MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] prosa e in verso, quelle famose sequenze che, diffuse e imitate in tutte le chiese latine, aprirono alla poesialirica vie imprevedute e fecero addirittura rinascere la drammatica. Coi Tedeschi gareggiavano i Francesi. Dopo Incmaro e Lupo la Francia ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] processo facilmente spiegabile e noto. Un fenomeno analogo può essere avvenuto in Sicilia, paese di vecchie tradizioni di poesialirica volgare, dove il passaggio (continuatosi nei secoli successivi e perdurante fino ai giorni nostri) di canti dalla ...
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ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
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Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] Ancora intorno al 1850 il romanzo sociale Amtmandens Døtre di C. Collet è un fenomeno piuttosto isolato. Il dramma e la poesialirica assorbono per lungo tempo l'attività dei grandi scrittori norvegesi. Solo dopo il 1870, prima con Jonas Lie, poi con ...
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NIETZSCHE, Friedrich Wilhelm
Giuseppe GABETTI
Rodolfo PAOLI
Giuseppe GABETTI
Pensatore, nato a Röcken presso Lützen il 15 ottobre 1844, morto a Weimar il 25 agosto 1900: nel quale tutte le contrastanti [...] Soltanto nei Dionysos Dithyramben (1888) N. - così squisitamente esperto dell'interna struttura musicale della poesialirica (v. le numerose, talvolta bellissime liriche che accompagnò ad alcuna delle sue raccolte di aforismi) - andrà anche al di là ...
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- Le origini della poesia cavalleresca ci portano a quel tipo di poesia che, nata in Francia nel periodo della seconda rinascenza medievale, dopo il risorgimento carolino, si diffuse oltre le Alpi e i [...] ); V. Crescini, in Atti del R. Ist. veneto di sc. lett. e arti, 1912; G. A. Cesareo, Le origini della poesialirica e la poesia siciliana sotto gli Svevi, Palermo 1924. Sull'istituto della cavalleria, oltre il noto libro del Gautier, v. J. Flach, Les ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] di altri codici o come coperte di libri d'archivio.
Col sec. XIV, finito il periodo di produzione di quella poesialirica e cessato l'interesse ch'essa aveva suscitato come cosa viva nelle classi colte del Medioevo, i canzonieri che sfuggirono alla ...
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. Così si suol designare dal più illustre di essi. Carlomagno (v.) - la dinastia che governò i Franchi dopo la scomparsa dei Merovingi, e che riuscì a rinnovare, sotto l'egemonia franca, l'Impero romano [...] un problema sull'origine dei poemi carolingi (e, in genere, dei poemi nazionali francesi) distinto dal problema della poesialirica in Franeia. Aparirono nel secoli XI-XII in Francia, nell'età della seconda rinascita (o risorgimento romanico), poeti ...
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Nacquero a Thornton nello Yorkshire. Il padre, Patrick Brontë, era irlandese e ministro della chiesa anglicana. Quando Anne aveva tre mesi, il Brontë aveva accettato la parrocchia di Haworth, un villaggio [...] si rivela con straordinaria vivezza. Nonostante il disuguale valore di Emily e il nessun valore della sorella Charlotte nel campo della poesialirica, è indubitabile che tutte e due le sorelle erano poetesse nate. E molto più che con i romanzieri del ...
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. La conquista dell'Inghilterra, compiuta da Guglielmo II, duca di Normandia, nel 1166, ebbe, anche nel campo spirituale, conseguenze enormi, poiché da essa fu cambiato, durante parecchi secoli, lo sviluppo [...] VI, un enorme e lussuoso codice (Brit. Mus. Old roy., 15 E VI), che non contiene quasi nient'altro.
La poesialirica fu quasi completamente negletta nel periodo anglo-normanno: pochissime sono le canzoni cortesi o d'amore; di poco più numerose quelle ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] canti - fino ai termini, apparentemente ristretti, d'una semplice intonazione, d'un semplice "dar suono" ai versi d'una poesialirica o drammatica, non un Gaffurio, un Andrea Gabrieli, un Gesualdo da Venosa, un Luca Marenzio, un Cipriano de Rore (i ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...