Poeta e grammatico greco (fine sec. 4º a. C. circa); scrisse due poemiepici, uno intorno a Dioniso, l'altro d'incerto titolo, e varie opere grammaticali: tra queste, forse in versi, una Poetica (fonte [...] dell'Ars poetica di Orazio) di cui si sono rinvenuti riassunti nel papiro ercolanese del trattato "intorno alla poesia" di Filodemo, molto importanti per la conoscenza delle dottrine estetiche antiche ...
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Scrittore olandese (Voorburg 1848 - Baden, Svizzera, 1923). Seguace del naturalismo di Zola, esprime un profondo pessimismo antireligioso, determinista, nei poemiepici Lilith (1879), Godenschemering ("Crepuscolo [...] degli Dei", 1883), e soprattutto, con penetrante psicologia, nei romanzi: Een nagelaten bekentenis ("Una confessione postuma", 1894), Waan ("Illusione", 1905) e Liefdeleven ("Vita d'amore", 1916). Scrisse ...
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Poeta e filologo ungherese (Andód 1800 - Pest 1866). Oltre a poemiepici (Augsburgi ütközet "La battaglia di Augusta", 1824; Botond, 1833), scrisse poesie patriottiche (Riadó "Allarme", 1848) che gli causarono [...] una lunga prigionia a Kufstein. Dopo la liberazione (1851) continuò (in collaborazione con J. Fogarasi) la sua più grande opera: A magyar nyelv szótára ("Vocabolario della lingua ungherese", 6 voll., 1862-74) ...
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Antico poeta spartano, di età arcaica non precisabile, autore di poemiepici di carattere genealogico di cui restano pochissimi frammenti. È considerato talvolta dalla tradizione come poeta ciclico, autore [...] o dell'Edipodia o della Piccola Iliade, in luogo di Lesche e Diodoro, o della Telegonia ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] far fronte agli impegni della sua ubiqua dipendenza cortigiana di lì a poco, nel 1615, con la prima redazione di un altro poemaepico, il Firenze, in nove canti di ottave, che dà ai Medici quanto nello stesso periodo i Savoia sembravano riluttanti ad ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] sostituzione con declamationes da parte di poeti, nelle quali dunque confluivano come in un unico genere tragedie e poemiepici. Il De vulgari eloquentia poi pone un terzo stile, quello elegiaco, come il più basso, problematicamente definendolo, non ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] e inglesi a lui contemporanei.
La sua traduzione più celebre è quella delle Poesie di Ossian (1763), raccolta di poemiepici che ebbe risonanza inusitata e rivestì un ruolo determinante per la lingua poetica italiana. Le edizioni del 1772 e del ...
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ALAMANNI, Luigi
Robert Weiss
Nacque a Firenze il 6 marzo 1495 da Piero di Francesco, filomediceo e gonfaloniere nel 1490 e nel 1512, e dalla sua quarta moglie, Ginevra di Iacopo Paganelli, e fu battezzato [...] di Virgilio e la Coltivazione di L. A., Susa 1892; G. Naro, L'A. e la Coltivazione, Siracusa 1897; V. Gualtieri, Dei poemiepici di L. A., Salerno '888; E. De Michele, L'Avarchide di L. A., Aversa 1895; U. Renda, L'elemento brettone nell'Avarchide ...
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BRACCIOLINI (Dell'Api), Francesco
Lovanio Rossi
Nacque a Pistoia il 26 nov. 1566 dal giureconsulto Giuliano, che seguendo la tradizione domestica aveva tenuto le maggiori cariche cittadine, e da Marietta [...] VIII al soglio papale, ma personificazioni e moralità appesantiscono l'andamento e il respiro dell'opera. Dei due poemiepici il primo, sull'episodio della guerra franco-inglese, è composto di quindici canti - non essendone stati pubblicati altri ...
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Vega Carpio, Felix Lope de
Ines Ravasini
L’esuberante innovatore del teatro spagnolo
Tra i grandi spagnoli del 16° secolo, Félix Lope de Vega è uno degli autori più versatili e prolifici. Ha scritto [...] : versi popolareggianti e raffinati sonetti petrarchisti, liriche amorose e religiose (le Rime del 1602 e le Rime sacre del 1614), poemiepici su temi tratti da Ariosto e Tasso o ispirati alla vita di personaggi del suo tempo, come il pirata inglese ...
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epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, stile e.; poeti e. (anche sost., gli...
epica
èpica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. epico]. – Poesia epica, intesa come genere letterario e come complesso dei poemi epici di un popolo, di una letteratura, di un’epoca: l’e. greca, l’e. cavalleresca.