. Efestione chiama ἑνδεκασύλλαβος il metro saffico di undici sillabe (v. saffici, metri); ma il nome hendecasyllabus fu usato specialmente dai Latini, i quali con esso indicarono, oltre il salfico, anche [...] probabilità dal decasillabo francese e introdotto in Italia insieme con la prima lirica francese e provenzale, l'endecasillabo diventò il verso principale della nostra poesia.
Segnato dall'impronta del genio dantesco e petrarchesco, esso ripassava i ...
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Poeta francese, nato a Limoges verso il 1508, morto a Parigi nel 1588. Andato giovanissimo nella capitale, vi insegnò latino e greco con tanto successo che Francesco I lo nominò precettore dei suoi paggi [...] e per la prima volta in Francia, Omero e Teocrito. Con la sua predilezione per la poesia alessandrina destò il gusto della perfezione formale e della lirica dotta e difficile, e con le sue odi pindariche in latino, composte sull'esempio del cremonese ...
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Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] , Deutsche Dichter und Schriftsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 142-143. Alcune liriche sono state tradotte in italiano da G. Musa, Poesia tedesca del dopoguerra, Milano 1958, e da A. Rendi, Giovani scrittori tedeschi, in Tempo ...
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Poeta e filologo cèco, nato a Strakonice il 7 marzo 1799, morto a Praga il 5 agosto 1852. Già nella sua prima raccolta di poesie: Smíšenr básně (Poesie varie) del 1822, si nota l'eco della poesia popolare [...] l'incendio di Mosca e la morte di Alessandro, ma non mancano echi anche della lirica popolare russa così ricca di motivi familiari e amorosi, ed echi di poesia satirica. Nella seconda raccolta, Č. canta con grande varietà di ritmi i moti del cuore ...
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Dopo la guerra B. ha proseguito la sua attività nelle più diverse direzioni. Nel genere narrativo la scelta di un registro comico trattato in chiave moralistico-fantastica è rilevabile in La cometa (1951) [...] Giulio d'Este e altri scritti ariosteschi (1958).
Un rinnovato interesse per la poesia, dopo un lungo intervallo, ha condotto B. all'edizione, in cinque volumi, delle sue opere liriche, di cui sono già usciti i primi volumi: La stella del mattino e ...
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HOPKINS, Gerard Manley
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo [...] come compromesso, insinuò intenzioni edificanti nelle sue non numerose poesie, nelle quali però, in massima parte, la visione puramente lirica predomina. Questo combattuto amore sembra aver dato alle liriche del H. una drammaticità, una parsimonia di ...
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ROMANI, Felice
Enrico Carrara
Letterato, nato in Genova il 31 gennaio 1788, morto a Moneglia il 28 gennaio 1865. Avverse vicende familiari gli tolsero l'agiatezza costringendolo a sostenere la vita [...] di sua moglie E. Branca (ivi 1883); Critica artistica-scientifica, raccolta c. s. (Milano 1883-84, voll. 2); Poesieliriche edite ed inedite, raccolte c. s. (Torino 1883).
Bibl.: L. Lianovosani [G. Salvioli], Saggio bibliogr. relativo ai melodrammi ...
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È il più fecondo e ispirato dei poeti del Cancionero detto de Stúñiga. Quasi nulla sappiamo di lui: ignoriamo perfino il suo nome, né sappiamo quando venne in Italia, dove certamente soggiornò a lungo: [...] La Spagna nella vita italiana, 2ª ed., Bari 1929; M. Menéndez y Pelayo, Historia de la poesía castellana en la Edad Media, II, Madrid 1914, pp. 271-74; P. Savj-Lopez, Lirica spagn. in Italia, in Trovatori e Poeti, Palermo s. a. (ma 1916), p. 208 segg ...
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SZYMBORSKA, Wisława (App. IV, iii, p. 572)
Marcello Piacentini
Poetessa polacca. Nel 1996 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua pur limitata produzione poetica si sviluppa da [...] l'accento elegiaco, che a tratti prende i toni di confessione lirica. In particolare nella raccolta Fine e inizio si attenua l'ironia caratteristica delle poesie precedenti e si approfondisce la riflessione sul senso dell'esistenza umana. Il ...
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Nella poesia popolare è (come la mattinata e la serenata) una delle specie del rispetto (v.), in cui l'amante tradito o comunque sfortunato sfoga il suo corruccio. Fuori della poesia popolare la disperata [...] Bologna 1893, I, pp. lxxxvii-xciii; F. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa 1891, pp , Firenze 1901, pp. 701-707; A. D'Ancona, La poesia popolare italiana, Livorno 1906; la Disperata del Carducci è fra le ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...