Curtius, Ernst Robert
Giorgio Varanini
, Critico e storico della letteratura (Thann, Alsazia, 1886 - Roma 1956); professore di filologia romanza all'università di Bonn, poi a Marburgo, Heidelberg e [...] paradigmatici (ad es. Amiclate [Pd XI 68], ben noto alla poesialatina del XII secolo, Traiano [Pg X 73-93], Maria giudea è anche parso che la tesi della mediazione della letteratura latina medievale fra antichità e letterature moderne non sia nuova, ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] . È questo il periodo in cui il C. gode la maggiore fortuna letteraria, e del resto il suo tributo alla poesialatina viene citato come un esempio di fedeltà a quella corrente classicistica che sembrava offrire le maggiori garanzie culturali per un ...
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ANGERIANO, Girolamo
Anna Buiatti
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1470 da Gaspare, giureconsulto e magistrato, e da Roberta de Guisi di Ariano di Puglia. Studiò legge come il padre e forse ricoprì [...] agli studi poetici.
Più tardi, intorno al 1495, si ritirò in Ariano, dove continuò a dedicarsi alla poesialatina e a coltivare la sua preparazione culturale seguendo i modi tradizionali dell'unianesimo napoletano.
Nell'Erotopaignion, Florentiae 1512 ...
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Tommaso da Celano
Manlio Pastore Stocchi
Scrittore francescano. Nato verso il 1190 nella cittadina abruzzese donde trae l'appellativo, fu seguace tra i primi di s. Francesco e partecipe testimone della [...] '. A T. da Celano, con altri scritti minori, è attribuita anche la sequenza Dies irae, uno dei vertici della poesialatina medievale. Morì verso il 1260.
Sebbene molti temi presenti nelle due Vitae ritornino anche nell'elogio di s. Francesco di Pd ...
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Accolti, Benedetto
Marcello Aurigemma
, Umanista (Arezzo 1415 - Firenze 1464), designato come ‛ il Vecchio ', per distinguerlo da ‛ il Giovane ', letterato e soprattutto uomo politico vissuto nella [...] D., nelle opere volgari, non inferiore a quella di Omero e di Virgilio; generico giudizio di inettitudine nella poesialatina, senza presentazione di motivazioni specifiche; accenno al fatto che scrisse in versi eroici (se l'espressione va riferita ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] antistorica speranza di una resurrezione pura e semplice della lingua latina, ci si accorgesse che essa non poteva essere raggiunta se nel secondo Quattrocento, accompagnando o causando il risorgere della poesia (A. Poliziano, M.M. Boiardo, I. ...
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Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] Defensio secunda, 1654, che è la sua più grande opera in prosa latina) e scrisse, tra il 1655 e il 1659, il trattato teologico , con la quale M. attuò infine la sua aspirazione alla poesia tragica. La solennità dei temi biblici cui egli si ispirò (la ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] (1976). Si segnalano, in particolare, i suoi studi sugli Epigrammata Bobiensa, celebre raccolta latina di versi d'amore, sugli scritti di D. Marso e sulla poesia di Ovidio. Il suo interesse per la scuola è testimoniato, oltre che da interventi su ...
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Critico e filologo (Parigi 1793 - ivi 1876), membro dal 1843 dell'Académie française, di cui divenne segretario nel 1871. Scrisse saggi sulla poesia greca e latina (Études sur les tragiques grecs, 3 voll., [...] 1841-43; Études sur la poésielatine, 1869). Alcuni suoi discorsi su J.-B. Bossuet, A.-R. Lesage, J.-H. Bernardin de Saint-Pierre, ecc. sono raccolti in Discours et mélanges littéraires (1876). ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] nella lirica sacra George Herbert (The Temple, 1633); Richard Crashaw (Steps to the Temple, 1646), che, assimilando pure la poesialatina dei gesuiti e la lirica del Marino, scrive carmi religiosi d'un barocco flamboyant, un genere che il gesuita ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...