L'archeologia del Vicino Oriente antico
Paolo Matthiae
Nicolò Marchetti
Maria Giovanna Biga
L'antico oriente come problema storico-archeologico
di Paolo Matthiae
Le testimonianze della cultura materiale [...] negli stessi decenni un'altra celebre esplorazione ottocentesca, quella di Hissarlik a opera di H. Schliemann, ebbe nei poemiomerici la fonte d'ispirazione primaria: la Mesopotamia fu la protagonista indiscussa di questa fase, ma verso la fine altre ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] e nel 1747-48 un saggio sulla moneta ai tempi della guerra di Troia, con un'intelligente utilizzazione dei poemiomerici per formulare alcune acute considerazioni sul conio e sul valore intrinseco della moneta.
Gli altri scritti giovanili, anch'essi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura della Grecia
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella tradizione occidentale la civiltà [...] ha bisogno di parole scritte. Essa sorge al momento in cui la comunità si trova a disporre di un grande testo – i poemiomerici, l’Eneide, la Bibbia – e si pone il problema di interrogarlo fino a spremerne il significato più riposto e quindi, si ...
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Nell’epoca attuale non esiste un uomo politico di qualche spessore che non possieda una ‘faccia’, la cui fisionomia, cioè, non sia nota a un pubblico abbastanza vasto. Il sindaco di una città o il ministro [...] il condottiero (talvolta lo stesso uomo) sono conosciuti e presentati nella loro individualità, e la loro storia, sin dai poemiomerici, è storia di ‘persone’, ciascuna con le sue caratteristiche. Si tratta anche di figure che vengono ritratte, che ...
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Memoria
Alessandro Cavalli
La nozione di memoria
In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, [...] un certo punto la tradizione orale, prima di interrompersi, è stata fissata in qualche testo scritto.Non solo i poemiomerici, ma neppure la Bibbia sarebbero arrivati fino a noi se inizialmente varie generazioni di mnemones (così erano chiamati nell ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] , e poi dei Nuovi poemetti, dove, nel ricordo dei poemiomerici e de Le opere e i giorni di Esiodo, oltre un secolo dalla sua scomparsa, a cura di R. Aymone, Avellino 2013; I «Poemi italici» di G. P. Atti della giornata di studio, Cassino… 2011, a ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] che va dalle origini al 6° sec. a.C. Nei poemiomerici, e nell’Iliade soprattutto, il ‘rispetto del limite’ si esprime status sociale. L’etica ‘eroica’ della società guerriera descritta da Omero esclude ogni idea di g. come uguaglianza, ma già con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simposio
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il simposio, momento dedicato al vino, preceduto dal banchetto e da una libagione, [...] estraneità del dio al culto della classe aristocratica, o comunque la mancata celebrazione di Dioniso come dio del vino nei poemiomerici, e la compresenza di cibo e bevande nei vari banchetti descritti dall’Iliade e dall’Odissea, hanno fatto per lo ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] , di cui rimane un frammento sul bello (Opere, XXIX-XXX); una Drammaturgia omerica, cioè un catalogo di tutti i componimenti drammatici antichi e moderni, tratti dai poemiomerici; un Corso di riflessioni critiche su Orazio (in Opere, XXX, pp. 95 ...
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BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] il Vico (che ebbe, del resto, ben presenti quelle pagine) nel tentativo di fornire una interpretazione storica dei poemiomerici. I capitoli dedicati alla ricostruzione del mondo greco arcaico sono in effetti i più riusciti dell'opera: quelli nei ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerista
s. m. e f. [dal gr. ῾Ομηριστής, lat. Homerista; nel sign. 2, der. mod. di Omero] (pl. -i). – 1. s. m. Anticam., istrione che recitava episodî tratti dai poemi omerici. 2. s. m. e f. Filologo studioso di Omero e dei poemi omerici.