Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] profonda influenza del classicismo francese favorisce l’elaborazione di un sistema di generi letterari: M. Cheraskov, autore di poemiepici di grande successo come la Rossijada («Rossiade», 1779) e il Vladimir (1785), introduce i generi dell’elegia e ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] nel tempo conferiscono loro un indubbio attributo di popolarismo. Creduti, durante l’Ottocento, la forma primitiva dei poemiepici, essi rappresentano invece il frutto di una lenta disgregazione delle gestas in frammenti autonomi. Ma al di là ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] esegetica (Brāḥmana, Āraṇyaka, Upaniṣad), che rappresenta una forma intermedia fra le altre due; un s. epico, vale a dire la lingua di poemiepici quali il Mahābhārata e il Rāmāyana, che precede cronologicamente quella classica; un s. misto (detto ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] e traduzioni di parti della Bibbia a cui, a partire dal 16° sec., si affiancarono poemiepici e racconti in prosa (mayses) di contenuto biblico, poemi storici e cavallereschi. Il primo libro a stampa conosciuto, pubblicato a Cracovia, risale al 1534 ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] e della quale rimangono documenti non soltanto letterari ma anche musicali (oltre 260 melodie). Non mancano tuttavia leggende (Girardo di Rossiglione) e poemiepici (canzoni di gesta di Daurel e Beton, di Aigar e Maurin, di Tersin o Roman d’Arles) e ...
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Poeta e grammatico greco (fine sec. 4º a. C. circa); scrisse due poemiepici, uno intorno a Dioniso, l'altro d'incerto titolo, e varie opere grammaticali: tra queste, forse in versi, una Poetica (fonte [...] dell'Ars poetica di Orazio) di cui si sono rinvenuti riassunti nel papiro ercolanese del trattato "intorno alla poesia" di Filodemo, molto importanti per la conoscenza delle dottrine estetiche antiche ...
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Poeta e filologo ungherese (Andód 1800 - Pest 1866). Oltre a poemiepici (Augsburgi ütközet "La battaglia di Augusta", 1824; Botond, 1833), scrisse poesie patriottiche (Riadó "Allarme", 1848) che gli causarono [...] una lunga prigionia a Kufstein. Dopo la liberazione (1851) continuò (in collaborazione con J. Fogarasi) la sua più grande opera: A magyar nyelv szótára ("Vocabolario della lingua ungherese", 6 voll., 1862-74) ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] sostituzione con declamationes da parte di poeti, nelle quali dunque confluivano come in un unico genere tragedie e poemiepici. Il De vulgari eloquentia poi pone un terzo stile, quello elegiaco, come il più basso, problematicamente definendolo, non ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] e inglesi a lui contemporanei.
La sua traduzione più celebre è quella delle Poesie di Ossian (1763), raccolta di poemiepici che ebbe risonanza inusitata e rivestì un ruolo determinante per la lingua poetica italiana. Le edizioni del 1772 e del ...
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epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...
epica
èpica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. epico]. – Poesia epica, intesa come genere letterario e come complesso dei poemi epici di un popolo, di una letteratura, di un’epoca: l’e. greca, l’e. cavalleresca.