Filosofo e critico letterario ungherese (Kaposvár 1814 - Sárospatak 1868); dal 1851 fu prof. di filosofia e letteratura a Sárospatak. Scrisse poesie e novelle, ma è noto soprattutto per una raccolta di [...] 1846-48), per i suoi studî sulla storia della letteratura ungherese (Egy századnegyed a magyar irodalomból "Un quarto di secolo di letteratura ungherese", 1859-63; A magyar líra "La poesialirica ungherese", 1859-63) e per alcune opere filosofiche. ...
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Poeta lettone (Cēsis, Vidzeme, 1867 - Liepa 1892), collaboratore del giornale Jaunā strāva ("Corrente nuova"), traduttore di Orazio e autore di versi rivoluzionarî che circolarono manoscritti fino al 1900, [...] quando furono stampati per la prima volta a Londra. Spirito pieno di contraddizioni, pessimista ed epicureo, dalla salute minata (morì di tubercolosi), V. eccelse nella poesialirica, influenzando le generazioni di poeti successivi. ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1850 - Montmeló 1899), fratello di Apelles. Pubblicò opere in catalano e in castigliano, coltivando il romanzo d'avventura e di costume e la poesialirica; fra le opere: [...] Qüentos de joventut (1875), Poemes, fàbules i qüentos morals (1880) ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] Albrizzi), fu fervido propugnatore con l'azione e la poesia delle libertà proclamate dalla Rivoluzione francese (ode A Bonaparte di uno strumento espressivo capace di conciliare introspezione lirica e racconto - è dunque preferibile cercare nei ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] gioventù; nella massima parte esse non testimoniano altro che la sua bravura di esperto artefice di versi. Poesia culta quanto altra mai, tutta la lirica di T.: la parte più viva di essa è nel vagheggiamento cupido o sereno della bellezza femminile ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] , in Convivium, II (1930); E. Carrarta, I. S., in Atti d. Accad. degli Arcadi, 1931. - Per le poesie latine: A. Sainati, La lirica latina di I. S., in La lirica latina del Rinascim., Pisa 1919; id., I. S. e Ioachim du Bellay, ivi 1915; B. Croce, La ...
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Nato a Savona nel 1552 ed ivi morto nel 1638,- ebbe una giovinezza piuttosto agitata, perché gli mancarono nei primi anni le cure del padre, morto quindici giorni prima ch'egli nascesse, e della madre [...] di Maria de' Medici con Enrico IV re di Francia.
Ediz.: Opere del C. raccolte in cinque tomi, Venezia 1757; Poesieliriche, sermoni e poemetti scelti da F.L. Polidori, Firenze 1865; Autobiografia, dialoghi e lettere scelte con prefazione di G. Agnino ...
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Rimatore fiorentino della seconda metà del sec. XIII. Il suo canzoniere ci è giunto in gran parte in un solo manoscritto (Vat. 3793). Imitò largamente i provenzali e Guittone d'Arezzo, ma spesso diede [...] ), pp. 82-117; S. Debenedetti, Nuovi studi sulla Giuntina di rime antiche, Città di Castello 1912, p. 15; R. Palmieri, Studi di lirica toscana anteriore a Dante, Firenze 1915, p. 5 segg.; C. Mascetta Caracci, La poesia politica di C. D., Napoli 1925. ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] , da una versione latina -, che resta la cosa più curiosa di questa traduzione forse più sciolta delle altre.
Poesie. Delle tre raccolte di liriche volgari del B., gli Amorum libri, le Pastorali, i Capitolidel giuoco dei tarocchi, la prima è di gran ...
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AQUINO, Rinaldo d'
Carlo Salinari
Visse nella prima metà dei sec. XIII.
È da escludere che possa essere identificato con il Rinaldo d'Aquino, valletto e falcomere alla corte di Federico II, di cui si [...] intorno a Rinaldo e Yacopo d'Aquino, in Studi Medievali, n. s., X (1937), pp. 130-67; C. Salinari, La poesialirica del Duecento, Torino 1951, pp. 140-59; M. Vitale, Poeti della prima scuola, Arona 1951; B. Panvini, La scuola poetica siciliana ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...