L'uso d'invitare a bere o di bere alla salute di commensali presenti o assenti non può non essere collegato, alle sue origini, con l'altro di bere o comunque di offrire del vino in onore degli dei (v. [...] a bere.
Più chiare e copiose, meglio definite e precisate, ci appaiono le testimonianze circa quest'uso in epoca classica. Già nei poemiomerici spesse volte (v. p. es. Iliade, IV, 5; IX, 221 segg., 669 segg.; Odissea, XIII, 50 segg.) dei ed eroi ci ...
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Arnese, generalmente di cuoio, che viene messo sulla testa del cavallo, ne sorregge il morso, e serve, per mezzo delle redini, a guidarlo.
La briglia fu usata fino dai tempi più antichi. Si vede alla bocca [...] cavalli dei carri reali e da guerra nei bassorilievi assiro babilonesi; è spesso ricordata dai Greci fino dai poemiomerici e disegnata o dipinta in numerose rappresentazioni, specialmente vascolari. I Greci avevano diversi nomi per le singole parti ...
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Scrittore svizzero, nato il 19 luglio 1698 a Greifensee, morto a Zurigo il 2 gennaio 1783. Mandato dal padre in Francia e in Italia perché s'impratichisse nella lavorazione della seta (1718), s'occupò [...] dem Josaphat. Gli ultimi mesi della sua tarda eppur sempre operosa vecchiaia (nel 1778 apparve la sua versione in esametri dei poemiomerici che non dispiacque al Herder, e che fu gettata nell'ombra solo da quella, del resto poco posteriore, del Voss ...
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PAUSANIA
Giorgio Pasquali
Autore di una periegesi (vedi) della Grecia (Περιήγησις τῆς ‛Ελλάδος) in dieci libri. P. attesta di avere, per lo meno, abitato la regione del Sipilo (Magnesia) ed era certamente [...] nulla, perché furono respinti nell'ombra dal prevalere della religione panellenica, quale si rispecchia già nei poemiomerici.
Edizioni: Edizione critica di Fr. Spiro, Lipsia, 1903; e ottimo commentario specialmente numismatico di H. Hitzig ...
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LEMNO (gr. Λῆμνος; lat. Lemnus; A. T., 82-83)
Giuseppe CARACI
Margherita GUARDUCCI
Angelo PERNICE
In italiano anche Limno o Stalimene; una delle isole greche dell'Egeo settentrionale, a mezza via, [...] si aggirano intorno al culto della grande Madre Terra e a quello della divinità ignea (Efesto). Secondo i poemiomerici, sembra che primi abitanti di Lemno fossero i Sintî, gente di origine tracia; quindi appare nella tradizione una popolazione ...
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Scrittore inglese, nato presso Bingham nel Nottinghamshire il 4 dicembre 1835, da padre ministro della chiesa anglicana e figlio d'un altro ecclesiastico, Samuel, che salì alla dignità episcopale e fu [...] una donna, nativa di Trapani: v. The Authoress of the Odyssey, 1897, frutto di minuti studî topografici. Tradusse anche i poemiomerici in prosa inglese (1898 e 1900), scrisse la vita del nonno e Shakeaspere's Sonnets Reconsidered, 1899 (la persona a ...
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SIRENA
Giulio Giannelli
Le Sirene (Σειρῆνες, Sirenes o Sirēnae) sono figure mitologiche fra le più note e diffuse nelle credenze popolari, nella letteratura e nell'arte della Grecia antica e, per riflesso, [...] essendo state vinte, fossero state per punizione trasformate in pietre.
La situazione delle loro sedi, non determinata nei poemiomerici, fu fissata in seguito nelle regioni vicine allo Stretto di Messina, a causa della creduta vicinanza di sede fra ...
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PILO (Πύλος, Pylus)
Margherita GUARDUCCI
Così si chiamavano, in età storica, tre città del Peloponneso.
La prima, situata nell'Elide presso la confluenza del Peneo e del Ladon, doveva già esistere alla [...] qualsiasi tentativo per identificare la città di Nestore non può non sembrare un poco arbitrario, quando si consideri che i poemiomerici non ci offrono alcun indizio topografico che ci permetta di fissare Pilo in un luogo preciso; ché anzi si rimane ...
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PAN (Πάν)
Margherita Guarducci
Era, presso i Greci, il dio delle montagne, il simbolo della rude e deliziosa vita agreste. L'origine del suo culto deve essere ricercata nell'Arcadia, nella più alpestre [...] dei monti (Liceo; Menalo, Partenio) e nei borghi adagiati alle loro falde. I poemiomerici ed Esiodo non fanno menzione di questo dio; ne parla invece diffusamente l'inno omerico a Pan (n. XIX), narrando come da Ermete Cillenio e da una ninfa figlia ...
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È la tendenza (da alcuni considerata connaturale all'uomo) ad attribuire figura umana specialmente agli oggetti della credenza religiosa.
Tale tendenza incomincia a manifestarsi nelle forme elementari [...] nella creazione di tipi divini ideali, opera della grande statuaria dei secoli V e IV a. C. Già nei poemiomerici troviamo un mondo di figure divine, personalità complesse e piene di vita: anche epiteti, che sembrano testimonianze di una concezione ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerista
s. m. e f. [dal gr. ῾Ομηριστής, lat. Homerista; nel sign. 2, der. mod. di Omero] (pl. -i). – 1. s. m. Anticam., istrione che recitava episodî tratti dai poemi omerici. 2. s. m. e f. Filologo studioso di Omero e dei poemi omerici.