Scrittore tedesco, nato il 2 maggio 1886 a Mannsfeldt nella Prussia occidentale. Figlio di un pastore, studiò medicina: come altri scrittori (A. Schnitzler, H. Carossa) dall'esercizio della professione [...] Schriften, Berlino 1921; Gesammelte Gedichte, ivi 1927; Gesammelte Prosa, Stoccarda 1928; Ausgewählte Gedichte, 1936. Alcune liriche sono state tradotte da L. Traverso, in Poesia moderna straniera, Roma
1942, pp. 99-106.
Bibl.: K. Mann, G. B.'s Prosa ...
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Figlio di José (v.), scrittore; nacque a Rio de Janeiro nel 1872, morì nel 1925. Spirito raccolto e meditativo, sensibile alle più moderne correnti del pensiero e dell'arte, e, al tempo stesso, adoratore [...] per il suo raffinato senso della perfezione formale, la sua poesia, aristocratica e delicata, non poté avere la vasta risonanza eletta cerchia la composta e pensosa bellezza della sua lirica, il malinconico umorismo della sua osservazione della realtà ...
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Poeta e letterato greco, nato ad Atene nel 1859. Dal 1889 al 1898 diresse successivamente la rivista ‛Εστία, e poi l'omonimo giornale; insieme col Palamas fu uno dei rinnovatori della letteratura neogreca. [...] di elaborare gli elementi fornitigli dalla tradizione greca e specialmente dalla letteratura popolare, portando la poesia greca a un'espressione lirica più individuale. Ciò che lo rende particolarmente accetto al pubblico greco, più forse del Palamas ...
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JAVOROV, Peju (pseudonimo di Peru Kračolov)
Enrico Damiani
Poeta bulgaro, nato nel 1877 a Čirpàn, morto a Sofia nel 1914. Poco più che ventenne pubblicò le sue prime liriche. Entrò presto a far parte [...] tutta la vita la sua produzione letteraria.
Della poesia francese, soprattutto del simbolismo, risente precipuamente l'opera peraltro anche il motivo patriottico acquista nella sua lirica significato simbolico, estendendosi a tutto il genere umano ...
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Poeta spagnolo, nato in Alcalá de Henares nel 1536, e morto forse nel 1617. In Italia, dove si recò giovanissimo militando negli eserciti di Carlo V, educò il suo temperamento poetico, derivando dalla [...] lirica toscana motivi per la sua fantasia e schemi metrici per la sua tecnica: s'incontrava così con la scuola italianizzante del la coscienza d'una spirituale maturità ormai inadatta alla poesia amorosa, lo rivolsero a studî eruditi: anzi, prima ...
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Poeta spagnolo, nato l'11 aprile 1884 a Tábara (Zamora). Pur partecipando alle poetiche e ai gruppi letterarî spagnoli del post-modernismo, si distinse fin dalle prime opere (Versos y canciones del caminante, [...] inquieta, sostanzialmente disimpegnata dai canoni della poesia pura. Dopo essersi messo in luce soprattutto ha insegnato come lettore prima e poi come professore di lirica castigliana nella Columbia University e successivamente a Las Vegas (New ...
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. Con questo nome di sapore latino, foggiato da L. B. Alberti, i provveditori dell'università di Firenze indissero, a spese di Piero di Cosimo de' Medici e sull'esempio degli antichi ludi poetici o dei [...] concorsi tolosani e barcellonesi, una pubblica gara di poesia volgare sul tema "La vera amicizia". Scopo delle Opere Volgari dell'A., Firenze 1843.
Bibl.: F. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa 1891, pp. ...
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RAGUSA MOLETI, Gerolamo
Guido MAZZONI
Letterato, nato il 14 gennaio 1851 a Palermo, dove morì il 18 luglio 1917. Fu uomo d'ingegno vivo, artista duttile, che cercò di volta in volta di servirsi della [...] copiosa vena lirica seguendo i mutevoli gusti: ora come seguace delle maniere carducciane, ora attenendosi all'impulso alcuni esempî francesi. Amatore e cultore proficuo degli studî sulla poesia popolare e sugli usi e costumi della sua Sicilia (e ...
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Nacque a Verona il 3 dicembre 1872: abbandonò lo studio del diritto per darsi al giornalismo. Fu redattore e direttore dell'Adige; poi, e ancora, redattore del Gazzettino; Verona, non a torto, lo considera [...] dolori sono generalmente il substrato della originale e malinconica poesia del Barbarani, che canta l'amore eterno signore dei l'amore, e vi riappaiono tutti gli altri motivi della lirica del Barbarani. Nel Nuovo canzoniere veronese (Verona 1911) il ...
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Poeta lirico bulgaro, nato a Koprivštica nel 1887, morto nella guerra mondiale, sulle rive della Struma, nel 1916. Dotato di singolare talento poetico, rifletté nelle sue liriche la tristezza di tutta [...] in poi.
Sola eccezione all'intonazione dolorosa dei suoi canti sono poche poesie, di contenuto gaio, scritte in rari momenti di speranza. Caratterizzano tutta la sua lirica profondità di sentimento, spontaneità d'espressione, elevatezza e armonia di ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...