Scrittore (Urbino 1924 - Ancona 1994). Esordì come poeta (Il ramarro, 1948), ma è noto soprattutto per aver affrontato nei suoi romanzi (Memoriale, 1962; La macchina mondiale, 1965; Corporale, 1974) il [...] 'universo chiuso e spietato del potere industriale e la realtà della fabbrica e della città. La vocazione lirica di V. è testimoniata, oltre che dalla silloge di Poesie e poemetti 1946-66 (1980), dal volume Con testo a fronte (1986), che raccoglie la ...
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Critico letterario italiano (n. Roma 1943). Si è dedicato a studi sul teatro e sul Rinascimento, sulla teoria della letteratura e sulla produzione letteraria contemporanea. Ha insegnato in varie università [...] Cinquecento (1980), e nelle antologie La locuzione artificiosa: teoria ed esperienza della lirica a Napoli nell'età del manierismo (in collab. con A. Quondam, 1973) e Poesia italiana del Cinquecento (1978). Ha pubblicato saggi sul comico (Il comico ...
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Poeta ciuvascio (Šajmurzino, Repubblica dei Ciuvasci, 1934 - Mosca 2006). Maestro del verso libero, è ritenuto uno dei poeti più importanti e originali della Russia del secondo Novecento. La raccolta più [...] sono state pubblicate all'estero in originale (Stichi 1954-1971 "Poesie 1954-1971", 1975), e in traduzioni tedesche e francesi. Pur vicina alla lirica francese, la poesia di A. è profondamente radicata nella tradizione poetica russa novecentesca ...
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Poeta e scrittore italiano (Cori, Latina, 1923 - Roma 1996). È uno dei maggiori interpreti della poesia italiana del secondo dopoguerra: nelle sue liriche, improntate ora a una pensosa consapevolezza [...] (1973) e, infine, Siamo non siamo (1974), ove, accanto a liriche già apparse nelle precedenti raccolte, si colloca l'ultima sezione del volume, Domande, il culmine, forse, della poesia di A., ora tutta tesa alla tragica rievocazione della morte del ...
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Poeta greco (Iuli, isola di Ceo, probabilmente 556 a. C. - Siracusa 467 a. C. circa), tra i più grandi della lirica corale. L'origine ionica traspare dalla sua sensibilità e dalle stesse forme di poesia [...] catastrofe non ben determinata distrusse la famiglia degli Scopadi e S., superstite, commemorò i defunti con un treno, genere di poesia che divenne la sua specialità (di un treno faceva parte il patetico frammento giunto a noi, detto Il lamento di ...
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Pseudonimo dello scrittore islandese H. K. Guđjónsson (Reykjavík 1902 - ivi 1998). Fra i massimi esponenti della sinistra islandese, introdusse nel suo paese i più avanzati orientamenti spirituali e artistici [...] giorni con i monaci", 1987). Malgrado il ritorno tematico e stilistico alla tradizione islandese, L. contribuì sia con la lirica (Kveđakver "Quaderno di poesia", 1930), sia con la narrativa e con la saggistica ad acclimatare nel suo paese i più vivi ...
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Poeta statunitense (San Francisco 1874 - Boston 1963). Dopo la morte del padre (1884) visse con la madre nel Massachusetts, suo luogo d'origine. Studiò a Darmouth e a Harvard (1897-99) senza conseguire [...] nel New Hampshire, si dedicò all'agricoltura e alla poesia; ma editori e riviste lo ignoravano; decise allora di non ha una visione mistica, bensì, specie nelle prime opere, lirica e il suo regionalismo si avvicina a quello della Dickinson: con ...
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Poeta austriaco (Salisburgo 1887 - Cracovia 1914). Dapprima influenzato da Baudelaire e dai simbolisti, T. trovò ben presto una propria via autonoma che anticipa molti degli esiti più significativi della [...] . Kraus, da R. M. Rilke e da L. Wittgenstein, la lirica di T. è stata oggetto di una progressiva rivalutazione, nella quale non poca der Briefe, 2 voll., 1969; Das dichterische Werk, 1972); tra le edizioni italiane si ricordano Poesie (1949) e Le ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Orihuela 1910 - Alicante 1942). Tra le voci più rappresentative della lirica spagnola novecentesca, tale da esercitare una notevole influenza sui poeti delle generazioni successive, [...] anni.
Vita e opere
Autodidatta, esordì con la raccolta lirica Perito en lunas (1933), raffinato ma sterile esercizio Aleixandre e P. Neruda che contribuirono sensibilmente all'evoluzione della sua poesia; già con El rayo que no cesa (1936) le forme ...
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(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] si ponevano le sue immagini, con accentuato carattere fallico.
Poesia priapea Componimento poetico greco e latino, in origine specie di priapei è il verso priapeo. Si trova già nella lirica erotica (Anacreonte) e nel dramma, specialmente nei cori ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...