Poeta portoghese, nato a Ponte da Barca (Minho) nel 1540, morto nel convento di Arrábida (Lisbona) nel 1619. A venti anni cambiò il proprio nome di Agostino Pimenta per quello del convento di Santa Cruz [...] della giovinezza, che s'era formata nell'ambiente della lirica italianizzante si maturò nell'intimità della fede e nella chiuse col più rigoroso isolamento, derivò gl'ideali per la sua poesia: 141 sonetti, 15 ecloghe, 19 elegie e qualche ode formano ...
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SJÖBERG, Birger
Mario GABRIELI
Giornalista poeta e compositore svedese, nato a Vänersborg il 6 dicembre 1885, morto a Växjö il 30 maggio 1928. Giunto alla poesia dal giornalismo, ha aperto nuove vie [...] alla poesia svedese modenna, sia nella tematica, umile, provinciale, quotidiana, sia nella tecnica, che compiaciuto idillio delle piccole cose e ignoranza delle grandi. L'ultima lirica di Sjöberg (Kriser och kransar "Crisi e corone", 1926), ...
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Poeta portoghese, nato a Messines (Algarve) l'8 maggio 1830 e morto a Lisboria l'11 gennaio 1896. A Coimbra si fermò fino al 1862: poi visse girovago per il Portogallo. La sua lirica, motivata da un interno [...] , Lisbona 1896; Livro de Amor de J. de D., a cura di A. Lopes Vieira, Lisbona 1930. Qualche poesia nella traduzione italiana di G. Battelli, Lirici portoghesi moderni, Lanciano 1928.
Bibl.: T. Braga, As modernas ideas na liter. port., Oporto 1892. ...
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Poeta brasiliano, nato a Curralinho nel 1847, morto a San Salvatore nel 1871. Nella lirica amorosa egli continua, per il temperamento sensuale e per la vivace e feconda immaginazione, la tradizione dei [...] acuta e discreta, di giovane signore mondano, quale fu il C. Nella sua produzione dette una singolare preponderanza alla poesia d'ispirazione sociale; ma, mentre come poeta che canta le proprie passioni e illusioni è ancora vicino al sentimento e ...
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Scrittore ungherese, nato a Szeged il 7 luglio 1904. Laureato in filosofia e storia, egli si è cimentato nella poesia, nel romanzo, nel dramma, nel giornalismo e nella filologia.
Studioso della letteratura [...] Dopo il periodo rivoluzionario giovanile, B. si volge, quanto alla lirica, verso forme musicali e magiche, quanto al teatro, verso il da M. T. Pappalardo e L. Tóth (Roma 1939); le poesie Hőskor (Età eroica, 1942); il romanzo Két pásztor (Due pastori, ...
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Poeta catalano nato a Pollenza (Maiorca) nel 1854 e ivi morto nel 1922. La vocazione dell'arte preparò un mutamento profondo della sua vita. Le prime liriche (Poesies, 1885) fiorirono nel raccoglimento [...] si traduce nello sforzo costante di conquistarsi il proprio sentimento in forme chiuse e ben definite: classicismo formale che culmina con le Horacianes (1906), dove è più vivo lo studio della lirica barbara carducciana e della poesia latina e greca. ...
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Poeta romeno, nato il 2 gennaio 1891 a HaŞag (Sibiu). Dopo studî di lettere a Vienna e dopo un periodo di attività giornalistica, si dedicò alla carriera diplomatica (Varsavia e Madrid).
Nella tradizione [...] è il maestro del retorismo convertito in dinamica espressione lirica. La parlata rozza raccolta dalle bocche dei montanari si popolare, raffinata con incisiva chiarezza, fa scaturire una poesia che glorifica il valore delle primigenie forze umane. ...
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Poeta cèco, nato a Praga il 4 luglio 1912.
Capo del gruppo "Ohnice" che deriva il suo nome da una raccolta di Jiří Orten, Bednář oppone al poetismo la tendenza ad una lirica razionale e speculativa; perciò [...] privi di incantesimi verbali e di strabilianti metafore. Sull'esempio di A. Sova e di J. Hora, questa poesia spiritualistica, ricca di meditazioni e di momenti estatici, si avvicina spesso alla metafisica cristiana, sollevandosi ad un pathos innico ...
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PENNA, Sandro
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Perugia il 12 agosto 1906; tranne un breve soggiorno milanese, è sempre vissuto a Roma; ha collaborato alle maggiori riviste letterarie.
Nelle sue liriche [...] e la malinconia.
Bibl.: S. Solmi, in Circoli, gennaio 1939; L. Anceschi, Saggi di poetica e di poesia, Firenze 1942; P. Bigongiari, Il senso della lirica italiana, ivi 1952; G. De Robertis, in Tempo (Milano), 24 ottobre 1957; A. Bocelli, in Il Mondo ...
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Poeta e mistico portoghese, natU a Vidigueira nel 1631 e morto nel 1682. Col saio francescano cambiò il nome di Antonio da Fonseca Soares, dopo una vita dissipata e fortunosa (1662). L'amore alla poesia, [...] serenità del convento di Evora, né durante le varie missioni per la penisola iberica. Culterano e artificioso nella lirica (romances), trova il calore della fede e della propaganda nella prosa ascetica (368 Cartas espirituaes, Sermões genuinos, Obras ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...