Poeta italiano (Tamara, Ferrara, 1884 - Lido dei Pini, Roma, 1965). Poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, percorse con originalità [...] F.T. Marinetti) e facendo tesoro delle esperienze simboliste e tardo-simboliste in chiave impressionistica e crepuscolare. Un'ampia antologia delle sue Poesie (1903-59) ha curato G. Ravegnani (1961).
Vita
Fece, da giovane, l'agricoltore e anche il ...
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Poeta (Riva Ligure 1874 - Torino 1953). Fu allievo di A. Graf all'univ. di Torino, dove insegnò dal 1935. La sua poesia si svolse secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera [...] diede le sue note più artificiose nelle poesie di carattere civile (Italiche, 1907; Nuove italiche, 1923) e nel poema in sonetti Il randagio (1921), mentre trovò accenti più schietti nei versi a sfondo crepuscolare delle raccolte Belfonte (1903) e Il ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] associata al suono della lira, e suddivisa a sua volta in poesia eolica (o monodica) e dorica (o corale). Di tanta produzione Che fosse questa, in primis, la causa della vena decadentista e crepuscolare di poeti come K. Urànis, R. Filìras, T. Àgras, ...
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Pseudonimo anagrammatico del poeta in dialetto romanesco Carlo Alberto Salustri (Roma 1871 - ivi 1950). Autore di sonetti, nei quali raffigurò la Roma borghese e piccolo borghese, T. abbandonò assai presto, [...] , scettico e pur venato a momenti d'una malinconia crepuscolare. Questa tendenza a tipizzare portò ben presto T. all ispirazione moraleggiante (oltre a Ommini e bestie e Lupi e agnelli: Nove poesie, 1910; Le storie, 1913; Le cose, 1922; La gente, ...
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Poeta in dialetto veneto (Verona 1872 - ivi 1945). Fu a lungo giornalista dell'Adige e del Gazzettino. La sua poesia, di un tono crepuscolare cui la parlata natia dà risonanze particolarmente suggestive, [...] canta sia le speranze, le gioie e gli affanni dell'umile gente della sua terra, sia le eterne vicende dell'amore: Canzoniere veronese, 1900, e Nuovo canzoniere veronese, 1911 (ed. definit., I due canzonieri, ...
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Poeta brasiliano (Rio de Janeiro 1867 - ivi 1915). Collaborò a varî giornali e fu tra i fondatori (1908) della rivista post-simbolista Fon-Fon!. La sua poesia, in cui predominano i temi della felicità [...] familiare e dell'attaccamento alla città, mosse dall'influenza simbolista per accostarsi poi a un delicato intimismo di tono crepuscolare: Agonia (1900); Rondas noturnas (1901); Histórias do meu casal (1906); Ao léu do sonho e à mercê da vida (1906); ...
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FIUMI, Lionello
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Rovereto il 12 aprile 1894 di famiglia veronese. Collaboratore di riviste di avanguardia, tra le quali La Diana di Napoli, nel 1921 divenne direttore del [...] Di alcune delle sue opere si hanno versioni in molte lingue.
La poesia del F., che muove da quella del Govoni e dei cosiddetti " un impressionismo decorativo in cui, appunto, l'originaria crepuscolare tenerezza per le piccole cose, per i fuggevoli ...
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Poeta, nato a Milano il 18 settembre 1922. Rifugiatosi in Svizzera nel novembre 1943, si è trasferito a Parigi nel 1947, restandovi fino al 1950 dapprima come borsista, quindi come insegnante. Redattore [...] gioco linguistico, E. ha recuperato la funzione crepuscolare del poeta-funambolo: rivitalizzandola e ampliandone il Novecento, a cura di P.V. Mengaldo, Milano 1978.
G. Finzi, Poesia in Italia, Milano 1979.
A. Di Benedetto, Luciano Erba, in Letteratura ...
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VALERI, Diego
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Piove di Sacco (Padova) il 25 gennaio 1887. Insegnò a lungo italiano e latino nei licei; studioso di letteratura francese, specie moderna, ebbe per qualche [...] altre raccolte: Crisalide (ivi 1919); Ariele (Milano 1924); Poesie vecchie e nuove (ivi 1930); Scherzo e finale (ivi 1937 , nei momenti migliori, il genere della canzonetta o filastrocca crepuscolare (si pensi a un Govoni) con una grazia leggiera ...
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SJÖBERG, Birger
Mario GABRIELI
Giornalista poeta e compositore svedese, nato a Vänersborg il 6 dicembre 1885, morto a Växjö il 30 maggio 1928. Giunto alla poesia dal giornalismo, ha aperto nuove vie [...] alla poesia svedese modenna, sia nella tematica, umile, provinciale, quotidiana, sia nella tecnica, che una riprova di quanta sofferta rinuncia fosse dissimulata nell'esile voce del crepuscolare svedese.
Bibl.: I. Harnie, Birger Sjöberg, in O. o ...
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crepuscolare
agg. [der. di crepuscolo]. – 1. a. Del crepuscolo, che è proprio del crepuscolo: luce, bagliore c.; cielo c.; l’ora c.; ti levasti su quasi ribelle Alla perplessità c. (Gozzano). b. Che si svolge o si manifesta al crepuscolo,...
onirico
onìrico agg. [der. di oniro-] (pl. m. -ci). – Che riguarda il sogno o i sogni, o che avviene, che si manifesta nel sogno: attività o.; la fase o. del sonno; interpretazioni o.; visioni, immagini, scene o.; allucinazioni o.; o, per...