Scrittore e poeta spagnolo (Orihuela 1910 - Alicante 1942). Tra le voci più rappresentative della lirica spagnola novecentesca, tale da esercitare una notevole influenza sui poeti delle generazioni successive, [...] anni.
Vita e opere
Autodidatta, esordì con la raccolta lirica Perito en lunas (1933), raffinato ma sterile esercizio Aleixandre e P. Neruda che contribuirono sensibilmente all'evoluzione della sua poesia; già con El rayo que no cesa (1936) le forme ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] si ponevano le sue immagini, con accentuato carattere fallico.
Poesia priapea Componimento poetico greco e latino, in origine specie di priapei è il verso priapeo. Si trova già nella lirica erotica (Anacreonte) e nel dramma, specialmente nei cori ...
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Poetessa tedesca (Elberfeld 1869 - Gerusalemme 1945). Figura centrale dell'espressionismo e della vita culturale del suo paese, fu amata e apprezzata dai maggiori artisti del suo tempo (G. Benn, K. Kraus, [...] videro in lei una delle espressioni più alte della moderna lirica tedesca. Tra le sue opere occorre segnalare soprattutto le Hebräische il fervore mistico-visionario che connotano tutta la sua poesia (Gesammelte Gedichte, 1917; Die Kuppel, 1920; ...
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visiva, poesia Nella letteratura contemporanea, genere poetico sviluppatosi dagli anni Cinquanta in seno alle neoavanguardie artistiche europee su stimolo di una radicale revisione delle restrizioni poste [...] dalla lirica tradizionale. Avendo come punti di riferimento le sperimentazioni verbovisuali dei calligrammi di G. Apollinaire e le destrutturazioni tipografiche futuriste in quanto parte essenziale della funzione poetica, la poesia visiva àncora ...
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Poetessa inglese (Londra 1830 - ivi 1894), figlia di Gabriele e sorella di Dante Gabriele. Spirito profondamente religioso, la R. fu un'artista spontanea e priva di schemi letterari che si può collocare nel [...] solco della grande tradizione della lirica religiosa inglese. La sua poesia, il cui tema dominante è la meditazione sulla morte, raggiunse intensità e squisitezza formale nell'equilibrio tra arte e istinto.
Vita
Cominciò bambina a scrivere versi che ...
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Poeta romeno (Botoşani 1850 - Bucarest 1889). La sua poesia attinge prevalentemente alle fonti popolari, in particolare religiose, della cultura romena, ma si è nutrita anche del romanticismo tedesco e [...] lo aveva inviato nel 1869 a completare gli studî, mandò poesie già mature a Convorbiri Literare, la maggiore rivista del tempo, . it. L'astro, 1927) e alla considerevole produzione lirica, si ricordano le novelle Sărmanul Dionis ("Il povero Dionigi", ...
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Poetessa (Amherst, Massachusetts, 1830 - ivi 1886). Ebbe vita priva di eventi esteriori, scegliendo, dopo i trent'anni, il volontario isolamento nella casa paterna. Non ebbe contatti diretti col mondo [...] angosce essenziali e permanenti e che acquistano effettiva dimensione lirica nel dominante tema della solitudine, che per la D e ancor più con la scoperta d'un cospicuo gruppo di altre poesie, Further poems (1929). L'intera opera è riunita nell'ediz. ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1880 - ivi 1921). Trascorse l'infanzia e l'adolescenza con la madre e la famiglia materna; a Mosca ebbe rapporti di amicizia con Sergej Solov´ëv, nipote di Vladimir, e con i due [...] La Russia e l'intelligencija", 1918) e O simvolizme ("Intorno al simbolismo", 1921). Caratteristica principale della sua poesia, eminentemente lirica, è una profonda e talvolta esasperante sincerità che lo porta da un iniziale simbolismo mistico a un ...
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Scrittore italiano (Piove di Sacco 1887 - Roma 1976); prof. (dal 1939) di lingua e letteratura francese nell'univ. di Padova; socio nazionale dei Lincei (1967). Si rivelò con un volume di liriche, Umana [...] che muore (1942); Terzo tempo (1950); Il flauto a due canne (1958). La sua poesia è venuta elaborando l'iniziale crepuscolarismo in un tono medio, fra la lirica pura e una ritmata discorsività, che nei momenti migliori arieggia alla grazia lieve dell ...
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Poeta tedesco (Tubinga 1787 - ivi 1862). Studiò diritto nella città natale ed esercitò come legale a Stoccarda. Nel 1820 entrò nel parlamento del Württemberg, e vi rimase fino al 1830, anno in cui ottenne [...] 1818) e Ludwig der Baier (1819). Ma la sua fama è legata essenzialmente alla produzione lirica, tutta giovanile, assai apprezzata durante l'Ottocento. Le poesie di U. (1a ed. Gedichte, 1815) risalgono quasi tutte all'epoca della guerra di liberazione ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...