’avventura, come Le roman de Jaufre, Blandin de Cornoalha, Guilhem de la Barra. Non manca altresì la poesia didattica e religiosa. Ma è la lirica a prevalere e a improntare di sé tutta la cultura letteraria europea del Medioevo.
Quasi del tutto ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] primo periodo della sua attività, H. svolse pienamente il programma del romanticismo francese: nella poesia, prevalenza e libertà dell'ispirazione lirica rispetto a tutte le regole codificate dal classicismo; concezione di una drammatica sciolta dai ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...