Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] ricerca dell'esattezza concettuale conduce L. a innovare il lessico latino, e a introdurre in esso ingegnosi calchi, rispondenti al tutto ciò che è e soffre gli ispira un'altissima poesia delle passioni pietose e delle sventure. Le pagine più aperte ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] arte era sentita già allora come arcaica; rarissime sono le citazioni da E. nei classici, scarso il suo influsso sulla poesia greca e latina soprattutto a paragone di quello di Sofocle e d'Euripide; si può dire che E. sia stato riscoperto nella prima ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] di Poitiers, tuttavia il padre dell’innografia liturgica latina è s. Ambrogio, al quale vanno sicuramente attribuiti famoso della Pentecoste (Veni creator spiritus). Nel 10° sec. la poesia innologica fiorì in alcuni chiostri, e nell’11° sec. si ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] C. la strofica andò gradualmente scomparendo, e la poesia divenne quasi esclusivamente recitativa e perciò stichica, con successione di versi uguali.
S. latina. Nella letteratura latina del periodo arcaico, che pure ha ampia articolazione polimetrica ...
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Poeta e filologo greco (310 circa - 240 a. C.), il più tipico rappresentante dell'alessandrinismo. Nato a Cirene, si vantava di discendere dall'antico Batto (onde fu detto Battìade). È congettura mal fondata [...] avvenimenti privati della dinastia regnante, e questo carattere di poesia cortigiana e politica ci aiuta a comprendere il significato suo tempo e dei secoli successivi; anche sulla letteratura latina, specialmente dei poetae novi e dell'età augustea. ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] , pochi anni dopo: gli Amores. A questa raccolta di poesie leggere e galanti seguirono le Heroides (titolo originale, forse, Epistulae psicologo, O. è una personalità dominante nella cultura latina, e il suo influsso si perpetua potente nel Medioevo ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] inedite). Dei giovanili interessi giuridici rimane traccia nell'unica opera latina di T., De corruptis verbis iuris civilis (forse 1516 si devono, oltre a Versi et regole de la nuova poesia toscana, volume miscellaneo contenente precetti di T. per l ...
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Poeta e scrittore italiano (Cori, Latina, 1923 - Roma 1996). È uno dei maggiori interpreti della poesia italiana del secondo dopoguerra: nelle sue liriche, improntate ora a una pensosa consapevolezza [...] ora a una vivace simbologia, ora a una volontà di sperimentazione, è costante la presenza di Roma. Il culmine della sua poesia è rappresentato dalla raccolta Siamo non siamo (1974).
Vita e opere
Ha insegnato sino al 1977 all'Accademia di Belle Arti ...
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Erudito (York 735 - Tours 804). Il suo insegnamento, ispirato alla riscoperta della cultura classica, divenne fondamentale per la riorganizzazione del sistema scolastico di tutto l'Impero e contribuì alla [...] la giovinezza nella famosa scuola di York, attratto dapprima dalla poesia. Si recò una prima volta a Roma in cerca di Vecchio e Nuovo Testamento, oltre alla revisione della Volgata latina ("testo alcuiniano"), di filosofia (De animae ratione, De ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] immagini, con accentuato carattere fallico.
Poesia priapea Componimento poetico greco e latino, in origine specie di mimo in ) e nel dramma, specialmente nei cori dei drammi satireschi; in latino, è presente in Catullo (carme 17) e negli autori di ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...