Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] In esso il rapporto tra le arti si riformula all'interno del valore del bello poetico-lirico; ciò che attinge a tale valore va annoverato nella poesia, mentre la distinzione 'tecnica' tra letteratura e pittura è un momento successivo, in qualche modo ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] risvolto metaletterario: Narciso, che sulla scia della poesia barocca e soprattutto poi di quella simbolista viene letto È una fioritura che coinvolge anche altri generi - per es. l'opera lirica Outis (1997) di L. Berio su libretto di D. Del Corno ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] da Laterza e da Garzanti, accanto a Marino e ai lirici, agli autori di teatro, ai romanzieri, ai viaggiatori e ai Napoli 1933 (Roma 19402); B. Croce, Il secolo senza poesia, in Id., Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 209-37; G. Gentile ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] poetiche spesso inventate dalla sua sensibilità epica e lirica. Con la sua opera sperimentava i temi e , che riassumeva nella sua opera i motivi e i temi dell'intera poesia y. di questo secolo, presentendo di essere uno degli ultimi protagonisti di ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] avere concluso la sua lunga (e sempre bene accolta da filologi e linguisti) parabola lirica. Un dialetto si è trasformato in una lingua aristocratica di poesia, quasi di antico stampo romanzo. Con il passare del tempo sembra diversamente innovatore l ...
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Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] (n. 1970: Tiempo eterno, 2002), curatori dell'antologia La otra joven poesía española (2003) in cui dodici poeti prendono le distanze dalla lirica realista della mimetica rappresentazione del quotidiano e difendono una concezione trascendente della ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] a lungo quello romantico fondato sulla triade di epos, dramma e lirica. Riproposto in pieno Novecento da E. Staiger, esso risulta oggi a distanza di mezzo secolo M. Fubini, in Critica e poesia (1956), non si discostava, se non sottolineando il valore ...
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Portoghese, letterature di lingua
Simone Celani
Distribuiti su quattro continenti, i Paesi di lingua ufficiale portoghese sono attualmente otto e contano, nell'insieme, oltre 235 milioni di abitanti; [...] scomparsa, a breve distanza, di due delle più grandi voci della poesia del secondo Novecento: S. de Mello Breyner Andresen (1919-2004: un unico libro, Sangue negro (1951), prototipo della lirica di protesta ispirata alla negritudine. Ma grazie a nuove ...
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Scandinave, letterature
Bruno Berni
L'inizio del 21° sec. è stato caratterizzato in Scandinavia da una estrema vivacità della produzione poetica, che quasi ovunque è tornata a rapportarsi alla tradizione [...] fianco una serie di nomi come S. Grotrian (n. 1961), poeta visionario che ha tracciato un percorso dalla poesia concreta e brevissima a liriche di più ampio respiro; N. Lyngsø (n. 1968), critico letterario e poeta dall'orientamento teorico, legato a ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] i drammi l'unico suo capolavoro è Csongor és Tünde. In questa poesia drammatica, intessuta di motivi tratti dalle favole popolari, il buonumore scherzoso e l'elevatezza lirica, la comicità grottesca e il volo ditirambico del pensiero si fondono in ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...