MARULLO TARCANIOTA, Michele
Donatella Coppini
– Nacque con ogni probabilità a Costantinopoli, nel 1453, da Manilio Marullo, nobile originario della città di Dime, in Acaia, e da Eufrosine Tarcaniota, [...] , in Studi umanistici piceni, XXVII (2007), pp. 187-198; G. Parenti, La tradizione catulliana nella poesialatina del Cinquecento, in Il rinnovamento umanistico della poesia. L’epigramma e l’elegia, a cura di R. Cardini - D. Coppini, Firenze 2008, pp ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] : sorte che è giusto riservare in futuro anche al Cariteo (1450-1514), il cui destino editoriale è cinquecentesco. E si dà spazio alla poesialatina non solo in omaggio al Folengo, un classico ormai riconosciuto, ma anche per la riproposta di versi ...
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CANOSSA, Lodovico
Cecil H. Clough
Nacque a Verona verso il maggio dell'anno 1475, figlio, molto probabilmente terzogenito, del conte Bartolomeo e di Elisabetta degli Uberti; era imparentato, per parte [...] . Agostino Nifo dedicò al C. la sua Apologia Socratis et Aristotelis..., pubblicata a Napoli nel 1526, e, Marc'Antonio Flaminio una poesialatina ("Rogas ut veniam, Canossa ad agri tui delicias..." in M.A., J.A. e G. Flaminio, Carmina, Padova 1743, p ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] M. acquisì una grande fama e la sua esperienza produsse, in una città ancora restia a riprendere l’uso della poesialatina, un’innovativa produzione che si sarebbe manifestata già con uno dei suoi allievi, Landino, fino a giungere alla produzione di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] e diciannovesimo e specialmente il venticinquesimo, primo abbozzo di storiografia poetica romanza e primo tentativo anche di parificare poesialatina e volgare (vi si richiama De vulg. el., II, iv, 2); così gli spunti retorici contenuti nelle rime ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] » e prescindono da qualsiasi interesse preciso ai fatti del teatro.
Altre sezioni potevano essere aggiunte: per esempio una dedicata alla poesialatina, nella quale trovasse il suo spicco anche Leone XIII. Ma i limiti fisici di un libro sono un alibi ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] 1920, ma era in gran parte già scritto all’inizio della prima guerra mondiale. Negli studi sulla connessione della poesialatina con quella ellenistica Orazio, di cui era ben nota l’ispirazione dalla lirica greca arcaica, restò emarginato: Pasquali ...
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prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando [...] particolare concezione della funzione specifica della p. e della sua relazione con la poesia.
Già al tempo della Vita Nuova, nell'introdurre l'analogia fra poesialatina e volgare, D. aveva ripreso il tradizionale tema retorico della maggiore licenza ...
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SALUTATI, Lino Coluccio
Daniela De Rosa
– Figlio di Piero, nacque a Stignano in Valdinievole, la valle che si estende tra Lucca e Pistoia, il 16 febbraio 1331 o più probabilmente, in base a una recente [...] famosi maestri di tale disciplina. Da Pietro apprese a padroneggiare l’ars dictaminis e fu forse introdotto alla poesialatina, in particolare alle tragedie di Seneca; ma soprattutto – come in seguito avrebbe egli stesso ricordato – apprese da lui ...
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CAPILUPI, Ippolito
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova l'8 luglio del 1511, ottavo figlio di Benedetto e di Taddea de' Grotti, in una famiglia tra le più autorevoli della città, la cui antica dimestichezza [...] e la filologia il suo vero rifugio durante il triennio trascorso nella diocesi adriatica.
Alla poesialatina e volgare il C. si era sempre dedicato, non indegnamente, secondo il parere dei contemporanei. Una sua ode al protettore Ercole Gonzaga ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...